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lunedì 29 novembre 2010

Torta all'arancia e cioccolato semplice


Torta cioccolato e arancia


Da queste parti le temperature si sono fatte polari. Il giorno che ha fatto più caldo abbiamo toccato i 3 gradi. Così, di punto in bianco. E, ad esser sinceri fino in fondo, non mi dispiace per niente. Uscire tutta "imbacuccata" e sentire l'aria gelida che mi sferza il viso mi mette di buon umore e mi dà la carica. 
Il fatto è che assieme al Grande Freddo del Grande Nord la mia pancia s'è fatta più brontolona. Lei ha una gran fame e un bisogno impellente di calorie. Quindi non provarti neanche ad offrirle insalatine o qualche timido frutto, perché non ti darà pace fino a sera e oltre. Così, per farla stare bonina sono passata definitivamente ai cibi invernali: piatti di pasta sostanziosi, qualche arrostino, pizze, e torte belle piene di calorie serie. E in questi casi da chi si va? Ma dalla Nigellona, ovviamente! Lei, del Grande Freddo del Grande Nord, se ne intende... 

La ricetta è tratta da "Delizie divine. Come diventare una dea in cucina", di Nigella Lawson, ed. Luxury Books. Potete scegliere se consumare la torta tiepida o a temperatura ambiente ed eventualmente accompagnarla con un po' di crème fraîche. Io ho lasciato la torta al naturale, ma volendo (se volete una presentazione più carina) potete ricoprirla con zucchero a velo. 
Qualche variante? Volendo si potrebbe sostituire la marmellata d'arance con quella di albicocche, lamponi o prugne. Anche se secondo me l'abbinamento cioccolato/arance resta il migliore.


TORTA ALL'ARANCIA E AL CIOCCOLATO SEMPLICE

Ingredienti per uno stampo dal diametro di 20 cm
  • 125 g di burro
  • 100 g di cioccolato fondente, spezzettato
  • 300 g di marmellata d'arance di buona qualità (io ho usato questa)
  • 150 g di zucchero semolato
  • 2 uova, sbattute
  • 150 g di farina autolievitante (oppure 150 g di farina più 1 bustina di lievito)
  • un pizzico di sale
Riscalda il forno a 180° gradi.
Metti il burro in una pentola dal fondo spesso e fallo sciogliere a fiamma bassa. Quando si sarà sciolto quasi completamente, unisci il cioccolato. Aspetta un momento perché si ammorbidisca, poi togli la pentola dal fuoco e mescola con un cucchiaio di legno finché il burro e il cioccolato risultano fusi e amalgamati. Ora aggiungi la marmellata, lo zucchero, il sale e le uova. Mescola con il cucchiaio di legno e dopo aver amalgamato per bene, incorpora poco a poco la farina (se non usi farina autolievitante, setacciala prima assieme al lievito e aggiungili assieme). Versa l'impasto nella tortiera (precedentemente imburrata e infarinata) e cuoci per circa 50 minuti a 180° gradi, o finché uno stecchino infilato nel centro della torta ne esce pulito. Prima di sformare il dolce, lascialo raffreddare per 10 minuti nello stampo sulla griglia.  

Fabrizia, una mia carissima lettrice, si è fatta coraggio ed ha aperto un blog tutto suo. Un dolcissimo spazio intitolato "My little world" che vi consiglio di visitare...

venerdì 26 novembre 2010

ENGLISH LESSON N.3: Cranberry and apple crumble


Cranberry and Apple Crumble

CRUMBLE (noun uncountable): a sweet dish of fruit covered with a dry mixture of flour, butter and sugar and baked.

Ecco qua un altro grande classico della cucina inglese. Il crumble con la C maiuscola sarebbe quello con sole mele servito con una pallina di gelato alla vaniglia. Io ho pensato di proporvi questa variante per cambiare un po' e dare un piccolo tocco di originalità a quello che per me è forse il comfort food per eccellenza. 
In più aggiungeteci che qua siamo in piena stagione cranberries che più o meno sogno di trovare e comprare da questi tempi. Prima di Londra avevo avuto modo di assaggiarli solamente come frutta secca, ma quest'anno mi sono davvero tolta la voglia! Si tratta di piccoli frutti croccanti e leggermente aspri di un bellissimo color rosso intenso. Gli inglesi li adorano e vengono usati soprattutto per fare le salse di accompagnamento alla carne durante i pranzi e le cene del periodo natalizio.

Come avrete ormai capito, per questa ricetta ho preso spunto da Béa. In realtà, a parte l'accoppiata mela/cranberry, ho realizzato un semplicissimo crumble. Il risultato è un dolce al cucchiaio davvero speciale, dove il sapore aspro dei cranberries si sposa a meraviglia con la dolcezza delle mele. E visto che anche l'occhio vuole la sua parte, il tutto assume un bel colore rosato... :)

Cranberries!


Making crumble...



