Sono quasi quattro anni che non vivo più in Italia. E, in questo periodo, ho imparato alcuni piccoli e fondamentali trucchi per la sopravvivenza lontano da casa. Uno di questi è il potere di Skype. Già perché Skype ha la grandissima capacità di annullare la distanza, qualsiasi essa sia. Valeva per Firenze - Londra ed è altrettanto valido per Firenze - Ticino. Ti senti, e ti vedi, tramite il computer e non hai l'impressione di non vedere dal vivo una persona da un mese, tre, sei o più. Se c'è qualcosa che non va te ne accorgi immediatamente e questo mi dà una sicurezza infinita. Soprattutto se, come me, avete dei genitori che tendono teneramente a nascondervi qualsiasi cosa, seppur minuscola, che non fili liscia come l'olio per non farvi preoccupare. Ecco, Skype li ha fregati. Un altro trucco è assaporare fino in fondo ogni singolo istante del weekend o della settimana che si ha la fortuna di trascorrere a casa. Io in questo sono bravissima. Praticamente divento una cozza attaccata alla scoglio-madre. Sono tornata ad essere una 3enne. "Mammina vieni in bagno a struccarti con me?". "Mami mi fai compagnia mentre l'Elisa mi fa lo shatush?". "Ti accompagno dal macellaio". Che volete farci, io ottimizzo i tempi. Sono diventata una maestra. Potrei fare un corso di ottimizzazione del tempo trascorso con i propri genitori for dummies. Infine, l'ultimo trucchetto è la cucina. Alzi la mano quale buon emigrato italiano non perde il sonno nel tentativo di riprodurre gli amati piatti di casa. C'è la mia cara amica Flavia, santa ragazza, che a Shanghai le ha provate tutte. Suppongo che nella sua cucina cinese ci sia la succursale di un ristorante italiano. Assaporare i piatti di casa a migliaia di km di distanza è terapeutico. Scioglie le tensioni, ti aiuta a vedere le cose in un'altra prospettiva (spesso quella giusta) e, magari, ti fa venire anche i lucciconi... :) Non avete idea dei pianti in solitaria che si fanno mangiando la pasta con le sarde, i bucatini all'amatriciana, l'abbacchio o la trippa. Commovente, davvero.
Queste zucchine ripiene sono una di quelle amate ricette che sanno di casa, in particolare di mamma e di nonna che le faceva prima di lei. Nel weekend appena trascorso sono riuscita a mangiarne sei senza fare una piega. Ah, e nemmeno un luccicone. ;)
LE ZUCCHINE DELLA NONNA BEPPINA
Ingredienti per 4 persone
- 8 zucchine tonde
- 200 g di carne di manzo macinata
- 1 uovo
- 500 g di pomodori san marzano o piccadilly
- 1 cipolla
- 1 ciuffo di basilico
- parmigiano
- pangrattato
- sale
- pepe
- olio
Per prima cosa prepara la salsa di pomodoro. Affetta sottilmente la cipolla e falla rosolare in una padella in qualche cucchiaio d'olio. Aggiungi i pomodori a pezzi e il basilico, sala e pepa e cuoci per 30 minuti scoperto. Una volta cotto, passa la salsa con il passatutto e tieni da parte. A questo punto prepara le zucchine. Taglia la calottina superiore. Svuotale conservando la metà della polpa delle zucchine e riducila in purea. Sala leggermente le zucchine all'interno e poi capovolgile per far perdere loro un po' d'acqua. Prepara il ripieno mettendo in una zuppiera la carne macinata, la polpa di zucchine, l'uovo, il parmigiano, sale e pepe. Mescola bene per far amalgamare. Farcisci le zucchine con l'impasto fino all'orlo e cospargi con un po' di pangrattato. In una tegame scalda l'olio e fai rosolare le zucchine per 5 minuti. Poi, delicatamente, capovolgile e falle rosolare anche a testa in giù per altri 5 minuti (questo è il passaggio più delicato, perché ls zucchine rischiano di svuotarsi e devi stare molto attenta). Capovolgile di nuovo rimettendole nella posizione corretta, aggiungi la salsa al pomodoro e cuoci per un'ora coperto.