Home About me Indice delle ricette Ricette per i più piccoli Contatti Link
logo_spr

lunedì 29 marzo 2010

Torta al cacao, lavanda e olio d'oliva


Torta cacao, lavanda e olio d'oliva
Avevo voglia di cambiare il mio header e dopo tante prove che mi lasciavano sempre leggermente perplessa sono giunta a questa femminile e romantica conclusione. Finalmente ho capito cosa volevo! Sono soddisfatta, perché trovo che in parte rispecchi sia me che di conseguenza lo spirito di questo mio spazio virtuale... Inoltre, dato che dopo un po' di tempo il logo mi stufa sempre, ho pensato che così facendo potrei assecondare l'evolvere delle stagioni e al loro passaggio cambiare il vestitino al blog... E così arriveranno anche i summer days, e poi autumn days, e ancora winter days... ;)
E voi che ne pensate? Vi piace?

Oggi vi presento una ricetta che collocherei a cavallo tra la fine dell'interminabile inverno e gli inizi della tanto sognata primavera... Cacao e lavanda... Non trovate che sia proprio così?
Capisco che si tratta di una torta piuttosto particolare dato l'abbinamento degli ingredienti che la compongono: cacao, fiori di lavanda e olio d'oliva... Ma il mio picco di banalità mensile - picco che peraltro ha riscosso un gran successo! Per la gioia di Matteo e di mia madre che non fanno altro che ripetermi che le persone vogliono cose semplici e che è perfettamente inutile che mi sforzi di cercare le cose più "sofisticate". Vi ho appena dato un esempio di come vengono uccisi i miei lampi di creatività... - l'ho avuto la scorsa settimana con la torta alla Nutella e oggi ci voleva qualcosa di più, come dire, "fru-fru"...
La lavanda nei dolci mi incuriosisce sempre molto e fino ad ora non mi ha mai delusa, né tradita. State tranquille, perché in questo caso il sapore del fiore è leggerissimo, più che altro si tratta di un lontano e romantico sentore...
Buona e primaverile settimana a tutte voi!


TORTA AL CACAO, FIORI DI LAVANDA E OLIO D'OLIVA

Ingredienti per una teglia rettangolare di 20 x 27 cm, alta 5 cm (circa...)
  • 240 ml d'olio d'oliva
  • 1 cucchiaio di fiori di lavanda
  • 4 uova
  • 400 g di zucchero
  • 80 g di cacao
  • 120 g di nocciole tritate grossolanamente
  • 2 cucchiaini di lievito
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
Fai un'infusione con l'olio d'oliva e la lavanda e lascia riposare al coperto per un giorno.
Mescola le uova con lo zucchero e l'estratto di vaniglia. Filtra con un colino a maglie strette l'olio d'oliva aromatizzato e aggiungilo al composto. Mescola bene. 
Aggiungi le nocciole tritate, il cacao e il lievito setacciati.
Versa in una teglia unta e infarinata e cuoci a 170° gradi per circa 35 minuti.
Fai raffreddare, taglia a quadretti e servi con panna montata fresca.

La ricetta è tratta da un vecchio numero della rivista di arredamento "Hachette Home".

giovedì 25 marzo 2010

E Nutella sia!

Torta morbida alla Nutella

Ehm... Ehm... Ehm...
Ok. Ero un po' indecisa se scrivere questo post, parlarvi di questo libro e postare questa ricetta e quelle che verranno. E questo perché ho pensato che davanti alla mitica Nutella voi vi sareste ragionevolmente divise in due gruppi ben distinti: da una parte quelle che l'adorano e dall'altra quelle che non vogliono neanche sentirne parlare, figuriamoci leggere una ricetta! E sarà divertente vedere i vostri commenti, perché potrei già mettere la mano sul fuoco su chi si schiererà da una parte e chi dall'altra...
Visto che la ricetta l'ho postata credo che non ci siano dubbi sul fatto che a me la Nutella piace proprio. E il mio Matteo lo sa... Ed è stato lui che mi ha regalato questo mitico libro dal quale la ricetta odierna è tratta. Si tratta di "Cucinare con la Nutella" di Paola Balducchi, edizione Newton Compton Editori. Trecento ricette racchiuse in una copertina "morbida" color rosso fuoco (Alem starebbe bene accanto al tuo KA...). Bellissimo!