CRANBERRY AND APPLE CRUMBLE

Ingredienti per 2 persone (2 cocotte):
  • 2 mele piccole (o una grande)
  • 50 g di cranberries
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • 2 cucchiai di farina
  • 2 cucchiai di burro 
Riscalda il forno a 180°. Lava bene i cranberries e asciugali con della carta assorbente. Sbuccia le mele, togli il torsolo e tagliale a cubetti. Suddividi la frutta equamente nelle due cocottine.
Prepara la copertura mescolando assieme tutti gli ingredienti con le mani fino ad ottenere un composto bricioloso (crumble). Spargi le briciole ottenute sopra la frutta fino a ricoprirla.
Inforna a 180° per circa 20 - 30 minuti. Togli dal forno, lascia raffreddare 5 minuti e servi. 

mercoledì 24 novembre 2010

Biscotti al burro d'arachidi e gocce di cioccolato


Biscotti burro d'arachidi e gocce di cioccolato


"Questo libro è il mio preferito". Così ha esordito la dolce metà al primo morso di biscotto.
Il che porta a due importanti considerazioni nella vita di una foodblogger:
  1. È l'uomo della mia vita! C'è sintonia fra di noi... ;)
  2. Nonché la più probabile: lui pensa che in quelle scaffalate di libri di cucina che possiedo ce ne sia uno solo degno... Sigh!
Sono uomini, che ci vuoi fare! 
Mai e poi mai capiranno l'importanza e la necessità di possedere quintali di libri di cucina... Tipo: quattro solo di biscotti, cinque una decina solamente per le torte, l'evoluzione della famiglia di Bill Granger da quando aveva una sola figlia fino ad arrivare a tre pargole, il contributo al futuro pensionamento di Martha Stewart, l'intero albero genealogico di Tessa Kiros suddiviso per paesi, il sovvenzionamento della coppia Laurendon, l'evoluzione (decisamente in positivo vorrei sottolineare) dei capelli di Jamie Oliver,... Per fortuna che noi donne siamo previdenti e a certe cose ci pensiamo! ;)

I biscotti ci hanno fatto compagnia in un picnic d'autunno di un mese fa trascorso ai bellissimi Kew Gardens (qui per qualche foto!). Anche questa ricetta è tratta da "The Hummingbird Bakery Cookbook". Non una ricetta che non riesca bene, non una ricetta che non sia divina. E, in questo, l'uomo di casa ha ragione...



PEANUT BUTTER COOKIES

Ingredienti per 24 biscotti:
  • 225 g di burro a temperatura ambiente
  • 200 g di zucchero semolato
  • 200 g di zucchero di canna fine
  • 2 uova
  • 1/2 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
  • 240 g di "crunchy" burro d'arachidi (va bene anche normale)
  • 340 g di farina "00"
  • 2 e 1/2 cucchiaini di bicarbonato di sodio
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 75 g di gocce di cioccolato fondenti (o una barretta fatta a pezzettini)
Riscalda il forno a 170° gradi.
Metti il burro e i due zuccheri in una ciotola e lavora con il robot o una frusta elettrica fino ad ottenere un composto leggero e chiaro. Aggiungi le uova una alla volta mescolando bene dopo ogni aggiunta. Aggiungi il burro d'arachidi e la vaniglia e continuare a mescolare alla velocità più bassa. 
Aggiungi la farina, il bicarbonato di sodio e il sale e mescola fino a che non si formerà un impasto liscio. Versa le gocce di cioccolato e amalgamale al resto del composto.
Rivesti 2 teglie da forno con la carta forno. Preleva un cucchiaio di impasto e posizionalo sulla teglia. Stai attenta a non posizionare le cucchiaiate d'impasto troppo vicine l'un l'altra, altrimenti in cottura si attaccheranno. Vai avanti così fino a esaurimento dell'impasto. 
Cuoci per 10 minuti a 170° gradi o fino a che i biscotti saranno dorati attorno ai bordi e piuttosto piatti. Lascia raffreddare i biscotti sulla teglia. 
I biscotti si conservano per una settimana chiusi in una scatola di latta. 

Comunicazione di servizio: se giovedì 25 alle 19:00 non avete proprio niente di meglio da fare, mi trovate ospite della trasmissione "Parallelamente" su Radio Radicchio (cosa ridi?! Chi vuoi che intervisti un foodblogger se non Radio Radicchio?!). Io, intanto, sono già in preda ad una crisi di panico...

lunedì 22 novembre 2010

Mascheriamo le banane?! ;)


Banane ricoperte di cioccolato e noccioline (2)


Sappiatelo: "Quelli che... La pappa NO!" è diventato il mio sudoku mensile. Mentre sulle altre ricette filo liscia che è una meraviglia, qui mi intoppo sempre. Il che implica diverse e variegate discussioni Oltremanica via skype a 4 - 6 persone che diventano immancabilmente dei brainstorming familiari per questa rubrica. E tutti vogliono dire la loro... C'è chi è del partito "NO al verde", chi è spaventosamente pro-verdure e chi, invece, "ma fai un dolcino, poveri figlioli!". Io ascolto, prendo nota, presiedo e decido.
Così dopo 2 ricette salate di fila, ho pensato anch'io che fosse venuto il momento di qualcosa di dolce. Dolce sì, ma con la frutta. Un'altra cosa che non è proprio amata dai bambini piccoli, soprattutto quella invernale che magari si presenta come poco golosa. E quindi ecco qua un modo per cercare di far mangiare un po' di frutta ai vostri figli. La mascheriamo! Sotto quel vestitino di cioccolato e noccioline sembrerebbe esserci più un gelato che una banana, no?! E il gioco è fatto! Questi finti gelatini sono di una banalità unica nell'esecuzione e possono essere preparati anche dai bambini che si divertiranno sicuramente a tuffarle prima nel cioccolato e poi nelle noccioline. E poi, fanno fare sempre una gran figurone... ;)
Come sarà andata tra la pomarola della mamma Gianna e Second?! 


