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lunedì 31 maggio 2010

I love this book!


Schiacciata all'olio


La schiacciata all'olio, per me, è la compagnia di una vita... Abbiamo iniziato a conoscerci con i primi denti, ossia, quando ancora piccola mi veniva data per tenermi buona nel passeggino mentre la mamma finiva di fare la spesa... Da lì ad oggi la storia è lunga e costellata di numerosi tentativi per trovare quella che fosse veramente lei...
Questo mi pare un ottimo risultato. La ricetta viene da un libro e da una foodwriter che adoro. Forse vi ho già parlato della mia passione per Tessa Kiros o, forse no... Fatto sta che se mi dicessero di portare un unico libro di cucina su un'isola deserta, porterei sicuramente uno dei suoi capolavori. Tutto sta nello scegliere quale... :)
Ho realizzato tantissime sue ricette e non ce n'è mai stata una che fosse errata nel procedimento o non buona. Insomma, una vera e propria garanzia! Soprattutto in tempi in cui foodwriter patinate iniziano a fare cilecca... Chi? Si dice il peccato, ma non il peccatore... ;)


SCHIACCIATA ALL'OLIO

Ingredienti per una teglia di 30 x 40 cm
  • 25 g di lievito di birra
  • 310 ml di acqua tiepida
  • 500 g di farina "0"
  • 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
  • 1 cucchiaino di sale
  • un pizzico di zucchero
  • sale
  • olio
Metti il lievito sbriciolato, il pizzico di zucchero e l'acqua tiepida in una ciotola capiente.
Aggiungi la farina e il sale setacciati e inizia a mescolare. Aggiungi 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva. Impasta per circa 10 minuti fino ad ottenere un impasto morbido e non appiccicoso. Se necessario aggiungi ancora un po' di farina e acqua.
Copri l'impasto con un canovaccio e fai lievitare in un posto caldo per circa un'ora e mezzo.
Successivamente, stendi la schiacciata nella teglia (precedentemente unta con un po' d'olio), copri e lascia lievitare ancora per 30 - 60 minuti. A questo punto, premi il pollice nella pasta per formare "degli avvallamenti". Spennella la superficie della schiacciata con olio extravergine d'oliva e cospargi con un po' di sale. Inforna a 200° gradi per circa 30/40 minuti. Taglia a strisce e servi calda.

La ricetta è tratta da "Twelve - A Tuscan Cook Book", di Tessa Kiros, ed. Murdoch Books.

giovedì 27 maggio 2010

Il mio ingrediente di TROPPO...


Fragole e pepe lungo


"Adra che?".
"Gomma adragante, mamma...".
"Da che mondo e mondo i sorbetti si fanno con acqua, zucchero e purea di frutta. Stop.".
"Mamma, ma la donnina mi ha detto che la gomma adragante è fantastica!".
"Ecco, appunto. Lasciala usare alla donnina".
Ci risiamo. Ancora un omicidio dei miei lampi di creatività. L'intenzione era quella di fare un sorbetto di fragole e pepe lungo (chic, no?!) utilizzando la gomma adragante. Che cos'è? Un addensante. Solo che gli addensanti bisogna saperli usare. Le quantità sono importanti... Vero Carolina?!
Il risultato? Al primo cucchiaino regnava il silenzio. Il che a casa mia è DAVVERO preoccupante... Poi, ad un tratto mia sorella ha parlato:
"Dada (che sarei io), ma perché questi esperimenti non li fai quando sei in Svizzera?!".
Il giorno dopo ho chiesto scusa con un semplice, ma meraviglioso:

Sorbetto di fragole e pepe lungo


SORBETTO ALLA FRAGOLA

Ingredienti per 6 persone
  • 700 g di fragole
  • 165 g di zucchero semolato
  • 250 ml d'acqua
  • 60 ml di succo di limone filtrato
Metti lo zucchero e l'acqua in una pentola su fuoco basso e mescola fino a che lo zucchero si sarà sciolto. Alza la fiamma e fai bollire per un minuto. Metti da parte a raffreddare.
Prendi un limone, ricavane 60 ml di succo, filtra e metti da parte. Lava le fragole, togli il picciolo e frullale fino a ridurle in purea. Unisci tutti gli ingredienti e mescola bene.
Versa il composto nella gelatiera e lavoralo secondo le istruzioni.

