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giovedì 23 dicembre 2010

Buone Feste!


Buone feste!


Semplicemente pepe rosa vi augura buone feste!
Che siano scintillanti e allegre come le luci del mio alberello... :)

Il mio fedele blog ed io torniamo su questi schermi il 10 gennaio.
Ispirati, riposati e carichi per trascorrere assieme un 2011 tutto londinese.

Vi abbraccio strette una ad una.
Con affetto,
Carolina

mercoledì 22 dicembre 2010

ENGLISH LESSON N.4: Chutney


Chutney

CHUTNEY (noun uncountable): a mixture of fruits, hot-tasting spices, and sugar, that is eaten especially with meat or cheese

Provate ad abbinare le nostre English Lessons e il Natale. Cosa viene fuori? Ovviamente, qualcosa di "barattoloso" da preparare con le proprie manine e regalare per le feste. Insomma, io direi: Chutney!
Meraviglioso se accompagnato alla carne (ad esempio un buon bollito) o ai formaggi... Esotico e speziato.
L'ispirazione viene da una certa maghetta-streghetta che qualche settimana fa mi ha stuzzicata molto con la sua ricetta che tanto si prestava ad esser preparata proprio in previsione del Natale... La conoscete? No?! Correte da Giulia! Lei è una che scrive, disegna, cucina e fotografa. Una che sul web ha sempre fatto fumetti e ora fa etti di fumo in cucina... 

Litchi. Lo scrivo qui come appunto. Lo scrivo qui per non dimenticarlo non fingere di dimenticarlo. Litchi e rosa. Una storia d'amore. Una favola. Un abbinamento da provare quanto prima sotto qualsiasi forma e da proporvi al ritorno dalle vacanze. Lo scrivo qui così se dovessi fare l'indifferente, voi avete tutto il diritto di sgridarmi... ;)
Ci sentiamo domani su questi schermi per gli auguri di Natale...



CHUTNEY ESOTICO

Ingredienti per 3 barattolini
  • 400 g di litchi
  • 200 g di papaia
  • 200 g di mango
  • 1 arancia
  • 1 cipolla bianca media
  • 4 cucchiai di miele
  • 200 g di zucchero
  • 1 cucchiaino di sale
  • 1/2 cucchiaino di pepe lungo (grattugiato)
  • 1/2 cucchiaino di pepe rosa (tritato finemente)
  • 4 cucchiai di uvetta
  • 8 chiodi di garofano
  • 4 stecche di cannella
Sbuccia tutta la frutta e falla a pezzetti piccoli (togli il nocciolo ai litchi!). Mettila in una pentola capiente dal fondo spesso. Copri a filo con l'acqua e aggiungi lo zucchero e il miele. Cuoci a fuoco medio per 10 minuti.
Aggiungi il pepe lungo, il pepe rosa e l'uvetta. In una garza metti i chiodi di garofano e le stecche di cannella. Chiudila bene con uno spago e lascia il filo piuttosto lungo in modo da ripescarla con facilità. Cuoci a fuoco basso per 40 minuti. 
Trascorso questo tempo il chutney avrà assorbito l'acqua e risulterà appiccicoso e compatto. Se l'acqua non fosse stata assorbita aspetta che ciò avvenga. 
Versa il chutney in vasetti sterilizzati caldi e chiudi bene. Capovolgi i vasetti e copri con un asciugapiatti. Lasciali raffreddare completamente e poi rigirali. Conserva in luogo fresco e dopo l'apertura tienilo in frigo. 

lunedì 20 dicembre 2010

Quelle che... L'omino NO!


Cu-cu


Biscotti di pan di zenzero

Eccoci qua con l'ultimo appuntamento dell'anno con "Quelli che... la pappa NO!".
Cosa potevo proporvi in questi frenetici giorni che precedono il Natale se non un intramontabile per grandi e piccini?! E allora... Biscotti di pan di zenzero siano! 
Si tratta di una vera e propria ricetta finlandese che vi profumerà la casa di Natale mentre la preparate. Sono speziati, ma non troppo. Perfetti per la merenda dei vostri bambini accompagnati da una tazza di latte caldo o cioccolata. Se appena usciti dal forno ci fate dei piccoli fori con uno stecchino e infilate dentro un bel nastro rosso potete appenderli all'albero di Natale come decorazioni totalmente home-made. Bellissimi!
Ho deciso di proporvi dei biscotti di pan di zenzero più generici, piuttosto che i classici gingerbread man per 2 motivi principali: 1) noi foodblogger abbiamo questa strana tendenza a non renderci conto che non è così ovvio che ogni essere femminile presente sulla faccia della Terra sia dotato di stampino per biscotti a forma di omino di pan di zenzero. No, non lo è. Anzi, quelle un po' "fuori" siamo noi che abbiamo molte qualsiasi forma assurda. Si sa mai che qualcuno inventi il bradipo cioccolato e pepe lungo. Bisogna esser pronte... Questi, invece, potete farli con qualsiasi forma disponibile. Anche il bradipo se l'avete. Poi, di nascosto, mi dite dove l'avete comprato... 2) con questa ricetta non c'è l'imbarazzo il terrore di fare occhi, boccucce e bottoncini di glassa. Vade retro glassa! No tranquille, non sono previsti addobbi su questi biscotti. Ma perché scusate, voi avete visto degli omini?!?!
La ricetta proviene da "Ricordi in cucina" di Tessa Kiros, ed. Luxury Books.

Sarò riuscita a far piacere le mie paperelle al formaggio a Second? Sbirciate di

Santa 's cookie


BISCOTTI DI PAN DI ZENZERO

Ingredienti per circa 35 biscotti
  • 50 ml di sciroppo d'acero
  • 1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere
  • un pizzico di chiodi di garofano in polvere
  • 1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere
  • 100 ml di panna fresca liquida
  • 100 g di zucchero
  • 100 g di burro, ammorbidito
  • 1 uovo
  • 250 g di farina
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere
Metti lo sciroppo d'acero e tutte le spezie in un pentolino su fuoco basso, mescolando per sciogliere le spezie. Togli dal fuoco e lascia raffreddare un poco, poi incorpora la panna e mescola bene con un cucchiaio di legno. 
Sbatti lo zucchero con il burro fino a che lo zucchero non si sarà sciolto. Aggiungi l'uovo e mescola di nuovo. 
Incorpora la farina e il lievito (precedentemente setacciati) alternandoli al composto di panna e sciroppo d'acero. Mescola bene con un cucchiaio di legno fino ad ottenere un composto denso e liscio. Copri l'impasto con la pellicola e mettilo in frigorifero a riposare per minimo 3 ore o anche tutta la notte.
Scalda il forno a 190° e rivesti due teglie di carta da forno. Prendi dei tocchetti d'impasto e con un mattarello infarinato stendili su una superficie infarinata in uno spessore di 5 mm circa. Aggiungi la farina man mano che stendi se ti sembra che l'impasto sia troppo molle per essere lavorato. Forma i biscotti con le formine. Metti i biscotti sulle teglie e inforna (una teglia per volta) a 190° gradi per circa 12-15 minuti o fino a che i biscotti sono dorati e un poco più scuri sui bordi. 
Trasferiscili su una griglia a raffreddare (se vuoi fare i buchi per appendere i biscotti all'albero, questo è il momento. Mi raccomando di metterci il nastro e appenderli solo quando si saranno induriti!). 
Si conservano in una scatola di latta fino a 2 settimane. 