Banane ricoperte di cioccolato e noccioline (1)


BANANE RICOPERTE DI CIOCCOLATO E NOCCIOLINE

Ingredienti per 6 bambini (o sei singole merende):
  • 3 banane (le mie erano piccole e le ho divise solo a metà. Altrimenti dividile in 3 parti uguali)
  • 150 g di cioccolato fondente 
  • 50 g di nocciole tostate tritate
  • 6 bastoncini (per decorare)
Sbuccia le banane. Tagliale a metà e infila circa 2-3 cm del bastoncino (dipende dalle dimensioni) in ogni banana (come se fosse un gelato sullo stecco). Ricopri una piccola teglia (o qualsiasi cosa possa andare nel congelatore) con dell'alluminio e appoggiaci sopra le banane. Lascia riposare nel congelatore per tutta la notte. La mattina successiva, sciogli il cioccolato a bagnomaria mescolando di tanto in tanto. In una ciotolina versa le noccioline. 
Togli le banane dal congelatore e immergile nel cioccolato fuso fino a mascherarle per bene. Tuffale subito nelle noccioline tritate girandole su tutti i lati per farle aderire e creare la copertura.
Rimetti nel congelatore per circa 30 minuti. Al momento della merenda toglile dal congelatore circa 10 - 15 minuti prima di servirle.  

domenica 21 novembre 2010

Edizione straordinaria!


in cucina col Caffè

"Pentole e web. Fornelli e rete. Condimenti e multimedialità. Ricette e internet. Accoppiate di successo. L'arte della cucina si presta a viaggiare tra siti e schermate. E i suoi sapori ad essere pregustati attraverso i monitor". 
Praticamente il mio credo! E chi frequenta questo blog da tempo lo sa bene, giusto? Così, da oggi, Semplicemente Pepe Rosa diventa grande ed entra nella cucina del settimanale Il Caffè.
Nasce un'interessante e divertente collaborazione. Una collaborazione che arricchirà queste pagine senza snaturarle. Tutto verrà fatto come sempre: con spensieratezza, allegria e un po' di sano umorismo che non guasta mai!
Ma di cosa si tratta precisamente? I lettori del settimanale potranno inviare le loro ricette inerenti il tema della settimana all'indirizzo ricetta@caffe.ch. Semplicemente Pepe Rosa valuterà, proverà e sceglierà la migliore ricetta, che verrà pubblicata all'interno di questo blog. Ma non è tutto. Se vi farà piacere, la troupe del Caffè verrà a casa vostra per filmarvi mentre siete all'opera tra pentole e fornelli. E conoscendoli, non saranno affatto dispiaciuti di testare qualche vostra prelibatezza... ;)

ps: la ditta Semplicemente Pepe Rosa ringrazia per la definizione di "gastronoma", ma crede che le si addica di più quella più modesta di foodblogger... ;)

pps: e quella della foto chi è??? Sembrerebbe proprio che sia io (ma vi lascio nel dubbio su chi tra le due)... ;)

venerdì 19 novembre 2010

Pasta con zucca, sedano e cipolla


Penne con zucca, sedano e cipolla bionda


Al 179 di Goswell Road è guerra.
Al 179 di Goswell Road è in corso un caso diplomatico tra stati. Considerando che in 7 appartamenti ci saranno circa 7 nazionalità differenti, capite che non è una cosa da poco.
Ma soprattutto, è guerra tra me e la ragazza indiana del piano terra. È guerra perché quando cucina lei lo sentiamo persino noi che siamo nella mansardinasuitettidilondra. Ma diciamo pure che "sentirlo" è un eufemismo. Più che altro sembra di averla in cucina assieme a te... È guerra perché quando cucino io l'odore di pomarola non arriva manco a quello del piano di sotto. Sarò mica da meno?!
Qualche sera fa, ho dovuto rinchiudere le giacche nella camera da letto nell'ala ovest del palazzo, perché pareva di nuotare in un mare di curry. Ed il problema è che per far sì che l'odore di curry se ne vada dalla rampa delle scale ci vogliono sì e no due giorni. Lei cucina curry una sera sì e una no.
Ieri l'altro commentavamo così... "Certo che in questo condominio non vola una mosca... Per forza le uccide tutte l'indiana con il suo curry".
Così ho ingaggiato una lotta. Devo trovare qualcosa che sovrasti il suo amato curry. Idee??? Le sto provando tutte: torte, biscotti, pasta, fritto, arrosto,... Niente. C'è solo una cosa che funziona. La zucca. O meglio, la vellutata di zucca.
L'altra sera ho toccato il cielo con un dito quando rincasando dall'università Matteo mi ha detto: "Caspita, ma non si può andare avanti così! C'è un puzzo tremendo per le scale! Ma io vorrei sapere che c* cucina... Silenzio... Ah no, sei tu...".
And the winner is Miss Semplicementeeee Pepeeee Rosaaaa!!! So' soddisfazioni... ;)

Questo piatto di pasta (che non batte il curry manco se lo preghi in ginocchio) è diventato il mio must autunnale. Semplice e veloce si prepara in un batter d'occhio. Non delude mai e fa proseliti grazie alla semplice bontà di pochissimi ingredienti.