L'antenata della nostra crema spalmabile nacque nel 1944 ad Alba. Pietro Ferrero, il suo creatore, inizialmente la chiamò Giandujot. Nel 1949 venne ribattezzata in Supercrema Giandujot (e secondo me l'aggettivo super è proprio azzeccato!), perché la consistenza venne modificata e si riuscì così a renderla più cremosa e più facilmente spalmabile. Nel 1964 questa denominazione venne abbandonata per lasciare il posto ad un nome che fosse più accattivante e soprattutto comprensibile anche al di fuori dei confini italiani. Era necessario un termine che sintetizzasse le caratteristiche del prodotto e che fosse pronunciabile nelle varie lingue... Così, si penso alla nocciola traducendola con il termine inglese nut al quale venne agganciata la desinenza ella, che evocava positività, italianità (?) e, soprattutto, era facilmente pronunciabile in molte lingue. Nacque così il marchio NUTELLA® . E ora diciamocelo: che mondo sarebbe senza Nutella?! ;)
In attesa di sperimentare questa goduria qui, mi sono dedicata ad una semplice "torta morbida con la Nutella".

Ingredienti per uno stampo da 24/26 cm di diametro
  • 350 g di farina "00"
  • 180 g di zucchero
  • 200 g di Nutella (il barattolino con i disegni...)
  • 1 bicchiere di latte
  • 1 bustina di lievito
  • 5 uova
  • 1 pizzico di sale
Scalda il forno a 180° gradi.
In una ciotola sbatti le uova con lo zucchero. Dopo aggiungi la Nutella e mescola fino ad avere un composto liscio e omogeneo.
Setaccia la farina e il lievito e uniscili al composto poco alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta. Unisci il latte e il pizzico di sale e mescola di nuovo.
Imburra e infarina uno stampo e versaci il composto. Cuoci a 180° gradi per 40 minuti. Mi raccomando la prova stecchino!

lunedì 22 marzo 2010

Pane all'aglio e alle erbe aromatiche

Pane all'aglio e alle erbe 2

Questo è un pane che ci parla di passeggiate, picnic, ritrovi di famiglia nelle case di campagna, giornate che finalmente si allungano, gite al fiume e piedi nell'acqua, timidi soli che iniziano ad accarezzarci, occhiali da sole, prati fioriti,... Adoro tutto questo! ;)

Si tratta di un pane molto profumato per via della presenza delle erbe e dell'aglio. Potete metterci le erbe che più vi piacciono o che avete in casa in quel momento. Davvero, date libero sfogo alla fantasia e alla voglia di provare gli abbinamenti più svariati. Io ho utilizzato prezzemolo, basilico e timo, ma sto già pensando di provare con timo, rosmarino e salvia (o maggiorana, menta, erba cipollina, alloro,...). Trovo che si abbini particolarmente bene con formaggi erborinati freschi, ma ognuna di voi saprà sicuramente trovare il suo abbinamento preferito...

Pane all'aglio e alle erbe 1


Ingredienti per uno stampo da cake o uno stampo a ciambella da 24 cm di diametro
  • 500 g di farina "0"
  • 150 g di farina integrale (oppure: segale, farro, grano saraceno,...)
  • 370 g di acqua tiepida
  • 25 g di lievito di birra
  • 3 cucchiai abbondanti di basilico tritato finemente
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato finemente
  • 1 rametto di timo
  • 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • 2 cucchiaini di sale
  • 1/2 spicchio d'aglio tritato finemente

In una ciotola mescola le due farine e il sale. In un bicchiere sciogli il lievito nell'acqua tiepida. Aggiungi l'acqua con il lievito sciolto alle farine e l'olio, le erbe e l'aglio tritati. Mescola e impasta bene, ma delicatamente fino ad ottenere un impasto morbido.
Trasferisci l'impasto in una ciotola pulita e unta con un po' d'olio e fai lievitare per un'ora e mezzo.
Trascorso questo tempo rovescia l'impasto (senza impastare!) nello stampo a ciambella unendo le due estremità per chiuderlo e schiacciandolo un po' in modo da togliere le bolle d'aria (se usi uno stampo da cake metti l'impasto lì dentro e premi un po' per eliminare l'aria). Fai lievitare per 45 minuti.
Accendi il forno a 220° gradi.
Spennella di olio il pane ed inforna per 5 minuti, spennella di nuovo e cuoci per 15 minuti. Abbassa la temperatura a 190° gradi e cuoci per altri 20 minuti.

giovedì 18 marzo 2010

Via il dente e largo alla vellutata!