venerdì 17 dicembre 2010

I mendiants ai 3 tipi di cioccolato


Mendiant ai 3 tipi di cioccolato


Questa è una ricetta paraculissima. Si può dire? Ormai, l'abbiamo detto. 
È uno di quei jolly che adoro giocarmi. È indubbio che dicembre è il mese per eccellenza del biscottamento. Ma se si vuole uscire un po' dal tracciato e avventurarsi in lande sconosciute facendo un po' di fuoripista, eccovi qua un'ottima alternativa (come lo è il croccante alle mandorle!). 
Dicevamo: jolly. Una ricetta di una banalità disarmante che miete golose vittime. Cioccolatini perfetti per accompagnare un buon caffè. Credetemi ragazze sono semplici, veloci e buonissimi. Divertitevi a creare gli accostamenti di sapori (e colori!) ideali per i fortunati destinatari. Io ho utilizzato un po' di tutto: fragole, cocco, kiwi, zenzero candito, lime, cedro, carambola (bellissima la sua forma di piccola stella), banane e zibibbo. 
Nel centro storico di Firenze c'è un meraviglioso ortolano che ha una selezione di frutta secca capace di lasciare a bocca aperta chiunque (anzi, per coloro che parteciperanno al "Foodies in Fi - Christmas Edition" questa è una delle mete previste). Ma con questa ricetta potete scendere in campo con qualsiasi cosa: albicocche, mele, pere, fichi, mango, papaia, noci, uvetta, nocciole, pinoli, mandorle,... 
Basta sciogliere il cioccolato, formare un cioccolatino con una cucchiaiata di composto e coprirlo con una pioggia di frutta secca. That's it!
Come dite? Non ho fatto il temperaggio del cioccolato? No, infatti. Ve l'avevo detto che si trattava di una ricetta paraculissima... ;)


MENDIANTS AI 3 TIPI DI CIOCCOLATO

Ingredienti per circa 30 mendiant
  • 100 g di cioccolato fondente
  • 100 g di cioccolato al latte
  • 100 g di cioccolato bianco
  • 150 - 200 g di frutta secca mista (dipende da quanto vi piacciono carichi)
Sciogli i 3 cioccolati a bagnomaria in 3 pentolini differenti. Secondo me è meglio procedere con un cioccolato alla volta, in modo da dedicarsi con calma ad ogni tipo di cioccolatino. 
Una volta che il cioccolato si sarà sciolto, dai una bella mescolata e con un cucchiaio di composto forma i cioccolatini. Distribuisci subito la frutta secca sopra ogni cioccolatino. Il tipo di frutta e la quantità è a tua scelta. Lascia riposare in un posto fresco per tutta la notte.
I cioccolatini si conservano in frigo o in un luogo fresco. 

ATTENZIONE: il ritrovo per tutti i partecipanti al Foodies in FI - Christmas Edition è fissato per domani mattina alle 11:00 alla Stazione di Firenze Santa Maria Novella davanti al McDonald's (quello dentro la stazione, magari farà un pochino meno freddo...)!!!

mercoledì 15 dicembre 2010

Croccante alle mandorle


Croccante alle mandorle (1)


Croccante alle mandorle (2)

Croccante, croccante, croccante,...
Un profumo di dolce-salato, bancarelle colorate, caramelle gommose e frutta secca, il bianco e il rosso, tanti bambini che ti passano accanto correndo, grida felici, luna park, musica in sottofondo, la giostra con i cavalli, il mitico "bruco-mela", colori e luci, tante luci, addobbi di Natale, i mercatini di Natale, profumo di caramello e zucchero filato che ti si appiccica al naso e che non finirai mai, Babbo Natale sulla slitta con il pony bianco, freddo, tanto freddo, nuvolette d'aria calda che escono dalla bocca, sciarpa, guanti e cappello, la famiglia, le bellissime vie del centro storico, le caldarroste, e,...
Croccante, croccante, croccante,...


CROCCANTE ALLE MANDORLE

Ingredienti per una persona
  • 100 g di zucchero semolato
  • 70 g di mandorle (spellate)
Versa lo zucchero in una padella antiaderente e lascia che lo zucchero si sciolga formando il caramello a fiamma medio bassa. È importantissimo non toccare mai lo zucchero fino a che non si sarà completamente sciolto e sarà diventato color marrone. Durante questa fase, non girare mai con un mestolo. Limitati a dare delle piccole scosse alla padella (come se stessi saltando delle verdure) prendendola per il manico. L'intera fase richiederà indicativamente 45 - 60 minuti in base allo spessore della pentola e al calore della fiamma.
Quando lo zucchero è quasi completamente sciolto, aggiungi le mandorle. A questo punto mescola bene con un mestolo di legno fino a ricoprire interamente le mandorle con il caramello. 
Versa subito su un foglio di carta da forno cercando di fare in fretta e di formare uno strato unico e dello stesso spessore (quindi non versare tutto nello stesso punto, ma cerca di disporlo a seconda della "forma che vuoi dargli).
Lascia asciugare il croccante, ci vorranno circa 45 minuti. A questo punto scegli se tagliarlo a pezzetti o se confezionarlo intero.
Seguendo queste piccole accortezze, preparare il croccante in casa è una vera banalità. Non fatevi spaventare dal caramello, andrà tutto bene. Io lo faccio da una vita e non ho mai avuto un problemino. È facile, facile!  

lunedì 13 dicembre 2010

Aggiungi Kitty's Kitchen a tavola: la pavlova


Pavlova






Tutto ebbe inizio con una mail.
Non ricordo se fui io a mandarla a lei o lei a me né quale fosse il contenuto. Mi ricordo solo che galeotta fu la mail...
La prima di una lunghissima serie. Considerando che ce ne scambiamo in media una settimana, bè, fate un po' voi il calcolo! Poi, tra Firenze e Roma sono volate tante altre cose: pasta madre, fave tonka, pirottini, conserve, problemi di cuore e relativi consigli, inviti a iscriversi a twitter (ancora mi maledice per il tempo che le faccio perdere!), indicazioni su come fare il Bento perfetto, foto della casa in divenire e, soprattutto, della nuova fighissima cucina... Roba da far la fortuna delle Poste Italiane! 
Tanti piccoli e semplici gesti che mattoncino dopo mattoncino hanno costruito e continuano ad edificare la nostra amicizia. Solida come mai avrei creduto che potesse essere qualcosa nato sul web...
Conosco Elisa da quando ho il blog, ma mi pare di conoscerla da sempre. Ci uniscono una grande passione (quella della cucina) e un milione di piccoli interessi che le ruotano attorno (bento, amore per il paese del Sol Levante, tutto ciò che può essere taggato come kawaii, cupcakes, il colore rosa e altri milioni di cavolate).
Così, quando Genny ha proposto il suo contest "Aggiungi un blogger a tavola" io non ho avuto dubbi e la sera stessa le avevo già mandato... Indovinate cosa? No, macché piccione viaggiatore! Una mail, ovvio! ;) Lei ha risposto con lo stesso entusiasmo che aveva quando ha conosciuto Simone Rugiati, il che mi ha gratificata profondamente! :D
Ok, la coppia era formata. E l'ingrediente principale del contest, ossia l'amicizia, spiccava su tutti gli altri. 
"Scusa, Eli, e ora che si cucina?". Diciamo che in quella settimana la nostra posta elettronica ha fatto pure gli straordinari... "Sai Caro deve essere qualcosa di importante, qualcosa che si porta in tavola per Natale per festeggiare... Deve essere speciale"
Poi, l'illuminazione: la pavlovaBianca come il bianco Natal (poi però alzi la mano chi ha mai visto la neve il giorno di Natale. E poi dicono che ai bambini non raccontano balle. Tsè!). Un aspetto elegante e delicato che la rende particolarmente adatta per festeggiare un'occasione speciale. E poi il rosso. Il colore che più di tutti ricorda il Natale. Sperando che i frutti rossi che l'adornano possano essere di buon augurio per tutti...
"Sì, e come la presentiamo? Sai alla presentazione ci tengono...". "In un modo originale, fresco, pazzerello, diverso. Un modo che rappresenti realmente la nostra amicizia".