PASTA CON ZUCCA, SEDANO E CIPOLLA

Ingredienti per 2 persone:
  • 50 g di cipolla bionda tritata finemente
  • 30 g di sedano affettato finemente
  • 140 g di polpa di zucca tagliata a cubetti piccoli
  • un rametto di rosmarino
  • olio
  • sale
  • pepe
  • parmigiano (per servire)
In una padella fai appassire la cipolla e il sedano con 2 cucchiai di olio per circa 5 minuti a fiamma bassa. Aggiungi la zucca e il rosmarino, sala e pepa. Cuoci per circa 20 minuti sempre a fiamma bassa.
Nel frattempo cuoci la pasta in acqua bollente salata. Una volta cotta, scolala e saltala in padella per un minuto. Servi subito cospargendo con abbondante parmigiano grattugiato fresco.

mercoledì 17 novembre 2010

Lemon Cupcakes


Lemon Cupcakes


I cupcakes migliori che io abbia mai mangiato in tutta la mia vita si trovano a San Francisco, esattamente da Kara's Cupcakes in, manco a dirlo, Ghirardelli Square. C'è qualcuna di voi che ha avuto modo di fare questo strepitoso assaggio? Credetemi ragazze, farebbero perdere il lume della ragione anche a chi di solito non li apprezza. I cupcake "fleur de sel", "vanilla chocolate" e "meyer lemony lemon" ce li ricordiamo come fosse ora...
Ma adesso non sono più in California. Direi proprio di no. Mi trovo a Londra. E dove si mangiano i cupcakes a Londra? Ovviamente da "The Hummingbird Bakery"! Il preferito da cavoliamerenda e dalla sottoscritta è il "carrot cupcake". Attualmente detiene l'oscar del dolcetto dell'autunno, ma si sa le stagioni cambiano e i cupcakes anche... So, stay tuned!

Comunque, la panetteria del colibrì ha pubblicato un meraviglioso libro. Intendiamoci: un must have. Se non l'avete correte ad infilarlo nel carrello di Amazon alla velocità della luce!
Scherzi a parte, è uno dei libri più belli che mi siano capitati sotto mano negli ultimi tempi (anche se temo che questa frase la ripeterò sovente). È suddiviso in 6 sezioni (cupcakes, cakes, pies, brownies and bars, muffins e cookies) che illustrano i grandi classici della pasticceria americana. Ci sono i red velvet cupcakes, la carrot cake, la coconut meringue cake, la pumpkin pie, la key lime pie, i brownie, i chocolate chip cookies,...

Ovviamente la mia ricetta odierna, proviene proprio da lì. So, keep calm and eat a cupcake...


 LEMON CUPCAKES

Ingredienti per 12 cupcakes:
  • 120 g di farina "00"
  • 150 g di zucchero
  • 1 bustina di lievito in polvere
  • 2 cucchiai di scorza di limone grattugiata
  • 40 g di burro non salato a temperatura ambiente
  • 120 ml di latte fresco intero
  • 1 uovo
Per il lemon frosting:
  • 250 g di zucchero a velo setacciato
  • 80 g di burro a temperatura ambiente
  • 2 cucchiai di scorza di limone grattugiata
  • 25 ml di latte fresco intero
  • un paio di gocce di colorante alimentare giallo (se volete)
  • zuccherini colorati per decorare
Riscalda il forno a 170° gradi. 
Metti la farina, lo zucchero, il lievito in polvere, la scorza di limone e il burro in una ciotola e mescola con una frusta elettrica (o robot) a velocità bassa fino ad ottenere una consistenza sabbiosa.  Aggiungi gradualmente il latte e mescola bene. Aggiungi l'uovo e continua a mescolare fino a che non sarà incorporato. Continua a mescolare per un paio di minuti fino ad ottenere un composto omogeneo. Non esagerare! Versa il composto nell'apposito stampo per muffin ricoperto con i pirottini. Riempili per circa 2/3 e cuoci per 20/25 minuti. Fai la prova stecchino! Sforna e lascia raffreddare.
Nel frattempo prepara il frosting.
Sbatti assieme (con la frusta o il robot) lo zucchero a velo, il burro, la scorza di limone e il colorante (se lo usate) fino ad ottenere un composto omogeneo. Versa lentamente il latte e mescola bene ad alta velocità. Continua a montare per circa 5 minuti. Più che sbatterai il frosting e più che questo avrà una consistenza leggera e ariosa.
Quando i cupcake saranno freddi decorali con il frosting e con degli zuccherini. 