Vellutata di piselli

La storia è più o meno la seguente...
C'era una volta mia sorella, alla quale la scorsa settimana hanno tolto (o "cavato" come dice la signorina che ha studiato dalle Orsoline...) un dente del giudizio. Ora, il suddetto non era proprio un dentino (ebbene sì, ho visto la zanna. La ragazza ha avuto la brillante idea di farsela dare come trofeo per mostrarla a tutta la famiglia) e quindi c'è voluta tutta la pazienza del dentista e del suo assistente, nonché 3 belle punture di anestesia.
Fatto sta che la nostra Camilla, per i giorni successivi, aveva il tassativo divieto di mangiare cibi che avessero una consistenza diversa dal morbido/liquido. Così, io e la mamma ci siamo alternate ai fornelli nella preparazione di purè, minestre, gelati, budini, e... Vellutate!
E così vissero tutti felici e contenti (lei un po' meno di noi, ma questo è un dettaglio...). ;)

Scherzi a parte, questa vellutata di piselli e pancetta affumicata dovete proprio provarla. Non sono ancora sicurissima, ma credo che tra tutte quelle che ho cucinato fino ad ora, questa sia la mia preferita. Adoro quel suo profumo conferitole dall'alloro e dal timo!
L'ho servita con della pancetta affumicata croccante e dei crostini ricavati da alcune fettine piuttosto sottili di baguette tagliate a cubetti molto piccoli e saltate con un filo d'olio fino a renderle croccanti. Stra-buona!

Ingredienti per 4 persone
  • 200 g di piselli decorticati (a parer mio in questo caso vanno benissimo anche quelli surgelati)
  • 200 g di porri
  • 100 g di carote
  • 1 cipolla
  • 2 cucchiai d'olio
  • 500 ml d'acqua (a me piace una consistenza piuttosto leggera, per cui ne ho messi circa 700 ml)
  • timo, alloro (qb)
Per servire:
  • baguette (qb)
  • 4 fettine sottili di pancetta affumicata
  • sale, pepe (qb)

Lava le verdure, sbucciale e tagliale a pezzettini. Sciacqua i piselli con l'acqua fredda (solo se sono freschi).
In una pentola rosola a fuoco dolce la cipolla e i porri affettati sottilmente per 5 minuti circa nell'olio d'oliva.
Versa l'acqua, i piselli, il timo e l'alloro (lega insieme il timo e l'alloro con un po' di spago e lega l' estremità dello spago al manico della pentola). Sala leggermente e pepa.
Cuoci con il coperchio per 30/40 minuti a fuoco dolce.
Nel frattempo affetta sottilmente un po' di baguette e forma dei cubetti. Mettili in una padella piccola e saltali con un filo d'olio finché non saranno dorati. Taglia a striscioline la pancetta e falla rosolare in una padella. Tieni da parte sia la baguette che la pancetta.
Quando le verdure saranno cotte, elimina il timo e l'alloro e frulla finemente.
Aggiusta di sale e pepe e servi ben calda (non a chi si è appena tolto il dente!) agghindata con i crostini e la pancetta affumicata.

La ricetta è tratta da "Zuppe à porter" di Anne-Catherine Bley, ed. Guido Tommasi Editore.

lunedì 15 marzo 2010

"Taste", perché ne vale la pena!