Contest "Aggiungi un blogger a tavola" (2)


Contest "Aggiungi un blogger a tavola" (3)


Contest "Aggiungi un blogger a tavola" (4)


Contest "Aggiungi un blogger a tavola" (5)


Contest "Aggiungi un blogger a tavola" (6)


Contest "Aggiungi un blogger a tavola" (7)


Contest "Aggiungi un blogger a tavola" (1)

venerdì 10 dicembre 2010

Foodies in Fi - Christmas Edition!


Logo "Foodies in Fi - Christmas Edition"
Dal Foodies in Rome è passata oramai un'eternità, per cui ci pareva proprio il caso di replicare...
Sì va bene il tempo a disposizione non è moltissimo, ma non sarete mica quei noiosi che si programmano la vita da qui ad anno nuovo, vero?! 
Così, come era accaduto in precedenza, da tweet nasce tweet e soprattutto nasce il nuovo Foodies in Fi - Christmas Edition. Una giornata all'insegna della buona compagnia, del divertimento, della spensieratezza, dello shopping, del buon cibo e dell'atmosfera natalizia che pervade le stradine del centro storico della mia amatissima Firenze. Una giornata di incontri, foto, racconti e risate. Una giornata per stare finalmente assieme in tutta semplicità. 
  • QUANDO: sabato 18 dicembre 

  • DOVE: Firenze

  • CHI: chiunque voglia unirsi! La partecipazione è ovviamente aperta a tutti. Dovete solo dare l'adesione per poter organizzare il pranzo.

  • RITROVO: ore 11.00 stazione di Santa Maria Novella

  • COSA FAREMO: il programma è in via di definizione, ma ovviamente ruoterà attorno al tema "cibo". Altrimenti che ci incontriamo a fare?! ;) Il pranzo si svolgerà alla schiacciatineria e vineria "Mangiafoco Caffè" in Borgo Santi Apostoli 26 a due passi dal Ponte Vecchio. E scusate se è poco... ;) Il pomeriggio sarà all'insegna dello shopping con alcune tappe obbligate in posti incantevoli ed unici come Bizzarri

  • COME ADERIRE: "lasciate ogne commento da Juls, voi ch'intrate!" Citazione dottissima a tema, di cui vado molto fiera... ;) Termine ultimo tassativo per aderire (vi prego non fatemi fare la parte della cattiva...) è mercoledì 15 dicembre, per avere il tempo di organizzare il pranzo e cercare di non scontentare nessuno. 
VI ASPETTIAMO!!!



Un ringraziamento speciale va alla mia Juls. Sì, perché quando le amiche aspettano il tuo rientro per organizzare una cosa del genere vuol dire proprio che sono amiche con la A maiuscola... 

mercoledì 8 dicembre 2010

C'è confezione e confezione...


Regali golosi


Se c'è una cosa che mi piace degli inglesi è la cura e la passione che mettono nel fare una confezione regalo. Biglietti d'auguri, carte regalo e nastri sono una vera istituzione da queste parti. A sottolineare che non è importante solo il regalo, ma anche la sua presentazione, il suo pacchettino.
Già a settembre i negozi pullulavano di carte e biglietti d'auguri natalizi e vi posso giurare che c'era già chi li comprava scegliendoli con molta attenzione. E poi ci sono i bellissimi ribbons. I nastri di stoffa. I nastri stanno alle donne inglesi come il pub e la birretta dopo il lavoro stanno agli uomini. Praticamente, le due ossessioni nazionali! ;)
Ma veniamo al Natale. Periodo intenso per una foodblogger, giusto? Pronte per fare i vostri regali gourmand? E non vorrete mica metterli in un po' di stagnola, carta velina o sacchettini plasticosi e chiudere il tutto con un bel nastro fluorescente vero?! No, no, no,... Ci vuole stile. Anche qui.
Ed eccolo qua lo stile! L'autrice di queste deliziose confezioni per regalini golosi è imeon ed ho scovato il tutto (ancora una volta) su Etsy.
No, perché, diciamocelo francamente, una fetta di torta farebbe tutto un altro effetto confezionata così, non vi pare?! Credo che le mie preferite restino le fragoline. Me le immagino contenenti cioccolatini, mini biscotti, piccoli cubetti di croccante alle mandorle, popcorn caramellati,... E penso che sarebbero belle anche come dolce biglietto d'auguri per un regalo più importante...

Finalmente ci siamo. Domani mattina all'alba la nostra sveglia suonerà per ricordarci che abbiamo un volo da prendere direzione casa. Già, home sweet home. Mi attende un mese tutto italiano, fatto di piccole abitudini difficili a perdersi (e ci metterei pure un per fortuna!) e di tante ma tante confortanti certezze.
E poi, mia sorella mi aspetta per fare l'albero! :)

lunedì 6 dicembre 2010

Biccotto!!!

Ve li ricordate Baby Herman e Roger Rabbit? Ecco, magari il "biccotto" ai vostri bimbi dateglielo voi, ok?! ;)



Eccoci al primo appuntamento dicembrino con "Quelli che la... Pappa NO!". Ve lo dico subito sarà un mese molto biscottoso... ;) Chissà se saranno contente Second e Bismama?
Questi biscottini salati sono semplicissimi e incredibilmente buoni! E tanto, ma tanto versatili... Io ho usato cheddar e semi di sesamo. Ma sbizzarritevi provando le accoppiate che più vi piacciono (o che la dispensa vi detta!). Idee? Gruyère, pecorino o parmigiano, semi di papavero o semi di nigella. Create, create, create,... Ho utilizzato uno stampino a forma di paperella, perché sono un'attiva sostenitrice del credo "anche l'occhio vuole la sua parte". Figuriamoci per i bambini!
E mentre i piccoli li sgranocchiano al naturale, voi accompagnateli con formaggi, diversi tipi di miele, conserve e chutney. Non ve ne pentirete!


