"Un piccolo ulivo?!" ha ripetuto lei perplessa perdendo di colpo quell'aria severa da doganiera. "Sì, una piantina..." ha ribattuto lui con quel suo fare ingenuo che lo caratterizza e che tanto mi dà sui nervi quando lo fa con me, perché ho sempre l'impressione che mi stia prendendo per il culo. Ecco, avete appena assistito ad una delle più ridicole conversazioni che la dogana di Chiasso ricordi.
Mettetevi comodi che vi racconto com'è andata. Capita che rientri in Ticino con taaaanta roba. E, a noi, capita sempre. E può capitare che in dogana ti fermino per un controllo. Non ci succede mai, ma questa volta c'è una donna. E non è mica una novità che le donne sono più rompicoglioni degli uomini, qualsiasi lavoro facciano. Quindi, la doganiera ci ferma e ci chiede: "Niente da dichiarare signori?". Mio marito è svizzero e, come tale, non è geneticamente programmato per mentire. 'Gna fa proprio. A lui lo sgamano anche i finti zoppi che chiedono l'elemosina sul Ponte Vecchio. Sorride e questi ti si appiccicano come una patella allo scoglio finché non gli hanno fottuto qualche euro. Infatti alla doganiera risponde no, ma lo fa con quel tono che significa più o meno "ho un cadavere nel bagagliaio ma non posso proprio dirtelo. Scusami...". Al che lei, ovviamente, chiede: "Sicuri?". Lui, che già teme il mio cazziatone post dogana, si riprende: "Niente al di sopra della franchigia". Ed era vero, sacrosanto. Ma poi, lo dice. Giuro, l'ha detto. Riesce a dichiarare la merce meno opportuna che poteva dire tra carne, lasagne, pomarola, borsa porta computer per regalo cognata, camicia su misura, Call of Duty Black Ops II per Xbox 360, piumino, maglioncino, portafoglio, dadi vegetali bio e prodotto antimuffa per la doccia. Lui dichiara: "L'unica cosa... Abbiamo un piccolo ulivo". Per fortuna, la doganiera ci trova di un ridicolo più unico che raro. Due deficionti che con tutta 'sta neve scorrazzano in autostrada un piccolo ulivo. E ridendo lo ripete per vedere se ha capito bene. E mio marito, palesemente infastidito, persevera spiegandole che un ulivo, insomma, è una piantina e conclude: "Si può portare, no?!". Lei, donna pragmatica, commenta: "Boh, vada però...".
Per la ricettina odierna ho preso spunto dallo scorso numero di "Sale&Pepe kids" apportando qualche modifica. Devo dirvi una cosa: domani compio 30 anni e sto già correndo ai ripari. Tant'è che ho già acquistato la mia prima crema antirughe per il contorno occhi. Ah, l'ulivo è un dolcissimo regalo di compleanno. ♡
![Il nostro piccolo ulivo ❤](https://lh3.googleusercontent.com/blogger_img_proxy/AEn0k_u2mLIl9lXTTvoZynJ_4zzLPeY7KjZUcT7VaB7ML0YEw1nHff5VMIFEvvHfshzdWA0gGnso_JGmCQlgCyRG0J_j3lGh9qyi18NS_-TnZaSiyNkVGuVOjNlCnu_GvPYKpfI=s0-d)
COPPETTE SPRINT ALLA COMPOSTA DI MELE E YOGURT
Ingredienti per 4 persone
- 4 mele
- 80 g di zucchero
- 2 cucchiai di granella di nocciole
- 1/2 limone
- 30 g di treccia al burro svizzera (o pan di spagna o simili)
- 400 g di yogurt alla vaniglia (o yogurt bianco)
Sbuccia le mele, tagliale a tocchetti e mettile in una casseruola con il succo di limone, 80 ml d'acqua e lo zucchero. Copri e fai stufare dolcemente per 10 minuti, poi togli il coperchio e continua a cuocere a fiamma bassa finché le mele sono disfatte mescolando spesso. Spegni e lascia raffreddare. Taglia a dadini piccoli la treccia o il pan di spagna e distribuiscili sul fondo di 4 bicchieri. Copri con la composta di mele e infine con lo yogurt. Completa con la granella di nocciole e servi subito.