Con questa ricetta partecipo al contest "Cupcake swirl me up" di Shake&Bake e di Food Couture. :) 

lunedì 15 novembre 2010

Angel: home sweet home!


Collage Angel 1


Quando abbiamo scelto di vivere ad Angel eravamo due ragazzi che conoscevano la Londra dei turisti e poco più. È una zona un po' cara e l'agenzia cercava di pomparla in tutti i modi nel vano tentativo di giustificare quel prezzo per lamansardinasuitettidilondra. A noi piaceva, perché Matteo poteva andare a piedi all'università e perché sembrava una zona vivace, sicura e ben collegata al resto della città.
Ho iniziato a capire la vera "portata" del nostro quartiere circa 2 settimane più tardi quando i londinesi rispondevano con "wow", "cool" o "lovely" alla parola Angel. Poi, ho cominciato ad esplorarla e anche le mie esternazioni prevedevano dei "wow and lovely". Da lì in poi, è stato amore. Adesso credo che per noi non ci sarebbe stato posto migliore dove abitare in tutta Londra... L'adoriamo letteralmente e non facciamo altro che rammentarci di quanto siamo stati fortunati.
Così ho pensato di mostrarla anche a voi questa Angel fuori portata dei turisti, ma incredibilmente wow, cool e lovely...
Probabilmente impiegherete una buona settimana a leggervi 'sto papiro, ma posso dirvi che (modestamente!) è fatto benino. L'ho preparato con il cuore in modo che se mai capiterete da queste parti potrete godervela come si deve!


Collage Angel 2

  • COSA VEDERE AD ANGEL

Inizierei col dirvi che se avete la fortuna di capitare quelle 2 volte all'anno in cui Country Living Magazine organizza la Christmas Fair prima e la Spring Fair dopo (Business Design Centre di Islington), avete già vinto la lotteria. Varrebbe la pena prendere di un aereo e fare un weekend a Londra solo per quello (vero Fabrizia?!)! L'atmosfera che pervade l'ambiente è incredibilmente suggestiva. Seguite i link e capirete da sole perché...

E poi ci sono Upper Street, Essex Road e Camden Passage. Quest'ultimo in particolare è un piccolo vicolo nel quale non mi stancherei mai di passeggiare. Ci si trova in pieno centro di Londra, a due passi dalla City finanziaria, ma l'impressione è quella di essere in un paesino di campagna. Tutte le mattine si svolge un piccolo mercato delle pulci, dove si trovano interessanti "balocchini" per il blog. Qualche esempio? Tazzine da tè, cucchiaini d'argento, bricchini vari,...
Upper Street pullula di negozietti, pub, ristorantini, bakery e chi più ne ha più ne metta... Una festa per gli occhi! 

  • DOVE MANGIARE AD ANGEL

Dicevamo? Pub, ristorantini, bakery,... Ad Angel c'è solo l'imbarazzo della scelta per capire dove mettere qualcosa sotto i denti. Nel raggio di 10 metri potete riuscire a mangiare: greco, spagnolo, cinese, italiano, "inglese" e libanese. Venghino signori venghino...
Diciamo che io vi consiglierei alcuni posti (solo perché li ho provati!):

1) OTTOLENGHI: c'è bisogno di presentazioni?! Vi dico solo che l'Observer l'ha votato come the best in town. E scusate se è poco... ;) 
Ottolenghi, 287 Upper Street. Orari: lunedì - sabato 8:00 - 23:00, domenica 09:00 - 19:00.

2) GIRAFFE: love, eat, live. Un posto easy e divertente. La ditta Semplicemente Pepe Rosa consiglia: Stacked Blueberry and Banana Pancakes. Mi ringrazierete... 
Giraffe, 29 - 31 Essex Road. Orari: lunedì - venerdì 8:00 - 23:00, sabato 9:00 - 23:00, domenica 9:00 - 22:30.

3) STRADA: siete di quelli che vogliono mangiare italiano a tutti i costi? Siete presi da un'incredibile nostalgia di casa? Non tradireste mai la vostra cucina per le altre? Andate da Strada. Si tratta di una catena inglese di buon livello. E, sopratutto, è uno dei pochi posti a Londra dove potete mangiare una pizza senza stare male la notte e il giorno seguenti! Il che non è poco quando si è in viaggio... Pizze e dessert sono molto buoni.
Strada, 105 - 106 Upper Street. Orari: lunedì - sabato 11:30 - 23:00, domenica 11:30 - 22:30.


  • FARE SHOPPING AD ANGEL
Se cercate le classiche marche o i colossi inglesi Angel non fa per voi. Avete sbagliato linea della metro... Dovete prendere la rossa e dirigervi in Oxford Street! 
Lo shopping che si può fare da queste parti è un po' diverso. Lo chiameremo slow shopping.