Giuro che imparerò ad usare la gomma adragante prima di giocarci nuovamente. Ma nel frattempo, c'è qualche anima pia in grado di consigliarmi ed istruirmi???

Con questa ricetta partecipo al contest "Quell'ingrediente di TROPPO"...

Logo_Contest: "Quell'ingrediente di TROPPO..."

lunedì 24 maggio 2010

Evviva la pausa pranzo!


Cake salato con farina di mais e semi di papavero


Un altro cake. Un'altra idea per il picnic o il pranzo in ufficio. Un cake semplicissimo nel gusto e nella realizzazione. Io l'ho trovato particolarmente buono usandolo come fette di pane da farcire con affettati e verdure per avere un panino originale e gustoso. Speciale la versione prosciutto cotto e melanzane grigliate sott'olio (della nonna)! ;)
Buona settimana a tutte voi!


CAKE CON SEMI DI PAPAVERO E MAIS

Ingredienti per uno stampo classico da cake
  • 200 g di farina di mais
  • 100 g di farina
  • 3 uova
  • 25 cl di latte fermentato (puoi sostituirlo a tuo piacere con la stessa quantità di yogurt/panna fresca/latte)
  • 7 cl di olio vegetale
  • 3 cucchiai di semi di papavero
  • 1 bustina di lievito
  • sale
  • pepe
Scalda il forno a 180° gradi. Imburra e infarina uno stampo.
In un'insalatiera sbatti leggermente le uova con il latte fermentato e l'olio. Aggiungi la farina e i semi di papavero. Sala e pepa. Mescola e incorpora delicatamente il lievito. Versa l'impasto nello stampo e inforna subito.
Cuoci 50 minuti. Lascia raffreddare il cake prima di sformare. Per facilitare l'operazione, passa la lama di un coltello lungo i bordi del cake.

La ricetta è tratta da "Cakes dolci e salati" di Ilona Chovancova, ed Guido Tommasi Editore.

giovedì 20 maggio 2010

Voglia di... Cibo di casa!


Pasta e ceci


Se c'è una cosa che mi fa star bene come poche altre è il cibo di casa, della mamma... Così, in crisi d'astinenza profonda, ho portato un bel piatto toscano in questo angolo di Svizzera verde. Pasta e ceci! Per me un vero e proprio comfort food. Tutto sommato non ero poi così fuori stagione, dato il meteo, le temperature e la salute-che-se-ne-va degli ultimi tempi...


PASTA E CECI

Ingredienti per 4 persone
  • 500 g di ceci già cotti
  • 200 g di pasta corta rigata (un po' grosso)
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 rametto di rosmarino
  • 2 pomodori maturi sbucciati e fatti a pezzetti
  • olio extravergine d'oliva
  • sale
  • pepe
Metti i ceci, l'aglio, il rametto di rosmarino e i pomodori in una pentola. Aggiungi un litro d'acqua e 3 cucchiai di olio d'oliva. Cuoci per circa un'ora. Successivamente, passa circa la metà dei ceci insieme al rosmarino, pomodori e aglio al passatutto. A questo punto, rimetti la purea ottenuta nella pentola (con i rimanenti ceci interi) e porta ad ebollizione. Appena bolle butta la pasta e cuoci per il tempo necessario. Aggiusta di sale e pepe. Servi calda o tiepida versando sopra la minestra un po' d'olio extravergine d'oliva.

lunedì 17 maggio 2010

Contest "Quell'ingrediente di TROPPO..."