Biscottini salati cheddar e semi di sesamo


 BISCOTTINI SALATI AL FORMAGGIO

Ingredienti per una ventina di biscotti
  • 225 g di farina "00"
  • 100 g di cheddar
  • 150 g di burro
  • 1 cucchiaio di semi di sesamo
  • 1 tuorlo d'uovo
In una ciotola capiente metti il burro a cubetti, il formaggio grattugiato, la farina e i semi di sesamo. Mescola gli ingredienti con le mani fino ad ottenere un composto sbricioloso. Aggiungi il tuorlo d'uovo e mescola bene (sempre con le mani) fino a che è ben amalgamato. A questo punto vedrai che il composto tende a rapprendersi in un unico impasto omogeneo. Forma una palla, avvolgila nella pellicola e mettila in frigorifero per un'ora.
Riscalda il forno a 180° gradi. Trascorso il tempo, stendi la pasta su un ripiano infarinato (cerca di dare uno spessore di circa 5 mm) e con un apposito stampino forma i biscotti. 
Posiziona i biscotti su una teglia (o più) coperta con carta forno e inforna per 10 minuti a 180° gradi. Fai raffreddare su una griglia. I biscotti si conservano per circa una settimana in una scatola di latta. 

venerdì 3 dicembre 2010

G2Kitchen: it's Xmas!


Cover G2K: it's Xmas!

Che Babbo Natale fosse un trendsetter non c'eran dubbi... 
È sempre al passo coi tempi e, infatti, per questo Natale vi porta in dono il regalo più desiderato da ogni foodblogger. E non c'è stato bisogno neanche della letterina...
Bravo, eh?!

mercoledì 1 dicembre 2010

Sparkling cranberries!


Sparkling cranberries


Caro Babbo Natale,
quest'anno credo di meritarmi molti bei regali, perché ripensandoci sono stata proprio una brava bambina. E, visto che repetita iuvant, ti rammento anche perché:

  1. vivo a Londra da agosto
  2. non ho mai litigato con mia sorella per i vestiti, dato che lei vive a Firenze ed io a Londra...
  3. tutte le sere parlo con la mamma e il babbo su skype
  4. faccio le pulizie e la lavatrice come una vera donnina di casa
  5. ho contribuito alla ripresa economica inglese con il mio shopping
  6. non ho mai mandato a quel paese nessun londinese (solo perché nessuno mi ha ancora insegnato gli insulti peggiori e un semplice f* è davvero un complimento)
  7. la London Underground mi ha insignito della medaglia al merito civile per colei che ha macinato più km nell'oscurità londinese
  8. ho affrontato una Oxford Street in pieno delirio natalizio che è stata chiusa al traffico per motivi di ordine pubblico dalla gente che c'era...
  9. ho incrementato le entrate degli idraulici di Islington a suon di allagamenti de lamansardinasuitettidilondra
  10. sono stata solo una volta a Camden Town
Ragazze è dicembre! :D
Scommetto che le più organizzate hanno già iniziato a preparare i regali golosi (Sigrid docet), giusto? Io non sono riuscita a fare veramente niente. E mi viene persino il dubbio che quest'anno possa farcela... Ma a parte questo, mi piacerebbe dedicarvi un mese di dicembre colmo di spunti e suggerimenti. Vediamo cosa si può fare, eh?! :) Intanto oggi vi lascio una piccola perla. Un'idea favolosa (ripresa da qui) da servire a fine pasto, ma prima del dolce. Come dire... Per rifarsi un po' la bocca! La copertura zuccherosa contrasta alla perfezione il gusto aspro dei cranberries per creare un mix fantastico.
Guardateli e ditemi se non sono perfetti serviti il giorno di Natale o per la cena della Vigilia?


SPARKLING CRANBERRIES

Ingredienti
  • 200 g di zucchero semolato (più quello per fare la copertura)
  • 236 g d'acqua
  • 200 g di cranberries 
Lava bene i cranberries e asciugali con della carta assorbente. 
Metti l'acqua e lo zucchero in una pentola e prepara uno sciroppo cuocendo a fiamma bassa. Lo sciroppo sarà pronto quando l'acqua avrà preso l'ebollizione e lo zucchero si sarà dissolto. Lascia raffreddare per 5 minuti.
Metti i cranberries in una ciotola e versaci sopra lo sciroppo. Lasciali riposare così per una notte.  Il giorno successivo scola i cranberries. In una ciotola versa dello zucchero semolato bianco. Aggiungi via via una manciata di frutti nello zucchero e ricoprili bene. Poi mettili ad asciugare su della carta da forno. Ripeti questo procedimento fino ad esaurire i cranberries. Lascia asciugare i frutti per un paio d'ore. 
Trascorse le due ore ripeti il procedimento un'altra volta. Fai asciugare per un'altra ora. 

lunedì 29 novembre 2010

Torta all'arancia e cioccolato semplice


Torta cioccolato e arancia


Da queste parti le temperature si sono fatte polari. Il giorno che ha fatto più caldo abbiamo toccato i 3 gradi. Così, di punto in bianco. E, ad esser sinceri fino in fondo, non mi dispiace per niente. Uscire tutta "imbacuccata" e sentire l'aria gelida che mi sferza il viso mi mette di buon umore e mi dà la carica. 
Il fatto è che assieme al Grande Freddo del Grande Nord la mia pancia s'è fatta più brontolona. Lei ha una gran fame e un bisogno impellente di calorie. Quindi non provarti neanche ad offrirle insalatine o qualche timido frutto, perché non ti darà pace fino a sera e oltre. Così, per farla stare bonina sono passata definitivamente ai cibi invernali: piatti di pasta sostanziosi, qualche arrostino, pizze, e torte belle piene di calorie serie. E in questi casi da chi si va? Ma dalla Nigellona, ovviamente! Lei, del Grande Freddo del Grande Nord, se ne intende... 

La ricetta è tratta da "Delizie divine. Come diventare una dea in cucina", di Nigella Lawson, ed. Luxury Books. Potete scegliere se consumare la torta tiepida o a temperatura ambiente ed eventualmente accompagnarla con un po' di crème fraîche. Io ho lasciato la torta al naturale, ma volendo (se volete una presentazione più carina) potete ricoprirla con zucchero a velo. 
Qualche variante? Volendo si potrebbe sostituire la marmellata d'arance con quella di albicocche, lamponi o prugne. Anche se secondo me l'abbinamento cioccolato/arance resta il migliore.


TORTA ALL'ARANCIA E AL CIOCCOLATO SEMPLICE

Ingredienti per uno stampo dal diametro di 20 cm
  • 125 g di burro
  • 100 g di cioccolato fondente, spezzettato
  • 300 g di marmellata d'arance di buona qualità (io ho usato questa)
  • 150 g di zucchero semolato
  • 2 uova, sbattute
  • 150 g di farina autolievitante (oppure 150 g di farina più 1 bustina di lievito)
  • un pizzico di sale
Riscalda il forno a 180° gradi.
Metti il burro in una pentola dal fondo spesso e fallo sciogliere a fiamma bassa. Quando si sarà sciolto quasi completamente, unisci il cioccolato. Aspetta un momento perché si ammorbidisca, poi togli la pentola dal fuoco e mescola con un cucchiaio di legno finché il burro e il cioccolato risultano fusi e amalgamati. Ora aggiungi la marmellata, lo zucchero, il sale e le uova. Mescola con il cucchiaio di legno e dopo aver amalgamato per bene, incorpora poco a poco la farina (se non usi farina autolievitante, setacciala prima assieme al lievito e aggiungili assieme). Versa l'impasto nella tortiera (precedentemente imburrata e infarinata) e cuoci per circa 50 minuti a 180° gradi, o finché uno stecchino infilato nel centro della torta ne esce pulito. Prima di sformare il dolce, lascialo raffreddare per 10 minuti nello stampo sulla griglia.  

