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giovedì 28 febbraio 2013

Engadina amore mio!


Engadina amore mio!


Finalmente siamo riusciti ad andare due giorni in Engadina. Era da tempo che sognavamo di fare questo weekend, ma vari impegni ce l’avevo impedito. Così, complice un compleanno, abbiamo pensato che fosse finalmente giunto il momento. Conoscevo la zona per la sua fama, ma non c’ero mai stata e la curiosità era a livelli storici. Così domenica mattina di buon’ora son saltata in macchina in un batter d’occhio. Moonbootini celesti, maglioncino caldo e coccoloso e iPhone alla mano: ero prontissima.
Il tempo domenica non era dei migliori, ma noi non ci siamo fatti scoraggiare. Passeggiate, terme, una colazione da veri re, coccole e tanto relax.
La nostra base era Celerina: un tenero villaggio accanto a St. Moritz - lontano anni luce dal suo scintillante sfarzo - famoso per la tranquillità. Che dirvi? Ce n’è per tutti i gusti, ma io ho adorato le belle passeggiate sui sentieri innevati. I buongustai troveranno vari ristoranti che servono piatti regionali in quella deliziosa atmosfera tradizionale e accogliente. Insomma, ve lo consiglio. Non trovate che andrebbe assolutamente vista anche d’estate per dare un giudizio consapevole? :)

lunedì 25 febbraio 2013

Simply girly: it's tea time!


Simply girly: it's tea time!


Sul numero di novembre di Marie Claire Maison c'era un bellissimo servizio sull'ora del tè che mi ha ispirata. Teiere in grès, ciotoline in porcellana, utensili in bambù, vassoi in legno di recupero, meravigliose tovaglie in lino, tè e dolcetti wagashi. I prodotti erano uno più bello dell'altro. Il che mi ha dato da pensare, perché trovare oggetti veramente belli e di qualità (scusatemi, ma per intenderci che vadano al di là delle solite cineserie) non è per niente facile. Anzi. Ho la fortuna sfacciata di avere, a Locarno, uno dei più bei negozi di tè che abbia mai visto. E se ve lo dice una che ha vissuto per un anno a Londra, dovete crederle per forza. ;) Mark de "La casa del tè" ha miscele favolose, teiere e tazze altrettanto belle. Se capitate in zona, dovete proprio andarci... 
  1. È l'ora del tè. Un manuale per avvicinarsi senza pregiudizi ad una delle bevande più apprezzate al mondo. Per far entrare le miscele nelle cucine di casa, nei salotti e negli uffici. E, soprattutto, per non farle uscire mai più. "Beviamo il tè perché purifica il corpo e lo spirito. Inoltre permette di non sentire i rumori del mondo". Vi pare poco?
  2. Anastasia Kusmi Tea. Earl Grey, lemon and orange blossom: semplicemente divino. Il mio preferito di questa marca. Milanesi fortunelli, lo sapete che i mélange delle collezioni Kusmi Tea stanno per approdare a Milano con l'apertura della prima boutique monomarca italiana? Ebbene sì, in Via Fiori Chiari 24. I soliti fortunelli dei milanesi.
  3. Teiera Arte del ricevere. Sarà quel rosa antico o sarà la ghisa, ma io la trovo bellissima. Chi ama il rito del tè ama le teiere. Questa, in particolare, è perfetta. Soprattutto per un tè con la parte femminile della famiglia: mamma e sorelle... ♡ Ognuna di noi dovrebbe avere una teiera del cuore. 
  4. Tazza Ikea. Chi non ha almeno una tazza del cuore? Quella che ci corre in soccorso nelle giornate no o che ci coccola nei pomeriggi pigri. Io, a dire, il vero, ne ho più d'una e non ho ancora scelto la mia preferita. Però continuo ad avere una predilezione per quelle di Ikea. I believe in Ikea. 
  5. Cucchiaini Milk Design. Ecco cosa succede quando il design tradizionale si sposa con quello contemporaneo. In fondo, ogni signora tazza da tè ha diritto ad avere un bel cucchiaino. Giusto? 15 minuti di celebrità di un cucchiaino.
  6. Lemon friend. Io odio il limone nel tè, ma c'è chi non può farne a meno. Questo è un aggeggino favoloso che permette di spremere lo spicchio di limone senza doverlo immergere nella tazza o schizzare la nonna dritta nell'occhio. Facilissimo da usare si lava in lavastoviglie. Per i lemon addicted. 