TASTE 2010

TASTE 2010

E due! Eccomi qua a scrivere il secondo resoconto di eventi legati al mondo dei foodblogger nel giro di una settimana! E la cosa si fa davvero interessante... 
Sabato pomeriggio ho varcato la soglia della bella Stazione Leopolda e ho "testato" questo TASTE. Avevo promesso a me stessa (e non solo...) che sarei stata sincera e spietata se ce ne fosse stato bisogno. Ma con mio grande piacere Taste si è rivelata essere un'esperienza da fare nel modo più assoluto e che consiglierei vivamente a tutti.
Per chi non conoscesse la Stazione Leopolda, va detto che si tratta di un ambiente di dimensioni esagerate che sabato pullulava di stand di aziende enogastronomiche di prestigio pronte a parlare con trasporto dei loro prodotti. Ciò che mi ha colpita in quel pomeriggio è stato l'amore che ho visto mettere dagli espositori nel tentativo di raccontare e stimolare l'interesse dell'interlocutore nel loro lavoro. E a me questi entusiasmi piacciono sempre molto...
Ora, dovete sapere che il gruppo fiorentino di food-blogger/lettrici/assaggiatrici compulsive non si è fatto mancare proprio niente e, con la bocca costantemente piena, gli occhi che brillavano e gli opuscoli in mano nelle borse e nelle tasche ha assaggiato veramente tutto ciò che c'era di commestibile sotto quel grande tetto. Per cui posso dirvi con tutta sincerità che il livello dell'evento era alquanto elevato e che l'ambiente che lo circondava era piacevole ed estremamente curato. Ho assaggiato così tante cose che non starò a farvi un noioso elenco (anche perché tutti gli espositori li trovate qui), ma una bella nota di merito va sicuramente ai ripieni del laboratorio di pasta fresca "La Sfoglia", alle confetture da meditazione (solo il nome...) de "Le Tamerici", allo sciroppo alla rosa biologico della signora Isabella Devetta dell'"Azienda agricola Magliano", alle gelatine e mostarde della cooperativa agricola "Ramo d'oro" e al lampadario all'ingresso della stazione fatto di brocche che sembrano di vetro, ma in realtà sono di plastica. Particolarità riscontrabile in tutti gli oggetti, caratterizzati da un'innata eleganza, di Mario Luca Giusti nel suo meraviglioso stand dal quale sono stata irrimediabilmente attratta fin da subito e prima del cibo... ;)
Un ringraziamento va alle mie compagne di viaggio-assaggio, Juls e la sua amica del salmone, Aurelia, furfecchia e Francesca, che conosco da una vita, ma non vedevo più da altrettanto tempo e che ho rincontrato e riscoperto con immenso piacere (suo il merito dello sciroppo alla rosa che mi ha entusiasmata tanto...).
Vi ricordo che la manifestazione si concluderà oggi alle 16: forza che siete ancora in tempo! Non perdetevi Taste!!!

TASTE 2010

TASTE 2010

TASTE 2010

TASTE 2010

TASTE 2010

venerdì 12 marzo 2010

La quiche lorraine

Quiche Lorraine

Oggi torta salata semplice, buona e d'effetto. Un'amica che non vi tradirà mai... ;)
Presentandovi questa torta speravo di poter iniziare a parlare di pic-nic e scorribande all'aria aperta, invece questa settimana mi pare di averla vissuta al polo in compagnia dei pinguini tanto è stato freddo a Firenze! Non ci siamo fatti mancare neanche qualche spruzzatina di neve...

La quiche lorraine è probabilmente la torta salata francese più famosa al mondo e, a parer mio, anche una delle più buone. Si tratta di una pietanza originaria della regione della Lorena, anche se andando più a fondo le origini sembrano essere tedesche... Se qualcuno/a di voi fosse intenzionato ad approfondire la storia della quiche, qui potete trovare qualche indicazione.

Ma venendo allo nostra quiche lorraine vi posso dire che si tratta di un guscio di pasta ripieno di un composto formato da panna, uova, gruyère e pancetta. Per la base della torta ho deciso di utilizzare la famosissima pasta da quiche di Christophe Felder che questa nomea se la merita nel modo più assoluto. Infatti Sigrid a riguardo scrive: "(scrivetevelo su un foglio da incorniciare e appendere al muro della cucina, è un ordine :-)". Per cui, attenzione! Una volta provata la ricetta dello chef francese, non tornerete mai più indietro... Si tratta di un impasto facilissimo da preparare, caratterizzato da un'ottima resa e da un sapore e una fragranza unici. Io l'ho impastato a mano ed ho impiegato pochissimo tempo. Deduco che le fortunate dotate di robot o simili la faranno in un baleno...
Ma veniamo a noi:

Ingredienti per uno stampo da crostata da 24 cm di diametro
Per 1 dose di pasta da quiche di Felder:
200 g di farina "00"
5 g di sale
90 g di burro a pezzetti
1 uovo
20 g d'acqua

Per il ripieno della crostata:
120 g di pancetta affumicata a cubetti
80 g di gruyère
2 uova
1 tuorlo
180 ml di panna fresca intera
sale
pepe

Prepara la pasta da quiche di Felder:
In una ciotola lavora con le dita il burro insieme alla farina e al sale, fino a quando il burro sarà stato completamente incorporato dalla farina. Unisci l'uovo e l'acqua e continua ad impastare fino a che avrai ottenuto un impasto omogeneo. Forma una palla, appiattiscila leggermente, avvolgila nella pellicola e mettila in frigo a riposare per 2 ore.
Successivamente stendi la pasta con il mattarello fino a raggiungere uno spessore di 3 mm e con questa rivesti uno stampo da crostata da 24 cm che avrai precedentemente imburrato, formando dei bei bordi esterni.
Cuoci in bianco a 180° gradi per circa 25/30 minuti (10 minuti con i pesi di cottura + 15 senza).
Prepara il ripieno della torta:
Salta in una padella la pancetta per circa 5 minuti. Dopo mettila a sgocciolare su un po' di carta assorbente. Taglia il gruyère a strisce e disponilo sul fondo della torta fino a ricoprirla.
In un'insalatiera sbatti le uova, il tuorlo e la panna fino ad avere un composto omogeneo. Aggiungi la pancetta, sala e pepa. Mescola di nuovo. Versa il composto nello stampo sopra al formaggio. Non riempire troppo lo stampo, perché la preparazione tende a gonfiare.
Cuoci per 20 minuti nella parte bassa del forno, poi abbassa la temperatura a 150° gradi e cuoci per altri 20 minuti.
Verifica la cottura con la punta di un coltello. La quiche sarà pronta se la lama uscirà pulita.
Servi tiepida o a temperatura ambiente.

mercoledì 10 marzo 2010

Firenze presenta "TASTE"!


Oggi vorrei parlarvi di un appuntamento goloso che si terrà questo fine settimana a Firenze. L'ho scoperto qualche tempo fa su "La Cucina del Corriere" di questo mese, ma ho avuto l'impressione che l'evento non fosse molto pubblicizzato (cosa molto strana in realtà per un fiorentino dato che si tratta sempre del "circuito" Pitti Immagine...), dato che in città non ho avuto modo di leggere niente che lo riguardasse. Ma penso proprio che qualche parolina in merito debba essere spesa... La ritengo un'ottima occasione per i fiorentini, i toscani in genere o chiunque abbia voglia di trascorrere un'interessante e golosa giornata inserita nell'ambito di una gita fuori porta. Quindi, eccovi qua il programma di TASTE!

Dal 13 al 15 marzo, alla Stazione Leopolda, Pitti Immagine presenta la 5° edizione di Taste - In viaggio con le diversità del gusto. Si tratta di un salone dedicato alle eccellenze del cibo italiano e alle biodiversità della tavola nell'era della globalizzazione, al quale parteciperanno circa 200 aziende specializzate.
Si tratta di una full-immersion di tre giorni di assaggi, scoperte, acquisti, eventi e lifestyle dedicati al senso del gusto.
Taste è un'esperienza coinvolgente che si basa sulla scoperta dei numerosi modi in cui oggi si può sperimentare il gusto:
Taste Tour: degustazioni dei prodotti presentati dalle aziende per scoprire o approfondire le ricchezze gastronomiche italiane.
Taste Tools: presentazione di oggetti di food & kitchen design, attrezzature tecniche e professionali per la cucina e la tavola.
Taste Shop: è il negozio dove acquistare i prodotti visti e degustati.
Taste Ring: si tratta di una serie di incontri con i protagonisti della cultura della tavola dedicati al senso del gusto.
Taste Press: è l'area nella quale vengono presentati una selezione di riviste e progetti editoriali legati all'enogastronomia.
A fare da contorno a tutto ciò ci sarà FuoridiTaste. Di cosa si tratta? Beh, sono tutti gli eventi enogastronomici che coinvolgono la città di Firenze nella settimana di Taste. I protagonisti sono ristoranti, gallerie d'arte, gastronomie, boutique, teatri e musei.
Qui potete trovare il calendario degli eventi sia di Taste che di FuoridiTaste.