Fabrizia, una mia carissima lettrice, si è fatta coraggio ed ha aperto un blog tutto suo. Un dolcissimo spazio intitolato "My little world" che vi consiglio di visitare...

venerdì 26 novembre 2010

ENGLISH LESSON N.3: Cranberry and apple crumble


Cranberry and Apple Crumble

CRUMBLE (noun uncountable): a sweet dish of fruit covered with a dry mixture of flour, butter and sugar and baked.

Ecco qua un altro grande classico della cucina inglese. Il crumble con la C maiuscola sarebbe quello con sole mele servito con una pallina di gelato alla vaniglia. Io ho pensato di proporvi questa variante per cambiare un po' e dare un piccolo tocco di originalità a quello che per me è forse il comfort food per eccellenza. 
In più aggiungeteci che qua siamo in piena stagione cranberries che più o meno sogno di trovare e comprare da questi tempi. Prima di Londra avevo avuto modo di assaggiarli solamente come frutta secca, ma quest'anno mi sono davvero tolta la voglia! Si tratta di piccoli frutti croccanti e leggermente aspri di un bellissimo color rosso intenso. Gli inglesi li adorano e vengono usati soprattutto per fare le salse di accompagnamento alla carne durante i pranzi e le cene del periodo natalizio.

Come avrete ormai capito, per questa ricetta ho preso spunto da Béa. In realtà, a parte l'accoppiata mela/cranberry, ho realizzato un semplicissimo crumble. Il risultato è un dolce al cucchiaio davvero speciale, dove il sapore aspro dei cranberries si sposa a meraviglia con la dolcezza delle mele. E visto che anche l'occhio vuole la sua parte, il tutto assume un bel colore rosato... :)

Cranberries!


Making crumble...



CRANBERRY AND APPLE CRUMBLE

Ingredienti per 2 persone (2 cocotte):
  • 2 mele piccole (o una grande)
  • 50 g di cranberries
  • 2 cucchiai di zucchero di canna
  • 2 cucchiai di farina
  • 2 cucchiai di burro 
Riscalda il forno a 180°. Lava bene i cranberries e asciugali con della carta assorbente. Sbuccia le mele, togli il torsolo e tagliale a cubetti. Suddividi la frutta equamente nelle due cocottine.
Prepara la copertura mescolando assieme tutti gli ingredienti con le mani fino ad ottenere un composto bricioloso (crumble). Spargi le briciole ottenute sopra la frutta fino a ricoprirla.
Inforna a 180° per circa 20 - 30 minuti. Togli dal forno, lascia raffreddare 5 minuti e servi. 

mercoledì 24 novembre 2010

Biscotti al burro d'arachidi e gocce di cioccolato


Biscotti burro d'arachidi e gocce di cioccolato


"Questo libro è il mio preferito". Così ha esordito la dolce metà al primo morso di biscotto.
Il che porta a due importanti considerazioni nella vita di una foodblogger:
  1. È l'uomo della mia vita! C'è sintonia fra di noi... ;)
  2. Nonché la più probabile: lui pensa che in quelle scaffalate di libri di cucina che possiedo ce ne sia uno solo degno... Sigh!
Sono uomini, che ci vuoi fare! 
Mai e poi mai capiranno l'importanza e la necessità di possedere quintali di libri di cucina... Tipo: quattro solo di biscotti, cinque una decina solamente per le torte, l'evoluzione della famiglia di Bill Granger da quando aveva una sola figlia fino ad arrivare a tre pargole, il contributo al futuro pensionamento di Martha Stewart, l'intero albero genealogico di Tessa Kiros suddiviso per paesi, il sovvenzionamento della coppia Laurendon, l'evoluzione (decisamente in positivo vorrei sottolineare) dei capelli di Jamie Oliver,... Per fortuna che noi donne siamo previdenti e a certe cose ci pensiamo! ;)

I biscotti ci hanno fatto compagnia in un picnic d'autunno di un mese fa trascorso ai bellissimi Kew Gardens (qui per qualche foto!). Anche questa ricetta è tratta da "The Hummingbird Bakery Cookbook". Non una ricetta che non riesca bene, non una ricetta che non sia divina. E, in questo, l'uomo di casa ha ragione...



PEANUT BUTTER COOKIES

Ingredienti per 24 biscotti:
  • 225 g di burro a temperatura ambiente
  • 200 g di zucchero semolato
  • 200 g di zucchero di canna fine
  • 2 uova
  • 1/2 cucchiaino di estratto naturale di vaniglia
  • 240 g di "crunchy" burro d'arachidi (va bene anche normale)
  • 340 g di farina "00"
  • 2 e 1/2 cucchiaini di bicarbonato di sodio
  • 1/2 cucchiaino di sale
  • 75 g di gocce di cioccolato fondenti (o una barretta fatta a pezzettini)
Riscalda il forno a 170° gradi.
Metti il burro e i due zuccheri in una ciotola e lavora con il robot o una frusta elettrica fino ad ottenere un composto leggero e chiaro. Aggiungi le uova una alla volta mescolando bene dopo ogni aggiunta. Aggiungi il burro d'arachidi e la vaniglia e continuare a mescolare alla velocità più bassa. 
Aggiungi la farina, il bicarbonato di sodio e il sale e mescola fino a che non si formerà un impasto liscio. Versa le gocce di cioccolato e amalgamale al resto del composto.
Rivesti 2 teglie da forno con la carta forno. Preleva un cucchiaio di impasto e posizionalo sulla teglia. Stai attenta a non posizionare le cucchiaiate d'impasto troppo vicine l'un l'altra, altrimenti in cottura si attaccheranno. Vai avanti così fino a esaurimento dell'impasto. 
Cuoci per 10 minuti a 170° gradi o fino a che i biscotti saranno dorati attorno ai bordi e piuttosto piatti. Lascia raffreddare i biscotti sulla teglia. 
I biscotti si conservano per una settimana chiusi in una scatola di latta. 

Comunicazione di servizio: se giovedì 25 alle 19:00 non avete proprio niente di meglio da fare, mi trovate ospite della trasmissione "Parallelamente" su Radio Radicchio (cosa ridi?! Chi vuoi che intervisti un foodblogger se non Radio Radicchio?!). Io, intanto, sono già in preda ad una crisi di panico...

lunedì 22 novembre 2010

Mascheriamo le banane?! ;)


Banane ricoperte di cioccolato e noccioline (2)


Sappiatelo: "Quelli che... La pappa NO!" è diventato il mio sudoku mensile. Mentre sulle altre ricette filo liscia che è una meraviglia, qui mi intoppo sempre. Il che implica diverse e variegate discussioni Oltremanica via skype a 4 - 6 persone che diventano immancabilmente dei brainstorming familiari per questa rubrica. E tutti vogliono dire la loro... C'è chi è del partito "NO al verde", chi è spaventosamente pro-verdure e chi, invece, "ma fai un dolcino, poveri figlioli!". Io ascolto, prendo nota, presiedo e decido.
Così dopo 2 ricette salate di fila, ho pensato anch'io che fosse venuto il momento di qualcosa di dolce. Dolce sì, ma con la frutta. Un'altra cosa che non è proprio amata dai bambini piccoli, soprattutto quella invernale che magari si presenta come poco golosa. E quindi ecco qua un modo per cercare di far mangiare un po' di frutta ai vostri figli. La mascheriamo! Sotto quel vestitino di cioccolato e noccioline sembrerebbe esserci più un gelato che una banana, no?! E il gioco è fatto! Questi finti gelatini sono di una banalità unica nell'esecuzione e possono essere preparati anche dai bambini che si divertiranno sicuramente a tuffarle prima nel cioccolato e poi nelle noccioline. E poi, fanno fare sempre una gran figurone... ;)
Come sarà andata tra la pomarola della mamma Gianna e Second?! 