giovedì 21 febbraio 2013

Coppette sprint alla composta di mele e yogurt


Coppette sprint alla composta di mele e yogurt


"Un piccolo ulivo?!" ha ripetuto lei perplessa perdendo di colpo quell'aria severa da doganiera. "Sì, una piantina..." ha ribattuto lui con quel suo fare ingenuo che lo caratterizza e che tanto mi dà sui nervi quando lo fa con me, perché ho sempre l'impressione che mi stia prendendo per il culo. Ecco, avete appena assistito ad una delle più ridicole conversazioni che la dogana di Chiasso ricordi. 
Mettetevi comodi che vi racconto com'è andata. Capita che rientri in Ticino con taaaanta roba. E, a noi, capita sempre. E può capitare che in dogana ti fermino per un controllo. Non ci succede mai, ma questa volta c'è una donna. E non è mica una novità che le donne sono più rompicoglioni degli uomini, qualsiasi lavoro facciano. Quindi, la doganiera ci ferma e ci chiede: "Niente da dichiarare signori?". Mio marito è svizzero e, come tale, non è geneticamente programmato per mentire. 'Gna fa proprio. A lui lo sgamano anche i finti zoppi che chiedono l'elemosina sul Ponte Vecchio. Sorride e questi ti si appiccicano come una patella allo scoglio finché non gli hanno fottuto qualche euro. Infatti alla doganiera risponde no, ma lo fa con quel tono che significa più o meno "ho un cadavere nel bagagliaio ma non posso proprio dirtelo. Scusami...". Al che lei, ovviamente, chiede: "Sicuri?". Lui, che già teme il mio cazziatone post dogana, si riprende: "Niente al di sopra della franchigia". Ed era vero, sacrosanto. Ma poi, lo dice. Giuro, l'ha detto. Riesce a dichiarare la merce meno opportuna che poteva dire tra carne, lasagne, pomarola, borsa porta computer per regalo cognata, camicia su misura, Call of Duty Black Ops II per Xbox 360, piumino, maglioncino, portafoglio, dadi vegetali bio e prodotto antimuffa per la doccia. Lui dichiara: "L'unica cosa... Abbiamo un piccolo ulivo". Per fortuna, la doganiera ci trova di un ridicolo più unico che raro. Due deficionti che con tutta 'sta neve scorrazzano in autostrada un piccolo ulivo. E ridendo lo ripete per vedere se ha capito bene.  E mio marito, palesemente infastidito, persevera spiegandole che un ulivo, insomma, è una piantina e conclude: "Si può portare, no?!". Lei, donna pragmatica, commenta: "Boh, vada però...".

Per la ricettina odierna ho preso spunto dallo scorso numero di "Sale&Pepe kids" apportando qualche modifica. Devo dirvi una cosa: domani compio 30 anni e sto già correndo ai ripari. Tant'è che ho già acquistato la mia prima crema antirughe per il contorno occhi. Ah, l'ulivo è un dolcissimo regalo di compleanno. 


Il nostro piccolo ulivo ❤




COPPETTE SPRINT ALLA COMPOSTA DI MELE E YOGURT

Ingredienti per 4 persone
  • 4 mele
  • 80 g di zucchero
  • 2 cucchiai di granella di nocciole
  • 1/2 limone
  • 30 g di treccia al burro svizzera (o pan di spagna o simili)
  • 400 g di yogurt alla vaniglia (o yogurt bianco)
Sbuccia le mele, tagliale a tocchetti e mettile in una casseruola con il succo di limone, 80 ml d'acqua e lo zucchero. Copri e fai stufare dolcemente per 10 minuti, poi togli il coperchio e continua a cuocere a fiamma bassa finché le mele sono disfatte mescolando spesso. Spegni e lascia raffreddare. Taglia a dadini piccoli la treccia o il pan di spagna e distribuiscili sul fondo di 4 bicchieri. Copri con la composta di mele e infine con lo yogurt. Completa con la granella di nocciole e servi subito.