TASTE - IN VIAGGIO CON LE DIVERSITA' DEL GUSTO
13 - 15 marzo 2010
Firenze, Stazione Leopolda - V.le Fratelli Rosselli, 5
orario: 10:30 - 20:30 (lunedì 9:30 - 16:30)
ingresso: € 10

CHI VIENE???

lunedì 8 marzo 2010

"Foodies in Rome": il resoconto!

Foodies in Rome

Eccomi qua di rientro da questa 3 giorni romana... E, wow!
Dunque, sono davanti al mio computer e faccio davvero fatica a scrivere questo post... Perché? Beh, perché per parlarvi della bella giornata di sabato dovrei raccontarvi delle persone che mi hanno fatto compagnia, e raccontare le persone non è mai facile... Sì, perché al nostro appuntamento io non ho visto pizze (e ce ne erano!), non ho fatto foto (infatti qui ne troverete pochissime), non ho sviscerato fino in fondo Castroni né Peroni (anche se lo shopping non me lo sono fatto mancare, intendiamoci eh!), perché ero troppo impegnata nel tentativo di gustarmi appieno le ragazze che erano presenti e nel non perdermi niente di loro. Questa era la cosa che mi premeva di più e finalmente sono riuscita a conoscere come desideravo da tempo quelle "amiche di tastiera" che oramai seguo da un annetto (chi più chi meno) e delle quali sapevo molto, ma non che aspetto avessero. E riuscire finalmente ad abbracciarci e baciarci come fanno solo gli amici di vecchia data è stato emozionante.
Come lo è stato conoscere persone di blog a me non noti e favolosi lettori, la quale parola solo a pronunciarla mi fa venire i brividi... O mamma, ma io ho dei "lettori"?!?! Povere anime, vi sono nel cuore... ;)
Un gigantesco ringraziamento a tutti i partecipanti di Foodies in Rome. Se sabato è stata una giornata speciale lo dobbiamo al fatto che tutti ci abbiamo messo cuore, impegno ed un piccolo pezzetto di noi stessi. E questo lo trovo proprio bello... :)

Si mangia!

Una persona speciale...

La pizza con crema di ceci al limone, coppa e insalata di sedano

E anche qualche scatto romano...

Collage romano [1]

Collage romano [2]

Collage romano [3]

Per altri resoconti dell'evento:

- Fiordifrolla

- Mamma, che cucina!

- Lievito e Spine

- Rossa di Sera

- Amara dolcezza

- Verdecardamomo

- CorradoT

- A bagnomaria

- Ma che ti sei mangiato

- Cuoca a tempo perso

- Juls' Kitchen

- ElisaKitty's Kitchen

- C'era una volta ma adesso non c'è più

- Fiordilatte

- Cavoliamerenda

- Labna

Può darsi (anzi, sicuramente!) che mi sia dimenticata qualcuno/a. Fatemelo sapere e provvederò ad aggiornare la lunghissima lista!

giovedì 4 marzo 2010

Torta nocciole e cioccolato

Torta nocciole e cioccolato

Questa torta è entrata di diritto tra le mie preferite...
"Rustica" e versatile, ottima la mattina a colazione per iniziare bene la giornata, perfetta per la pausa merenda sbocconcellata pigramente sul divano (ovviamente con tanto di briciole sparse ovunque!) scivolando lentamente dentro la sera...
Mentre la preparavo pensavo che il risultato finale sarebbe stato una torta un po' secca, ma mi sono fortunatamente dovuta ricredere. Per sicurezza ho comunque aggiunto un po' più di latte rispetto a quello che era indicato nella ricetta originale, come vi ho scritto sotto tra parentesi. Io l'ho adorata queste mattine tuffandola nel caffè-latte... ;)

Ingredienti per uno stampo da 24 cm di diametro
380 g di farina
120 g di cioccolato fondente
100 g di nocciole sgusciate
110 g di burro fuso
100 g di zucchero
20 g di cacao (non amaro!)
2 uova
1 bustina di lievito in polvere
200 ml di latte (io ne ho messi 300 ml di latte fresco intero e secondo me la torta ci guadagna...)
un pizzico di sale