Banane ricoperte di cioccolato e noccioline (1)


BANANE RICOPERTE DI CIOCCOLATO E NOCCIOLINE

Ingredienti per 6 bambini (o sei singole merende):
  • 3 banane (le mie erano piccole e le ho divise solo a metà. Altrimenti dividile in 3 parti uguali)
  • 150 g di cioccolato fondente 
  • 50 g di nocciole tostate tritate
  • 6 bastoncini (per decorare)
Sbuccia le banane. Tagliale a metà e infila circa 2-3 cm del bastoncino (dipende dalle dimensioni) in ogni banana (come se fosse un gelato sullo stecco). Ricopri una piccola teglia (o qualsiasi cosa possa andare nel congelatore) con dell'alluminio e appoggiaci sopra le banane. Lascia riposare nel congelatore per tutta la notte. La mattina successiva, sciogli il cioccolato a bagnomaria mescolando di tanto in tanto. In una ciotolina versa le noccioline. 
Togli le banane dal congelatore e immergile nel cioccolato fuso fino a mascherarle per bene. Tuffale subito nelle noccioline tritate girandole su tutti i lati per farle aderire e creare la copertura.
Rimetti nel congelatore per circa 30 minuti. Al momento della merenda toglile dal congelatore circa 10 - 15 minuti prima di servirle.  

domenica 21 novembre 2010

Edizione straordinaria!


in cucina col Caffè

"Pentole e web. Fornelli e rete. Condimenti e multimedialità. Ricette e internet. Accoppiate di successo. L'arte della cucina si presta a viaggiare tra siti e schermate. E i suoi sapori ad essere pregustati attraverso i monitor". 
Praticamente il mio credo! E chi frequenta questo blog da tempo lo sa bene, giusto? Così, da oggi, Semplicemente Pepe Rosa diventa grande ed entra nella cucina del settimanale Il Caffè.
Nasce un'interessante e divertente collaborazione. Una collaborazione che arricchirà queste pagine senza snaturarle. Tutto verrà fatto come sempre: con spensieratezza, allegria e un po' di sano umorismo che non guasta mai!
Ma di cosa si tratta precisamente? I lettori del settimanale potranno inviare le loro ricette inerenti il tema della settimana all'indirizzo ricetta@caffe.ch. Semplicemente Pepe Rosa valuterà, proverà e sceglierà la migliore ricetta, che verrà pubblicata all'interno di questo blog. Ma non è tutto. Se vi farà piacere, la troupe del Caffè verrà a casa vostra per filmarvi mentre siete all'opera tra pentole e fornelli. E conoscendoli, non saranno affatto dispiaciuti di testare qualche vostra prelibatezza... ;)

ps: la ditta Semplicemente Pepe Rosa ringrazia per la definizione di "gastronoma", ma crede che le si addica di più quella più modesta di foodblogger... ;)

pps: e quella della foto chi è??? Sembrerebbe proprio che sia io (ma vi lascio nel dubbio su chi tra le due)... ;)

venerdì 19 novembre 2010

Pasta con zucca, sedano e cipolla


Penne con zucca, sedano e cipolla bionda


Al 179 di Goswell Road è guerra.
Al 179 di Goswell Road è in corso un caso diplomatico tra stati. Considerando che in 7 appartamenti ci saranno circa 7 nazionalità differenti, capite che non è una cosa da poco.
Ma soprattutto, è guerra tra me e la ragazza indiana del piano terra. È guerra perché quando cucina lei lo sentiamo persino noi che siamo nella mansardinasuitettidilondra. Ma diciamo pure che "sentirlo" è un eufemismo. Più che altro sembra di averla in cucina assieme a te... È guerra perché quando cucino io l'odore di pomarola non arriva manco a quello del piano di sotto. Sarò mica da meno?!
Qualche sera fa, ho dovuto rinchiudere le giacche nella camera da letto nell'ala ovest del palazzo, perché pareva di nuotare in un mare di curry. Ed il problema è che per far sì che l'odore di curry se ne vada dalla rampa delle scale ci vogliono sì e no due giorni. Lei cucina curry una sera sì e una no.
Ieri l'altro commentavamo così... "Certo che in questo condominio non vola una mosca... Per forza le uccide tutte l'indiana con il suo curry".
Così ho ingaggiato una lotta. Devo trovare qualcosa che sovrasti il suo amato curry. Idee??? Le sto provando tutte: torte, biscotti, pasta, fritto, arrosto,... Niente. C'è solo una cosa che funziona. La zucca. O meglio, la vellutata di zucca.
L'altra sera ho toccato il cielo con un dito quando rincasando dall'università Matteo mi ha detto: "Caspita, ma non si può andare avanti così! C'è un puzzo tremendo per le scale! Ma io vorrei sapere che c* cucina... Silenzio... Ah no, sei tu...".
And the winner is Miss Semplicementeeee Pepeeee Rosaaaa!!! So' soddisfazioni... ;)

Questo piatto di pasta (che non batte il curry manco se lo preghi in ginocchio) è diventato il mio must autunnale. Semplice e veloce si prepara in un batter d'occhio. Non delude mai e fa proseliti grazie alla semplice bontà di pochissimi ingredienti.



PASTA CON ZUCCA, SEDANO E CIPOLLA

Ingredienti per 2 persone:
  • 50 g di cipolla bionda tritata finemente
  • 30 g di sedano affettato finemente
  • 140 g di polpa di zucca tagliata a cubetti piccoli
  • un rametto di rosmarino
  • olio
  • sale
  • pepe
  • parmigiano (per servire)
In una padella fai appassire la cipolla e il sedano con 2 cucchiai di olio per circa 5 minuti a fiamma bassa. Aggiungi la zucca e il rosmarino, sala e pepa. Cuoci per circa 20 minuti sempre a fiamma bassa.
Nel frattempo cuoci la pasta in acqua bollente salata. Una volta cotta, scolala e saltala in padella per un minuto. Servi subito cospargendo con abbondante parmigiano grattugiato fresco.

mercoledì 17 novembre 2010

Lemon Cupcakes


Lemon Cupcakes


I cupcakes migliori che io abbia mai mangiato in tutta la mia vita si trovano a San Francisco, esattamente da Kara's Cupcakes in, manco a dirlo, Ghirardelli Square. C'è qualcuna di voi che ha avuto modo di fare questo strepitoso assaggio? Credetemi ragazze, farebbero perdere il lume della ragione anche a chi di solito non li apprezza. I cupcake "fleur de sel", "vanilla chocolate" e "meyer lemony lemon" ce li ricordiamo come fosse ora...
Ma adesso non sono più in California. Direi proprio di no. Mi trovo a Londra. E dove si mangiano i cupcakes a Londra? Ovviamente da "The Hummingbird Bakery"! Il preferito da cavoliamerenda e dalla sottoscritta è il "carrot cupcake". Attualmente detiene l'oscar del dolcetto dell'autunno, ma si sa le stagioni cambiano e i cupcakes anche... So, stay tuned!