lunedì 18 febbraio 2013

La sartoria dei confetti


Dichiarazione d'amore a @lasartoriadeiconfetti


Solo a pronunciare quel nome mi sciolgo. Lo adoro. La sartoria dei confetti... Non suona perfetto? Oh sì. Molte di voi già conoscono Federica e le sue adorabili creazioni in feltro, ma per chi non ne avesse mai sentito parlare è venuto il momento di fare una preziosa scoperta. Federica è una giovane donna e mamma che nel tempo libero si dedica alla sua grande passione: il cucito creativo e il feltro. Ed è bravissima. Perché a differenza delle grandi pacchianate che si vedono in giro, lei con questo materiale crea dei piccoli e dolcissimi capolavori. La sartoria dei confetti è su Etsy da ottobre, dove Federica ha pensato bene di sbarcare in seguito ai complimenti che riceveva per i suoi prodotti. Nella sua pagina troverete di tutto: giostre per i lettini dei bambini, pantofoline per bebè, portaciucci, portachiavi, cover per smartphone, orecchini, pochette e tanto altro. Nella foto potete vedere i miei acquistini. Vi devo ripetere quanto adoro Etsy?

giovedì 14 febbraio 2013

Torta salata alla crème fraîche e carote


Torta salata alla crème fraîche e carote


Sarà un periodo di ricettine veloci e coccolose. Sì, sì... :) Oggi partiamo con una torta salata speedy di quelle risolvi tutto, dove tutto sta per pranzo/cena/aperitivo/brunch. Questa torta salata alla crème fraîche e carote è talmente veloce da preparare che impiegherete sicuramente più tempo a comprare gli ingredienti per realizzarla! In un attimo sarà pronta. Non so perché non mi fosse mai passato per la testa di preparare una cosina del genere con le carote, perché in realtà ci stanno divinamente. Ho utilizzato una pasta per torte salate integrale che con le quiche di verdure mi piace molto (ma una pasta da quiche classica andrà benissimo) e l'ho servita con un'insalatina di contorno. Però mentre la mangiavo mi è venuto in mente che sarebbe perfetta anche per accompagnare una cremina di carote. E quella che avanza va dritta nel lunchbox dell'ufficio per il giorno seguente. Sempre che avanzi... ;)



TORTA SALATA ALLA CRÈME FRAÎCHE E CAROTE

Ingredienti per persone 4 persone
  • 1 rotolo di pasta per quiche
  • 100 g di crème fraîche
  • 300 g di carote
  • olio extravergine d'oliva
  • sale
  • pepe
Stendi la pasta nello stampo e bucherella il fondo della quiche con una forchetta. Spalma la crème fraîche sulla base della pasta per quiche. Pulisci le carote e affettale a rondelle molto sottili. Distribuisci le carote sopra la crème fraîche, completa con olio d'oliva, sale e pepe. Inforna a 240° gradi per 20 minuti. Sforna, lascia intiepidire. Servi con un'insalata mista oppure in accompagnamento ad una cremina di carote. Secondo me è deliziosa anche a temperatura ambiente.

lunedì 11 febbraio 2013

Tramezzini dolci


Sweet sandwich


♡ Tutti a casa: è l'ora della merenda! ♡



TRAMEZZINI DOLCI

Ingredienti
  • pan brioche o pan carré
  • nutella, crema di castagne, marmellata e/o burro d'arachidi
  • zucchero a velo
  • cacao dolce in polvere
Con dei tagliabiscotti di forme diverse ricava dalle fette di pan brioche o pan carré alcune figurine, facendo in modo che siano uguali a due a due per poter formare il tramezzino. Tostale leggermente nel tostapane (oppure no se preferisci. Non è un passaggio obbligatorio). Spalma la nutella (o marmellata, burro d'arachidi o crema di castagne) su una metà e copri con l'altra metà. Spolvera con zucchero a velo e cacao amaro o solo uno dei due in base ai gusti. Servi subito e buona merenda!

giovedì 7 febbraio 2013

Spezzatino di vitella con piselli alla fiorentina


Spezzatino&Piselli: happy lunch!