Contest: logo_maxi

Mi capita spesso di intraprendere lunghi scambi epistolari del nuovo millennio (via e-mail...) sugli argomenti più disparati. Uno di questi è stato la scorsa settimana con la mia amica Chiara di "Cavoli a merenda". Illuminante!
La sottoscritta ha la brutta abitudine di interrogarsi frequentemente su tutto ciò che fa e di autoanalizzarsi. In questo, ovviamente, rientrano anche il blog e la cucina. Parlando con Chiara mi sono resa conto di come le persone cerchino di provare sapori particolari, innovativi e fantasiosi, ma anche di quanto poi quelli che ti soddisfano veramente, che ti fanno sentire bene e che ti danno conforto sono quelli più semplici, quelli "di casa". Se ho trascorso una giornataccia, se sono appena atterrata dopo una lunga permanenza all'estero o se non mi sento bene non vado in cerca di una zuppa al latte di cocco e ostriche, ma di un bel piatto di pasta condito con un buon sugo. Quando preparo un dessert o una torta per la merenda, so per certo che sarà inutile presentare una crème brûlée al matcha o un cheesecake al basilico e pepe lungo, perché gli invitati mi guarderebbero come se fossi marziana come le ricette proposte. Mentre, una bella mousse al cioccolato, una tarte tatin di mele con salsa alla vaniglia o un gelato alla crema fatto in casa e servito con fragole farebbero la gioia di chiunque. Allo stesso modo, all'interno del blog, le ricette che hanno riscosso più successo sono quelle semplici, da tutti i giorni, con gli abbinamenti di sapori familiari. E allora, perché (io per prima) si cercano le ricette più assurde, sofisticate? Perché è la moda del momento e, inconsapevolmente, ci siamo dentro fino al collo? Sinceramente, non saprei... Fatto sta che, per una volta, diciamo "basta"!
Così, questo contest è dedicato a tutte quelle che si fanno le nostre domande e si danno delle risposte...

CONTEST "QUELL'INGREDIENTE DI TROPPO"
  • L'IDEA
L'idea della raccolta è di riprendere in mano quella ricetta che vi ha fatto accorgere di aver superato la soglia del buon senso e di riadattarla a gusti più terrestri.
Avete presente quando presi un po' dalla moda del momento un po' da un'improvvisa smania di testare l'ennesimo abbinamento insolito avete grattugiato la fava tonka sugli spaghetti? O il cardamomo nel purè? Magari non avete fatto proprio questo, ma probabilmente avete uno di questi scheletri nell'armadio. È il momento di tirarlo fuori. Non vi chiediamo di svelarci una ricetta venuta male (ovvio che a voi NON succede), ma una ricetta che comunque non vi ha soddisfatto, quella che vi ha fatto pensare "stavolta ho proprio esagerato, devo fare un passo indietro".
A posteriori come la rifareste?

  • CHI PUÒ PARTECIPARE?
Tutti i blogger in vena di un po' di sana, scherzosa autocritica. Si richiedono: autoironia (conoscenze di base), anche prima esperienza. Astenersi perditempo.

  • COME SI PARTECIPA?
Pubblicando sul blog un post con la ricetta modificata e riadattata, dove raccontate i motivi del pentimento e vi ripromettete una maggiore sobrietà per il futuro.
Quando ce l'avete mettete un link alla ricetta nei commenti a questo post (qui o da cavoliamerenda) e noi veniamo subito a vedere.
Il banner se lo esponete da subito ci fate un piacere, altrimenti basta metterlo quando vi iscrivete.

  • CHI VINCE?
Vince il racconto più divertente, l'abbinamento più azzardato, la confessione più piena: a essere premiata in questo contest è proprio la presa di coscienza. Però ricordatevi che la ricetta modificata dev'essere valida, di quelle che "che buono!" lo direbbe anche la nonna, non solo voi.

  • CHI C'È IN GIURIA?
In giuria ci siamo noi: Chiara di Cavoli a merenda ed io. Primo perché ne abbiamo voglia, secondo perché siamo due e questo ci sembra che garantisca un bel dibattito costruttivo e terzo perché tra tutte e due non si sa chi sia più polemica, quindi facciamo per sei.