Comunque, la panetteria del colibrì ha pubblicato un meraviglioso libro. Intendiamoci: un must have. Se non l'avete correte ad infilarlo nel carrello di Amazon alla velocità della luce!
Scherzi a parte, è uno dei libri più belli che mi siano capitati sotto mano negli ultimi tempi (anche se temo che questa frase la ripeterò sovente). È suddiviso in 6 sezioni (cupcakes, cakes, pies, brownies and bars, muffins e cookies) che illustrano i grandi classici della pasticceria americana. Ci sono i red velvet cupcakes, la carrot cake, la coconut meringue cake, la pumpkin pie, la key lime pie, i brownie, i chocolate chip cookies,...

Ovviamente la mia ricetta odierna, proviene proprio da lì. So, keep calm and eat a cupcake...


 LEMON CUPCAKES

Ingredienti per 12 cupcakes:
  • 120 g di farina "00"
  • 150 g di zucchero
  • 1 bustina di lievito in polvere
  • 2 cucchiai di scorza di limone grattugiata
  • 40 g di burro non salato a temperatura ambiente
  • 120 ml di latte fresco intero
  • 1 uovo
Per il lemon frosting:
  • 250 g di zucchero a velo setacciato
  • 80 g di burro a temperatura ambiente
  • 2 cucchiai di scorza di limone grattugiata
  • 25 ml di latte fresco intero
  • un paio di gocce di colorante alimentare giallo (se volete)
  • zuccherini colorati per decorare
Riscalda il forno a 170° gradi. 
Metti la farina, lo zucchero, il lievito in polvere, la scorza di limone e il burro in una ciotola e mescola con una frusta elettrica (o robot) a velocità bassa fino ad ottenere una consistenza sabbiosa.  Aggiungi gradualmente il latte e mescola bene. Aggiungi l'uovo e continua a mescolare fino a che non sarà incorporato. Continua a mescolare per un paio di minuti fino ad ottenere un composto omogeneo. Non esagerare! Versa il composto nell'apposito stampo per muffin ricoperto con i pirottini. Riempili per circa 2/3 e cuoci per 20/25 minuti. Fai la prova stecchino! Sforna e lascia raffreddare.
Nel frattempo prepara il frosting.
Sbatti assieme (con la frusta o il robot) lo zucchero a velo, il burro, la scorza di limone e il colorante (se lo usate) fino ad ottenere un composto omogeneo. Versa lentamente il latte e mescola bene ad alta velocità. Continua a montare per circa 5 minuti. Più che sbatterai il frosting e più che questo avrà una consistenza leggera e ariosa.
Quando i cupcake saranno freddi decorali con il frosting e con degli zuccherini. 

Con questa ricetta partecipo al contest "Cupcake swirl me up" di Shake&Bake e di Food Couture. :) 

lunedì 15 novembre 2010

Angel: home sweet home!


Collage Angel 1


Quando abbiamo scelto di vivere ad Angel eravamo due ragazzi che conoscevano la Londra dei turisti e poco più. È una zona un po' cara e l'agenzia cercava di pomparla in tutti i modi nel vano tentativo di giustificare quel prezzo per lamansardinasuitettidilondra. A noi piaceva, perché Matteo poteva andare a piedi all'università e perché sembrava una zona vivace, sicura e ben collegata al resto della città.
Ho iniziato a capire la vera "portata" del nostro quartiere circa 2 settimane più tardi quando i londinesi rispondevano con "wow", "cool" o "lovely" alla parola Angel. Poi, ho cominciato ad esplorarla e anche le mie esternazioni prevedevano dei "wow and lovely". Da lì in poi, è stato amore. Adesso credo che per noi non ci sarebbe stato posto migliore dove abitare in tutta Londra... L'adoriamo letteralmente e non facciamo altro che rammentarci di quanto siamo stati fortunati.
Così ho pensato di mostrarla anche a voi questa Angel fuori portata dei turisti, ma incredibilmente wow, cool e lovely...
Probabilmente impiegherete una buona settimana a leggervi 'sto papiro, ma posso dirvi che (modestamente!) è fatto benino. L'ho preparato con il cuore in modo che se mai capiterete da queste parti potrete godervela come si deve!


Collage Angel 2

  • COSA VEDERE AD ANGEL

Inizierei col dirvi che se avete la fortuna di capitare quelle 2 volte all'anno in cui Country Living Magazine organizza la Christmas Fair prima e la Spring Fair dopo (Business Design Centre di Islington), avete già vinto la lotteria. Varrebbe la pena prendere di un aereo e fare un weekend a Londra solo per quello (vero Fabrizia?!)! L'atmosfera che pervade l'ambiente è incredibilmente suggestiva. Seguite i link e capirete da sole perché...

E poi ci sono Upper Street, Essex Road e Camden Passage. Quest'ultimo in particolare è un piccolo vicolo nel quale non mi stancherei mai di passeggiare. Ci si trova in pieno centro di Londra, a due passi dalla City finanziaria, ma l'impressione è quella di essere in un paesino di campagna. Tutte le mattine si svolge un piccolo mercato delle pulci, dove si trovano interessanti "balocchini" per il blog. Qualche esempio? Tazzine da tè, cucchiaini d'argento, bricchini vari,...
Upper Street pullula di negozietti, pub, ristorantini, bakery e chi più ne ha più ne metta... Una festa per gli occhi! 

  • DOVE MANGIARE AD ANGEL

Dicevamo? Pub, ristorantini, bakery,... Ad Angel c'è solo l'imbarazzo della scelta per capire dove mettere qualcosa sotto i denti. Nel raggio di 10 metri potete riuscire a mangiare: greco, spagnolo, cinese, italiano, "inglese" e libanese. Venghino signori venghino...
Diciamo che io vi consiglierei alcuni posti (solo perché li ho provati!):

1) OTTOLENGHI: c'è bisogno di presentazioni?! Vi dico solo che l'Observer l'ha votato come the best in town. E scusate se è poco... ;) 
Ottolenghi, 287 Upper Street. Orari: lunedì - sabato 8:00 - 23:00, domenica 09:00 - 19:00.

2) GIRAFFE: love, eat, live. Un posto easy e divertente. La ditta Semplicemente Pepe Rosa consiglia: Stacked Blueberry and Banana Pancakes. Mi ringrazierete... 
Giraffe, 29 - 31 Essex Road. Orari: lunedì - venerdì 8:00 - 23:00, sabato 9:00 - 23:00, domenica 9:00 - 22:30.

3) STRADA: siete di quelli che vogliono mangiare italiano a tutti i costi? Siete presi da un'incredibile nostalgia di casa? Non tradireste mai la vostra cucina per le altre? Andate da Strada. Si tratta di una catena inglese di buon livello. E, sopratutto, è uno dei pochi posti a Londra dove potete mangiare una pizza senza stare male la notte e il giorno seguenti! Il che non è poco quando si è in viaggio... Pizze e dessert sono molto buoni.
Strada, 105 - 106 Upper Street. Orari: lunedì - sabato 11:30 - 23:00, domenica 11:30 - 22:30.


  • FARE SHOPPING AD ANGEL
Se cercate le classiche marche o i colossi inglesi Angel non fa per voi. Avete sbagliato linea della metro... Dovete prendere la rossa e dirigervi in Oxford Street! 
Lo shopping che si può fare da queste parti è un po' diverso. Lo chiameremo slow shopping.