Riscalda il forno a 180° gradi.
Trita le nocciole grossolanamente fino ad ottenere una granella e riduci il cioccolato a pezzettini. Mescola questi due ingredienti e tieni da parte 2 cucchiai del composto che ti serviranno più tardi per ricoprire la torta.
In una ciotola monta le uova con lo zucchero. Dopo aggiungi il cacao, il burro fuso e un pizzico di sale. Aggiungi le nocciole e il cioccolato tritati e mescola bene per amalgamare.
Setaccia nel composto il lievito e la farina poco alla volta e dopo ogni aggiunta dai una bella mescolata. Infine aggiungi il latte. Dovresti ottenere un composto piuttosto compatto che mescolando si stacca dalle pareti della ciotola.
Imburra e infarina uno stampo, versaci dentro il composto e livellalo leggermente. Inforna a 180° gradi per circa 10/15 minuti. A questo punto cospargi la superficie con i due cucchiai di nocciole e cioccolato che avevi tenuto da parte e prosegui la cottura per altri 10/15 minuti (dipende da quanto tempo avevi fatto nella prima infornata. Calcola che devi cuocere per un totale di 30 minuti!).
Sforna e lascia raffreddare il dolce nello stampo.

La ricetta è tratta dal mensile "La Cucina del Corriere della Sera", volume 3 dicembre 2009.


Visto che i nostri treni sono perennemente in ritardo, io per sicurezza domani mattina parto per Roma... Non abbia a perdermi questo Foodies in Rome! ;)
A tutti una buona attesa e un buon viaggio verso la capitale... A sabato!

lunedì 1 marzo 2010

Sformato di pane e carne

Sformato di pane e carne

Questa ricetta è un jolly. Nella mia famiglia capita spesso che rimangano dei piccoli avanzi di carne da un arrosto, dal bollito, o da altri secondi piatti di cene o pranzi. Solo che questi avanzi sono pochi per creare un futuro pasto per tutti e quattro e troppo buoni per essere eliminati (io, poi, non cestinerei mai niente!). Così capita frequentemente che mia madre ed io ci mettiamo alla ricerca di un degno impiego per le nostre rimanenze "di lusso". Questa torta salata è una scoperta recentissima che ci ha proprio soddisfatte. Si tratta di una ricetta semplice nell'esecuzione, che si realizza con ingredienti elementari che solitamente ognuno di noi ha in casa. Il risultato sarà una torta salata buona e particolare che potrebbe diventare un valido "salva-cena" oppure uno sfizioso antipasto se servita a fettine o a dadini. Io vi consiglio di servirla leggermente tiepida o a temperatura ambiente accompagnata da una fresca insalata croccante.

Ingredienti per una torta dal diametro di 24 cm
500 g di avanzi di carne cotta (meglio se di qualità diverse)
200 g di pane raffermo ammorbidito nel latte
2 uova
50 g di parmigiano grattugiato
latte (la quantità che vi sembra ottimale per ammorbidire il pane)
pangrattato
burro
sale
pepe

Scalda il forno a 180° gradi.
Trita finemente insieme gli avanzi di carne. Aggiungi il pane (precedentemente ammollato), i tuorli delle uova e il parmigiano. Sala e pepa.
Monta a neve le chiare con un pizzico di sale e aggiungile delicatamente al composto.
Ungi la pirofila con un po' di burro, cospargila di pangrattato e versaci dentro il composto.
Cospargi la superficie della torta con un po' di pangrattato e qualche fiocchetto di burro.
Inforna per circa 30/40 minuti a 180° gradi.
Servi tiepida o fredda accompagnata da una bella insalata.

La ricetta è tratta da "Pane... amore e fantasia" di Lavinia Bindi, ed. Maria Pacini Fazzi Editore.

Cerca nel blog

Love is such a beautiful chaos ♡

Be social

Foodshopping Maps
Quelli che la pappa no!
Simply Girly
Funny and lovely Discoveries

Il blog per Ipad

iPad_home

Followers

Collaborazioni


logo-listanascita



logo-casabento



Hey Kiddo!

Archivio