Questa non è una ricetta originale né, tantomeno, glamour. È semplicemente una ricetta. Di quelle buone, vere e casalinghe. Quelle che sono una certezza, perché sono sempre state così e lo saranno per sempre. Nessuno chef stellato o presunto tale potrà migliorarla svecchiandola o rendendola più accattivante. Lei è già perfetta, perché è della mamma. ♡ Ed è una vera ricetta fiorentina. Badate che fortuna oggi, due ricette in un solo post. Maremmina! ;)



SPEZZATINO DI VITELLA

Ingredienti per 4 persone
  • 500 g di spezzatino di vitella
  • salvia
  • vino bianco
  • brodo di carne
  • olio
  • farina 
  • sale
  • pepe
Metti qualche cucchiaio di olio e un ciuffetto di salvia in un tegame antiaderente e scalda a fiamma bassa. Nel frattempo infarina la carne, aggiungila all'olio caldo a fai rosolare. Quando si colorisce aggiungi mezzo bicchiere di vino bianco e lascia evaporare. Copri e cuoci per 50 minuti bagnando continuamente con il brodo di carne in modo che si formi un bel sughino (bagna abbondantemente perché la carne tenderà ad asciugarsi). Sala e pepa.


PISELLI ALLA FIORENTINA

Ingredienti per 4 persone
  • 450 g di pisellini primavera (quelli surgelati sono perfetti!)
  • prezzemolo
  • prosciutto crudo
  • uno spicchio d'aglio
  • olio
  • 1/2 cucchiaino di zucchero
  • sale
  • pepe
In un tegame antiaderente scalda qualche cucchiaio d'olio assieme ad un trito di aglio e prezzemolo e fai rosolare. Aggiungi i piselli e lascia insaporire per un paio di minuti. Aggiungi 1/2 bicchiere d'acqua, 1/2 cucchiaino di zucchero, sale e pepe. Aggiungi il prosciutto crudo a pezzettini e mescola. Copri e cuoci per 25 minuti.

lunedì 4 febbraio 2013

Waffle for breakfast!


Waffle!


Tra me e i waffle è sempre stato amore. Tant'è che quando sono in viaggio negli Stati Uniti e vedo la mitica macchinetta per realizzarli non perdo occasione e me li faccio. Oppure li prepara mio marito, visto che in un albergo di Santa Fe stanno ancora cercando si scrostare il loro waffle maker dal mio primo esperimento carbonizzato. Un po' imbarazzante sì, soprattutto perché quella mattina nessuno ha potuto più farsi i waffle dopo il mio passaggio. Mi sentivo leggermente osservata. Uhm.
Quest'anno nella letterina a Babbo Natale c'era, tra le varie cose, anche una piccola macchinettina da battaglia per potermi finalmente dare a questa preparazione senza rovinare la colazione a nessuno. E così, eccoci qua. Preparatevi, perché d'ora in poi ho intenzione di sperimentare l'impossibile. Questi sono la mia prima prova. Well done! L'impasto era quello classico da waffle americano. Poi abbiamo aggiunto panna montata fresca, nutella e banane (l'inverno passa poco come frutta di stagione per i waffle!). La foto non è il massimo, ma io con questa golosità davanti e la poca luce di prima mattina ho fatto uno scatto e via. Sentite, avevo fame. 



WAFFLE

Ingredienti per 20 pezzi (o 10 dipende dalla dimensione)
  • 2 uova
  • 80 g di zucchero semolato
  • mezza bacca di vaniglia
  • 60 g di burro fuso
  • 180 g di farina
  • 1/2 cucchiaio di lievito
  • 185 ml di latte
Monta gli albumi a neve ben ferma. Metti i tuorli, lo zucchero e i semini della bacca di vaniglia in una ciotola e mescola bene. Aggiungi il burro fuso e mescola. Aggiungi la farina e il lievito precedentemente setacciati e amalgama. Aggiungi il latte a filo e incorpora gli albumi montati a neve dal basso verso l'alto in modo che la pastella non si sgonfi. Per la cottura segui le istruzioni del baker elettrico. Una volta pronti, quelli che avanzano, lasciali raffreddare e poi congelali stesi su un vassoio in modo che non si attacchino tra loro. In questo modo non dovrai fare altro che scaldarli su una piccola griglia o nel tostapane per gustarli quando vorrai! La ricetta e tratta da qui.

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