1) PLANET ORGANIC: dimenticate NaturaSì. Il suo cugino inglese è decisamente più fornito. Si trova praticamente qualsiasi cosa... Come una vasta gamma di prodotti dairy free, gluten free, vegani, vegetariani, wheat free e certificati Fairtrade. Tutto è rigorosamente organic. Si tratta di un mini supermercato che prepara anche piatti per il pranzo. Se vi piace l'idea e avete la fortuna di trovare posto può valer la pena fare un tentativo.
Planet Organic, 64 Essex Road. Orari: lunedì - sabato 8:00 - 21:00, domenica 10:00 - 20:00.

2) LOOP: il paradiso per gli amanti della lana e dei ferri. Un posticino davvero carino dove regna un'atmosfera incredibilmente cosy
Loop, 15 Camden Passage. Orari: martedì - sabato 11:00 - 18:00, domenica 12:00 - 17:00.

3) PAPERCHASE: non saprei bene come definire questo negozio... Diciamo che si tratta di una forma fighissima ed evoluta della nostra cartoleria (sì, ma di quelle belle grandi, eh?!). È un posto che adoro e dove potrei trascorrere un'oretta senza accorgermi che il tempo passa. Le carte da regalo sono uniche e i biglietti impensabili e adatti ad ogni occasione (gli inglesi ci tengono moltissimo!). Ma non mancano i bento, e un sacco di cosine buffe e cute. Il negozio si trova all'interno della corte del centro commerciale, vicino ad un orribile ed enorme paio di ali d'angelo che non potete proprio non notare... 
Paperchase, N1 Center Unit 3 - 21 Parkfield Street. Orari: lunedì - sabato 9:00 - 20:00, domenica 10:00 -  19:00.

4) GILL WING: è uno di quei negozi che qua chiamano gift shop. E mai definizione fu appropriata! Non ve lo traduco, perché il concetto del gift shop (geniale!) non è traducibile da noi... Fatto sta che è un genere di negozio che adoro. Questo in particolare è veramente carino. Vende un po' di tutto, ma quel "tutto" è molto ricercato e divertente. Da non perdere le momiji message dolls che fanno parte dell'amato zakka design giapponese. Io ho iniziato a collezionarle... ;)
Gill Wing, 194 - 195 Upper Street. Orari: lunedì - sabato 9:00 - 18:00, domenica 10:00 - 18:00.

5) AFTER NOAH: vi dico subito che il sito polveroso non rende l'idea di questo gift shop (ancora!). Anzi, dovrei farlo loro presente... ;) Questo negozio sembra un bazar! Giochi in legno per bambini, biglietti, tazze, pirottini per muffin, nastri bellissimi, caramelle, vecchie insegne,... Da vedere!
After Noah, 121 Upper Street. Orari: lunedì - sabato 10:00 - 18:00, domenica 12:00 - 17:00.

Tra i miei propositi per l'anno prossimo (eh, guardate che bisogna iniziare a pensarci, perché non manca mica tanto...) c'è quello di fare più post a tema Londra. Sullo stile di questo e di quelli di Chelsea e Notting Hill. Che dite, vi aggrada la cosa??? Mi sono resa conto che da agosto ne ho fatti soltanto due. Mi sono completamente rincitrullita. Sapete qual è il problema?! È che quando vai a vivere in un posto per un anno tendi a rimandare un po' tutto, perché ti dici che avrai tempo a sufficienza... Poi, come una botta tra capo e collo, arriva il Natale e ti rendi conto che non hai fatto praticamente niente. Ed è panico. Comunque ricordatevi che cliccando qui, troverete altri post a tema London...


Collage Angel 3

venerdì 12 novembre 2010

Lovely discoveries...


Alzatine 3


Questo mese, per la terza puntata della nuova rubrica, vi propongo una delle collezioni che mi ha colpita di più tra le tantissime viste in giro.
A casa lo sanno bene: se c'è una cosa alla quale proprio non riesco a dire di no è una fantastica alzatina. A costo di riempire un intero armadio (quello di Carrie Bradshaw però!) potrei comprarne non so quante... Su di me esercitano un fascino che nessun altro "balocchino" riesce ad avere. Una qualsiasi torta, persino la più banale, posizionata in bella mostra sopra un'alzatina assume un fascino d'altri tempi...
In particolare, adoro quelle di jeanette zeis ceramics! Sono divertenti, raffinate e ricercate. Ne esistono di vari prezzi: alcune economiche, altre molto costose. Però, riuscite ad immaginare che figura che farebbero le nostre torte lì sopra?! ;)
Quest'artista ha un delicatissimo negozio su Etsy. Anzi se c'è qualcuna tra di voi che non conosce il magico mondo di Etsy, vi suggerisco vivamente di navigarci un po' durante questo fine settimana di metà novembre (ultimamente mi sembra di darvi i compiti a casa!)...
Io scappo, perché oggi la Christmas Fair mi attende! :)


Alzatine 1



Alzatine 2

mercoledì 10 novembre 2010

Marmellata di mele cotogne


Marmellata di mele cotogne


Mele cotogne

❤ Un pomeriggio di brutto tempo rinchiusa in casa con la mamma. Dopo due mesi di lontananza, finalmente la cucina risuona delle nostre voci e risate. Tante esperienze da raccontare, altrettante cose da condividere. Ed un appuntamento d'autunno. Come un'abitudine, un rituale. La marmellata di mele cotogne ci fa compagnia cuocendo a fuoco lento. Tantissimi vasetti (14!) che racchiudono molto più di una semplice marmellata... 

La ricetta è tratta da "Ricordi in cucina" di Tessa Kiros, ed. Luxury Books.


MARMELLATA DI MELE COTOGNE

Ingredienti per 1,5 litri
  • 2 kg di mele cotogne
  • 1 limone (il succo)
  • 700 g di zucchero
Sciacqua le mele cotogne sfregando bene la buccia. Mettile in una pentola con acqua fredda sufficiente a coprirle e aggiungi il succo di limone. Falle bollire per 30 minuti. Togli la pentola dal fuoco e lascia le mele nel liquido per una notte.
Scola le mele, conservando il liquido, pelale, privale del torsolo e poi tagliale a pezzi. Mettile in una grande pentola dal fondo spesso e aggiungi lo zucchero. Dosa il liquido di cottura e allungalo con l'acqua fino ad arrivare a 2 litri e mezzo, poi versalo nella pentola con le mele. Porta a ebollizione e quando lo zucchero si è sciolto abbassa la fiamma e lascia sobbollire per un'ora e mezzo-due ore finché le mele sono diventate color rosso porpora disfandosi nello sciroppo.
Verifica che la marmellata sia pronta lasciandone cadere un cucchiaino su un piatto. Se inclinando leggermente il piatto la marmellata non scivola via, ma si attacca vuol dire che è pronta. Se invece ciò non succede rimettila ancora per qualche minuto sul fuoco.
Quando la marmellata è pronta toglila dal fuoco. Se ti piace liscia passala con un passatutto o usa un frullatore ad immersione.
Versa nei vasetti sterilizzati caldi e chiudi bene. Capovolgi i vasetti, coprili con un asciugapiatti e lasciali raffreddare (così si creerà il sottovuoto). La marmellata si conserva per 10 - 12 mesi senza essere aperta. Dopo l'apertura tienila in frigorifero e consumala piuttosto in fretta. 

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