1) PLANET ORGANIC: dimenticate NaturaSì. Il suo cugino inglese è decisamente più fornito. Si trova praticamente qualsiasi cosa... Come una vasta gamma di prodotti dairy free, gluten free, vegani, vegetariani, wheat free e certificati Fairtrade. Tutto è rigorosamente organic. Si tratta di un mini supermercato che prepara anche piatti per il pranzo. Se vi piace l'idea e avete la fortuna di trovare posto può valer la pena fare un tentativo.
Planet Organic, 64 Essex Road. Orari: lunedì - sabato 8:00 - 21:00, domenica 10:00 - 20:00.

2) LOOP: il paradiso per gli amanti della lana e dei ferri. Un posticino davvero carino dove regna un'atmosfera incredibilmente cosy
Loop, 15 Camden Passage. Orari: martedì - sabato 11:00 - 18:00, domenica 12:00 - 17:00.

3) PAPERCHASE: non saprei bene come definire questo negozio... Diciamo che si tratta di una forma fighissima ed evoluta della nostra cartoleria (sì, ma di quelle belle grandi, eh?!). È un posto che adoro e dove potrei trascorrere un'oretta senza accorgermi che il tempo passa. Le carte da regalo sono uniche e i biglietti impensabili e adatti ad ogni occasione (gli inglesi ci tengono moltissimo!). Ma non mancano i bento, e un sacco di cosine buffe e cute. Il negozio si trova all'interno della corte del centro commerciale, vicino ad un orribile ed enorme paio di ali d'angelo che non potete proprio non notare... 
Paperchase, N1 Center Unit 3 - 21 Parkfield Street. Orari: lunedì - sabato 9:00 - 20:00, domenica 10:00 -  19:00.

4) GILL WING: è uno di quei negozi che qua chiamano gift shop. E mai definizione fu appropriata! Non ve lo traduco, perché il concetto del gift shop (geniale!) non è traducibile da noi... Fatto sta che è un genere di negozio che adoro. Questo in particolare è veramente carino. Vende un po' di tutto, ma quel "tutto" è molto ricercato e divertente. Da non perdere le momiji message dolls che fanno parte dell'amato zakka design giapponese. Io ho iniziato a collezionarle... ;)
Gill Wing, 194 - 195 Upper Street. Orari: lunedì - sabato 9:00 - 18:00, domenica 10:00 - 18:00.

5) AFTER NOAH: vi dico subito che il sito polveroso non rende l'idea di questo gift shop (ancora!). Anzi, dovrei farlo loro presente... ;) Questo negozio sembra un bazar! Giochi in legno per bambini, biglietti, tazze, pirottini per muffin, nastri bellissimi, caramelle, vecchie insegne,... Da vedere!
After Noah, 121 Upper Street. Orari: lunedì - sabato 10:00 - 18:00, domenica 12:00 - 17:00.

Tra i miei propositi per l'anno prossimo (eh, guardate che bisogna iniziare a pensarci, perché non manca mica tanto...) c'è quello di fare più post a tema Londra. Sullo stile di questo e di quelli di Chelsea e Notting Hill. Che dite, vi aggrada la cosa??? Mi sono resa conto che da agosto ne ho fatti soltanto due. Mi sono completamente rincitrullita. Sapete qual è il problema?! È che quando vai a vivere in un posto per un anno tendi a rimandare un po' tutto, perché ti dici che avrai tempo a sufficienza... Poi, come una botta tra capo e collo, arriva il Natale e ti rendi conto che non hai fatto praticamente niente. Ed è panico. Comunque ricordatevi che cliccando qui, troverete altri post a tema London...


Collage Angel 3

venerdì 12 novembre 2010

Lovely discoveries...


Alzatine 3


Questo mese, per la terza puntata della nuova rubrica, vi propongo una delle collezioni che mi ha colpita di più tra le tantissime viste in giro.
A casa lo sanno bene: se c'è una cosa alla quale proprio non riesco a dire di no è una fantastica alzatina. A costo di riempire un intero armadio (quello di Carrie Bradshaw però!) potrei comprarne non so quante... Su di me esercitano un fascino che nessun altro "balocchino" riesce ad avere. Una qualsiasi torta, persino la più banale, posizionata in bella mostra sopra un'alzatina assume un fascino d'altri tempi...
In particolare, adoro quelle di jeanette zeis ceramics! Sono divertenti, raffinate e ricercate. Ne esistono di vari prezzi: alcune economiche, altre molto costose. Però, riuscite ad immaginare che figura che farebbero le nostre torte lì sopra?! ;)
Quest'artista ha un delicatissimo negozio su Etsy. Anzi se c'è qualcuna tra di voi che non conosce il magico mondo di Etsy, vi suggerisco vivamente di navigarci un po' durante questo fine settimana di metà novembre (ultimamente mi sembra di darvi i compiti a casa!)...
Io scappo, perché oggi la Christmas Fair mi attende! :)


Alzatine 1



Alzatine 2

mercoledì 10 novembre 2010

Marmellata di mele cotogne


Marmellata di mele cotogne


Mele cotogne

❤ Un pomeriggio di brutto tempo rinchiusa in casa con la mamma. Dopo due mesi di lontananza, finalmente la cucina risuona delle nostre voci e risate. Tante esperienze da raccontare, altrettante cose da condividere. Ed un appuntamento d'autunno. Come un'abitudine, un rituale. La marmellata di mele cotogne ci fa compagnia cuocendo a fuoco lento. Tantissimi vasetti (14!) che racchiudono molto più di una semplice marmellata... 