  • E AL VINCITORE?
Per rispettare la filosofia della gara al vincitore NON andranno erbe, spezie o altri ingredienti introvabili quali fagiolo eunuco, zanna di piscialletto o spore di porcino albino, ma una selezione di prodotti gastronomici di alta qualità provenienti dalla Toscana e dal Ticino.

  • SCADENZA E PROCLAMAZIONE
Il contest scade giovedì 17 giugno. La proclamazione del vincitore verrà effettuata lunedì 21 giugno e pochi giorni dopo verrà spedito il meritato premio.

E ALLORA, COSA ASPETTATE? ;)


  • I PARTECIPANTI
  1. Cey con "Insalatina di melone e pollo"
  2. Carolina con "Sorbetto di fragole"
  3. CarlottaD con "Gnocchetti di ricotta affumicata"
  4. ElisaKitty's Kitchen con "Plumcake stellare al limone"
  5. Gianozia Orientale con "Trancio al limone senza tutti quei limoni"
  6. 6 Ma che ti sei mangiato con "Risotto al melone senza panna"
  7. Molly in cucina con "Russole fritte o alla brace senza russole"

venerdì 14 maggio 2010

La principessa, l'ortolano e le marmellate...


Marmellata di limoni e vaniglia


"Principessa, c'ho de' limoni che scapperebbero di carcere per venirli a mangiare!...".
Immagino. Penso che scapperebbero di carcere anche per molto meno detto tra noi.
La principessa sarei io e quello che parla è il mio fruttivendolo di Firenze. Scommetto che voi un ortolano che vi chiama "principesse" non l'avete, giusto?! È beh, son soddisfazioni anche queste... ;)
Scherzi a parte, il mio Alessio e il suo aiutante Vincenzo mi chiamano davvero così, ma solo per il fatto che io sono la loro unica cliente al di sotto dei 60 anni che ama cucinare, intavola lunghe conversazioni con loro che non ruotano attorno al tema "dottori, ospedali e acciacchi" e spaccia ricette realizzate esclusivamente con i loro prodotti.
Così tutte le volte che un contadino porta al mio ortolano qualche ortaggio o frutto di qualità eccelsa, lui mi chiama immediatamente. È una sorta di tacito accordo (ma neanche troppo tacito...): lui mi rifornisce della materia prima ed io del prodotto finito. Frutta lui, marmellata io.
Questa volta è stato il caso di una marmellata che mi ha alquanto soddisfatta: marmellata di limoni e vaniglia. In particolare, trovo fantastico il contrasto tra la dolcezza della vaniglia e il sapore pungente dei limoni.
Per la realizzazione di questa marmellata vi suggerisco di utilizzare limoni biologici (ovviamente!), molto buoni e dalla buccia fine in modo che non ci sia troppa parte bianca sotto la scorza.
Che bello ragazze, si ricomincia a "marmellatare"! :)

MARMELLATA DI LIMONI E VANIGLIA

Ingredienti per circa 1,3 litri di marmellata
  • 6 limoni biologici dalla buccia fine
  • 1, 25 kg di zucchero
  • 1 baccello di vaniglia
Lava benissimo i limoni.
Taglia le estremità dei limoni, eliminale e affetta sottilmente i frutti. Elimina tutti i semi e dividi ogni fettina in 4 parti. Mettile in una grande casseruola dal fondo spesso e dai bordi alti e aggiungi 1, 25 litri d'acqua. Porta ad ebollizione, poi abbassa la fiamma e fai sobbollire senza coperchio per 45 minuti/un'ora finché i limoni non sono morbidi. Mescola spesso.
Aggiungi lo zucchero e il baccello di vaniglia (aperto per il lungo) e lascia sobbollire ancora senza coperchio per altri 45 minuti/un'ora.
Per verificare che la marmellata sia pronta, mettine una cucchiaiata su un piattino e inclinalo. Dovrebbe scivolare facendo un po' di resistenza e non correre giù. Se necessario, continua la cottura.
Versa la marmellata in vasetti sterilizzati caldi e chiudi bene. Capovolgi i vasetti e copri con un asciugapiatti. Lasciali raffreddare completamente e poi rigirali. Conserva in luogo fresco e dopo l'apertura tienila in frigo.

La ricetta è tratta da "Falling cloudberries" di Tessa Kiros, ed. Luxury Books.

martedì 11 maggio 2010

Frullato sostanzioso...


Frullato banana e nutella


Vi avverto: attualmente sono in piena fase frullati, smoothie, milkshake & Co. Cosa posso farci ragazze?! Mi hanno letteralmente conquistata. Intendiamoci: non li ho scoperti adesso, ma in questo periodo mi tornano particolarmente utili per la merenda o per un sano spuntino a metà mattina. Li preparo prima di uscire di casa, li verso nel mio fighissimo termos e via, a lavoro!
Sono dolci, dissetanti, totalmente naturali, setosi, versatili, ricchi di gusto e preziose vitamine. Per di più si preparano in un batter d'occhio! Potete veramente sbizzarrirvi con la fantasia abbinando frutta a vostra scelta e scegliendo latte, yogurt, ma anche semplicemente acqua e ghiaccio.
Io stamani avevo bisogno di qualcosa di particolarmente dolce e sostanzioso...

FRULLATO DI BANANA E NUTELLA

Ingredienti per 2 persone
  • 1 banana
  • 200 ml di latte fresco intero
  • 2 cucchiai di Nutella (per noi abbondanti!)
  • 2 cucchiaini di zucchero
  • ghiaccio tritato qb
Metti tutti gli ingredienti nel frullatore e frulla fino ad ottenere un composto omogeneo e senza grumi. Versa in bicchieri alti (quelli tipici da frullato) e servi subito.

La ricetta è tratta da "Cucinare con la Nutella" di Paola Balducchi, ed. Newton Compton Editori.

venerdì 7 maggio 2010

Pink!


Cake marmorizzato alla fragola


Dopo la torta bella dentro avevo proprio bisogno di una che fosse bella anche fuori... ;)
Mi piacerebbe dirvi che questo bel cake color panna e rosa è una mia geniale invenzione, ma purtroppo non è così! La brillante idea è stata di Virginia che, a parer mio, è una fonte inesauribile di spunti alquanto originali...
È dall'anno passato che avevo in mente di rifare questa delicata torta, ma poi il tempo passa e le ricette si accumulano... Vi prego ditemi che succede pure a voi?!
Fatto sta che questo aprile mi sono auto-imposta di procedere. E così una sera dopo cena (da queste parti ormai si cucina SOLO quando cala il sole, ma a quel punto cala pure la palpebra detto tra noi...) mi sono messa all'opera apportando alcune mie piccole modifiche al cake fragoloso. La Spilucchina osservava nel suo post che aveva trovato il dolce un pochino debole di sapore e, per questo, suggeriva di aumentare la quantità di fragole rispetto a quella da lei indicata. Per correttezza vi riporto qui la sua versione, altrimenti questa è la "mia":

Fragole e pois...


CAKE MARMORIZZATO ALLA FRAGOLA

Ingredienti per uno stampo da cake classico
  • 350 g di farina "00"
  • 220 g di zucchero
  • 1 bustina di lievito
  • 150 g di yogurt
  • 3 uova
  • 130 g di burro fuso
  • 65 g di latte
  • 140 g di purea di fragole
  • un pizzico di sale
Scalda il forno a 175° gradi.
Lava bene le fragole, elimina il picciolo e frullale fino a ridurle in purea. Tieni da parte.
Amalgama bene tutti gli ingredienti secchi. Mescola le uova, con il burro fuso e lo yogurt.
Versa gli ingredienti umidi in quelli secchi e mescola bene.
A questo punto dividi il composto in due parti uguali. In una aggiungi la purea di fragole e dai una bella mescolata per ottenere un composto omogeneo. Nell'altra aggiungi il latte e fai la stessa cosa.
Versa i due composti nello stampo da cake alternandoli per creare l'effetto marmorizzato.
Cuoci a 175° gradi per circa 1 ora. Se dopo mezz'ora la superficie inizia a colorirsi troppo coprilo con un foglio di alluminio.
Fai raffreddare a sforma il cake.

lunedì 3 maggio 2010

Il povero rabarbaro e i pregiudizi...