La ricetta è tratta da "Ricordi in cucina" di Tessa Kiros, ed. Luxury Books.


MARMELLATA DI MELE COTOGNE

Ingredienti per 1,5 litri
  • 2 kg di mele cotogne
  • 1 limone (il succo)
  • 700 g di zucchero
Sciacqua le mele cotogne sfregando bene la buccia. Mettile in una pentola con acqua fredda sufficiente a coprirle e aggiungi il succo di limone. Falle bollire per 30 minuti. Togli la pentola dal fuoco e lascia le mele nel liquido per una notte.
Scola le mele, conservando il liquido, pelale, privale del torsolo e poi tagliale a pezzi. Mettile in una grande pentola dal fondo spesso e aggiungi lo zucchero. Dosa il liquido di cottura e allungalo con l'acqua fino ad arrivare a 2 litri e mezzo, poi versalo nella pentola con le mele. Porta a ebollizione e quando lo zucchero si è sciolto abbassa la fiamma e lascia sobbollire per un'ora e mezzo-due ore finché le mele sono diventate color rosso porpora disfandosi nello sciroppo.
Verifica che la marmellata sia pronta lasciandone cadere un cucchiaino su un piatto. Se inclinando leggermente il piatto la marmellata non scivola via, ma si attacca vuol dire che è pronta. Se invece ciò non succede rimettila ancora per qualche minuto sul fuoco.
Quando la marmellata è pronta toglila dal fuoco. Se ti piace liscia passala con un passatutto o usa un frullatore ad immersione.
Versa nei vasetti sterilizzati caldi e chiudi bene. Capovolgi i vasetti, coprili con un asciugapiatti e lasciali raffreddare (così si creerà il sottovuoto). La marmellata si conserva per 10 - 12 mesi senza essere aperta. Dopo l'apertura tienila in frigorifero e consumala piuttosto in fretta. 

lunedì 8 novembre 2010

La pomarola della mamma Gianna!


La pomarola della mamma Gianna


Eccoci qua! A grande richiesta (giuro!!!) arriva il secondo appuntamento con "Quelli che... La pappa NO!". Prima di raccontarvi qualcosina sulla ricetta odierna, vorrei ringraziare sia tutte quelle persone che hanno accolto con tantissimo entusiasmo (non me l'aspettavo proprio...) questa rubrica dedicata ai più piccini, sia quelle che mi hanno mandato via mail le loro ricette di famiglia. Quindi, grazie, grazie e ancora grazie! :)

Cosa abbiamo oggi? Un grande classico: il sugo al pomodoro. Sì, ma non è un sughetto qualunque. Anzi, è specialissimo. Si tratta della pomarola della mia mamma! Sì, quella Gianna del titolo è proprio la mia Mami.
La sua pomarola è famosa per aver sfamato e per essere piaciuta a grandi (Matteo) e piccini (io e cugine varie) incredibilmente capricciosi. In una sola parola: è magica. Io l'adoro e la cerco spesso quando torno a casa.
Inoltre, si tratta anche di un sughetto furbo. Sì, perché contiene una serie di sane verdurine che altrimenti i sopracitati soggetti non avrebbero mai mangiato. E da bimba schizzinosa quale ero, posso assicurarvi che non si percepiscono minimamente. Quindi non correte nessun rischio di essere sgamate! ;)
Con questi ingredienti vi verrà una bella dose di pomarola che potete conservare in frigo per qualche giorno per rimediare ad una serata svogliata di quelle "uffa, e stasera che si mangia?".

Come alcune di voi sanno, ho pensato di aggiungere i nomi di quei bambini ai quali sono piaciute le ricette cucinate per questa rubrica. Per adesso, scorrendo l'indice delle ricette per i più piccoli, troverete Matilde e Lorenzo che hanno mangiato di gusto le famose stelline.
Se avete voglia di comunicarmelo, mi farebbe davvero piacere sapere se i vostri figli hanno gradito e poter aggiungere i loro nomi. Diventerebbe tutto ancora più interattivo e "nostro"! E Bismama e Second?!?! Correte di per scoprirlo!
Con "Quelli che... La pappa NO!" ci vediamo lunedì 22 novembre!


POMAROLA DELLA MAMMA GIANNA

Ingredienti:
  • 1 cipolla rossa media
  • 1 - 2 costole di sedano
  • 1 carota
  • 600 g di pomodori Piccadilly o San Marzano (dipende dalle stagioni)
  • una manciatina di basilico
  • olio extravergine d'oliva
  • sale
  • pepe
In una pentola versa un po' d'olio (come quantità calcola di dover ricoprire il fondo della pentola senza esagerare). Trita finemente la cipolla, il sedano e la carota e mettili nella pentola. Fai rosolare per 15 minuti a fuoco basso e pentola scoperta, mescolando di tanto in tanto.
Lava bene i pomodori e falli a pezzetti. Aggiungili alle altre verdure. Lava il basilico e aggiungilo al resto. Sala e pepa. Fai cuocere per un'ora circa a fuoco basso e pentola scoperta. 
Una volta cotta, passarla al setaccio. Questo serve a renderla cremosa e ad eliminare bucce e semini che possono risultare fastidiosi.
Quando avrai ottenuto una purea omogenea, rimettila sul fuoco. A questo punto aggiusta di sale e pepe e aggiungi un goccio d'olio. Fai riprendere il bollore e spegni.
Al momento di condire la pasta con questo sugo, ti suggerisco di aggiungere un pezzetto di burro alla pomarola (la rende speciale!) e di dare una bella spolverata di parmigiano. 