Cupcake al rabarbaro e yogurt

"Ma come, torni a casa dopo un mese e, invece di prepararmi una bella torta di fragole, mele o non so cosa, vuoi cucinare il rabarbaro?! Il r a b a r b a r o?! Gianna (sarebbe la mamma), ma ti ricordi come erano tremende quelle caramelle marroncine al rabarbaro che andavano tanti anni fa?! A m a r e!"
Insomma, ben tornata! Questa è stata la rivolta messa in atto dal babbo non appena ha visto che oltre alla treccia al burro e ai super cioccolatini dalla valigia sbucava anche 1/2 kg di rabarbaro...
Ma secondo voi io, foodblogger per vocazione, potevo farmi sfuggire l'occasione di comprarlo? Voglio dire, lo ammiro tutti i santi giorni sui blog delle più fighe foodblogger americane, francesi e inglesi, e quando finalmente si presenta il mio turno dovrei dire "no, passo, perché a casa non lo vogliono...". Non se ne parla neanche! Con risolutezza giovedì pomeriggio davanti alle ceste contenenti rami di rabarbaro (ma quanto è grande???) ho pensato "se lo faranno piacere! Sei mio".
Così sabato mattina l'ho cucinato, ma dovevo giocare bene le mie carte. Altrimenti non avrebbero voluto più saperne. Con la marmellata mi pareva di scherzare con il fuoco... Crumble? Magari insieme alle fragole? No, ci voleva qualcosa di veramente goloso. Cupcakes!!! E poi quel magnifico libro che mi sono regalata con il mio primo stipendio mi faceva l'occhiolino...
"Ti farò scoprire che ti piace pure il rabarbaro". "Sì, ma intanto mettine meno!". Uffa babbo!
Secondo voi, come sarà andata a finire? 24 tortine: 8 sono state portate a casa di amici e le altre 16 restanti? Per la merenda di ieri pomeriggio ho preparato un sorbetto (non di rabarbaro, giuro!), perché non ce ne erano già più... :)

Cupcakes al rabarbaro e yogurt


CUPCAKES AL RABARBARO E YOGURT

Ingredienti per 24 tortine
  • 150 g di rabarbaro fresco tagliato a fettine, più 24 pezzetti per decorare
  • 310 g di farina autolievitante setacciata (io ho usato 300 g di farina "00" più 1 bustina di lievito)
  • 230 di zucchero semolato finissimo
  • 2 uova leggermente sbattute
  • 125 g di yogurt bianco
  • 125 g di burro fuso
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia naturale
  • 1 cucchiaio di acqua di rose
Riscalda il forno a 180° gradi e rivesti 24 stampini per muffin con i pirottini di carta.
Mescola il rabarbaro, la farina e lo zucchero in una ciotola. Unisci la vaniglia, le uova, lo yogurt, l'acqua di rose e il burro fuso, mescolando con un cucchiaio di legno giusto per amalgamare il composto.
Distribuisci l'impasto nei pirottini (circa 2-3 cucchiaiate per ogni pirottino) e mettici sopra un pezzetto di rabarbaro.
Inforna le tortine per 15 minuti a 180° gradi, finché uno stecchino infilato al centro ne esce pulito. Quindi, trasferiscile su una griglia di metallo a raffreddare.

La ricetta è tratta da "Cupcakes - Piccoli lussi per il palato", ed. Luxury Books.

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