L'archivio di Semplicemente Pepe Rosa scoppia di ricette! :) Dato che non mi piace trascinarle troppo "per le lunghe" (nel senso che non ho la pazienza di aspettare!), ho pensato di aggiungere un appuntamento in più alla settimana. Quindi per qualche settimana, cercando di non venirci a noia, ci vedremo il lunedì, il mercoledì e il venerdì. Spero che non vi dispiaccia!

venerdì 5 novembre 2010

Tea an everyday indulgence...


Il tempo delle zucche...


Mini cake di butternut squash e gocce di cioccolato fondente


When all is ready and a good kettle of water boiling, prepare the table in the drawing room - this may or may not be covered with a cloth according to its kind, but if one is used it must be as dainty as possible - there is nothing prettier than the all-white cloth, embroidered or trimmed with lace.

Secrets of Success Afternoon Tea Tableware
  • The beauty and delicacy of the china is most important.
  • It is usual to have small thin cups an saucers of some dainty design with teaspoon of a suitable size.
  • All the silver must be very bright.
  • Plates are not as a rule required, unless cream cakes or other similar dainties are being offered.
  • When used, the plates must be quite small in size.

Questo bel librino l'ho scovato da Anthropologie. Si tratta di un pocket size delight edito da Copper Beech Publishing
Nel weekend preparatevi un tè e qualche scones. Accomodatevi sul divano con il vostro portatile e perdetevi nel sito di questa magica casa editrice. Turn back the years to a time when life was less hurried. Step into a world of afternoon teas, impeccable manners and advise for good housekeeping...

I mini cake sono deliziosi: morbidissimi e con un cuore fondente. Sono ideali anche per tutti coloro che non amano la zucca. Con me convive un esemplare di questa strana specie che li ha mangiati di gusto senza sapere cosa contenessero... Quindi, shhhh, non diteglielo! Lo so, sono diabolica... ;)


MINI CAKE ALLA ZUCCA E GOCCE DI CIOCCOLATO

Ingredienti per 8 mini cake (o un classico cake)
  • 300 g di farina "00"
  • 150 g di zucchero
  • 160 g di polpa di zucca (io ho utilizzato la butternut squash)
  • 100 g di gocce di cioccolato fondente
  • 100 g di burro sciolto
  • 120 ml di latte fresco intero
  • 2 uova
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 1 cucchiaino di essenza di vaniglia
  • 1 pizzico di sale
Taglia la zucca a cubetti e cuocila a vapore per circa 30/40 minuti (o fino a che sarà morbida). Lasciala raffreddare e poi frullala fino a ridurla in purea. 
Accendi il forno a 180° gradi. Con una frusta elettrica sbatti le uova, lo zucchero, il burro e la vaniglia fino ad ottenere un composto gonfio ed omogeneo. 
Setaccia la farina, il lievito e il pizzico di sale e aggiungili al composto di uova. Mescola bene per amalgamare. Aggiungi il latte e mescola di nuovo.
A questo punto aggiungi la purea di zucca e le gocce di cioccolato. Mescola bene! 
Suddividi il composto negli stampini e inforna. Cuoci per 20 minuti a 180° gradi. Se prepari un cake grande cuoci a 180° per circa 50 minuti-un'ora. Fai la prova stecchino! 

martedì 2 novembre 2010

E poi, il miele...


E poi, il miele...


Miele


Ho trovato mille piacevoli sorprese tornando a casa. Ad attendermi nella mia Firenze c'erano coccole e dolci "pensieri".
Uno di questi era un bel barattolone di miele prodotto direttamente da Michele (il ragazzo di mia sorella), o meglio dalle sue api. Scenografico e profumatissimo miele millefiori al quale né io né la macchina fotografica abbiamo saputo resistere. Un regalo "cresciuto" con amore, naturale e così perfetto nella sua semplicità. Maledettamente bello e accattivante per una foodblogger come me. 
E mentre lo inquadravo pensavo che potranno anche esserci mille London, mille proposte, mille arrivi e partenze, mille traslochi e trolley al seguito da trascinare negli aeroporti di mezza Europa. Ma io la bellezza di quel miele la vedrò sempre. Perché, nonostante tutto, noi amiamo una vita fatta di barattoli di miele dono di amici. Noi amiamo una vita fatta di semplicità...

ps: Michele fa anche l'olio novo. Non male, eh?! Altrimenti mica lo accettavo come cognato! È stata brava mia sorella... ;)
pps: la prima meravigliosa foto non è mia (purtroppo!). Credo che si noti che è frutto di un grande amore tra il fotografo e le sue api... 

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