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giovedì 30 settembre 2010

A kind of magic...


Muffin pere e gocce di cioccolato bianco



Looking...



It's rainy day

 Sometimes, the simplest things turn into magic. And this is the beauty of the everyday 

one. an afternoon at home.
two. baking pear and white chocolate muffins.
three. looking through the window.
four. the first month in London.
five. rainy days with cold wind.


❤ What feels like magic to you? 



MUFFIN PERA E GOCCE DI CIOCCOLATO BIANCO 

Ingredienti per 12 muffin
  • 220 g di farina "00"
  • 130 g di burro fuso
  • 200 g di zucchero
  • 2 uova
  • 100 g di gocce di cioccolato bianco
  • 2 pere di media grandezza
  • 2 cucchiaini di estratto naturale di vaniglia
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci
Riscalda il forno a 180° gradi e rivesti 12 stampini per muffin con i pirottini di carta.
In una ciotola metti le uova, lo zucchero, l'estratto di vaniglia e il burro fuso e sbatti con la frusta elettrica. Unisci la farina e il lievito (precedentemente setacciati) e mescola con un cucchiaio di legno giusto per amalgamare il composto. Aggiungi le pere sbucciate e tagliate a dadini e le gocce di cioccolato. Mescola di nuovo. Distribuisci l'impasto nei pirottini (circa 2-3 cucchiaiate per ogni pirottino).
Inforna le tortine per 15/20 minuti a 180° gradi, finché uno stecchino infilato al centro ne esce pulito. Quindi, trasferiscile su una griglia di metallo a raffreddare. 

lunedì 27 settembre 2010

English lesson n.1: SCONES


Scones



SCONE (noun, countable): a small round cake, sometimes containing dried fruit, which is usually eaten with butter.


Ogni mese una "English lesson". Ogni mese una ricetta tipicamente inglese. 10 months, 10 British recipes.
Avrei pensato una nuova rubrica per questo anno tutto londinese... Per mostravi che ci sono alcune ricette inglesi che meritano davvero di essere conosciute. Troverete i grandi classici, ma anche qualcosa di un po' meno tradizionale... Che dite, vi piace? Iniziamo?

La primissima ricetta non potevano non essere loro: gli scones! Io li adoro e sono il mio accompagnamento preferito ad una buona tazza di tè. Tagliati a metà, riempiti con clotted cream and jam, a parer mio, sono qualcosa di unico... :) 
Ne esistono infinite varietà e possono essere declinati in versione dolce o salata. Inoltre, sono semplicissimi nell'esecuzione se si seguono alcuni banali trucchetti.
La ricetta che vi propongo è fenomenale. Otterrete scones perfetti nel sapore, nella consistenza e nell'aspetto. È una mia creazione? Magari! No, ma è una garanzia con la G maiuscola. È della burrosa Nigella Lawson ed è tratta da "Delizie divine. Come diventare una dea in cucina", ed. Luxury Books.



GLI SCONES PERFETTI

Ingredienti per circa 12 scones
  • 500 g di farina
  • 1 cucchiaino di sale
  • 2 cucchiaini di bicarbonato di sodio
  • 4 e 1/2 cucchiaini di cremor tartaro
  • 75 g di burro freddo a cubetti
  • 300 ml di latte fresco intero
  • 1 uovo grande sbattuto per spennellare
Scalda il forno a 220° gradi.
Setaccia la farina, il sale, il bicarbonato e il cremor tartaro in una ciotola capiente. Unisci il burro e impasta fino ad ottenere un composto simile alla sabbia. Unisci il latte e mescola brevemente. Brevità è la parola chiave per una buona riuscita degli scones! Rovescia l'impasto su una superficie infarinata ed impasta delicatamente fino ad ottenere una palla. Stendila in uno spessore di 3 cm circa e taglia con l'apposito stampo rotondo da scones. Otterrai circa 12 scones.
Disponili su una teglia abbastanza vicini tra loro. Il principio è che in cottura devono espandersi e attaccarsi. Spennella la superficie con l'uovo e inforna. Cuoci per 10 minuti a 220° gradi, finché diventano gonfi e dorati.
Sono decisamente migliori tiepidi e andrebbero consumati appena fatti.  

giovedì 23 settembre 2010

Pukka up Jamie!


Gelato alla banana e muscovado


Una delle mie prime attività mattutine (dopo aver fatto colazione!) è uscire a comprare i quotidiani inglesi per lavoro. Così, me ne stavo beata sul divano a leggerli in cerca di notizie e spunti. Sfoglia, sfoglia, capito a pag. 3 del "Daily Mail". L'articolo attira la mia attenzione. Cosa ha fatto di tanto strano Jamie Oliver per finire a pag. 3? Il titolo racconta: "Pukka up! A kiss for the son who made Jamie's family complete".
Fin qui tutto bene. Due grandi foto di Jamie con la sua bella famiglia e una in cui kissa la new entry.
Poi, venne il momento. La didascalia della foto. TADA DA DAN.
Volete sapere come ha chiamato questo padre sciagurato le sue 4 povere e ignare creature???? Io devo dirvelo:

  • Daisy Boo
  • Poppy Honey
  • Petal Blossom
  • e per chiudere in bellezza: Buddy Bear.
Aiuto. Ricoveratelo.
Ed io che pensavo che con Apple e Moses Martin, Peaches Honeyblossom Geldof, Lourdes Maria Ciccone Leon e, i nostrani, Leone e Oceano Elkann si fosse toccato il fondo...



 GELATO ALLA BANANA E ZUCCHERO MUSCOVADO

Ingredienti per 4 persone:
  • 300 g di polpa di banana (le banane devono essere molto mature)
  • 150 g di zucchero muscovado
  • il succo di un limone
  • 150 g di latte
Nel bicchiere del frullatore metti la polpa di banana e il succo di limone. Frulla fino ad ottenere una purea omogenea. A questo punto aggiungi lo zucchero e il latte e frulla ancora. Versa il composto nella gelatiera e lavoralo secondo le istruzioni.  

lunedì 20 settembre 2010

Happy birthday Camilla!


Mini cake con gocce di cioccolato 1


CAMILLA.
22 anni fa io, allora cinquenne, sceglievo questo nome per mia sorella.
Mentre i miei genitori propendevano per Martina, io volevo Camilla. Mi piaceva come suonava...
Trasmette vivacità e allegria. Mi piace perché "Camilla" è proprio lei.
A posteriori, sono sempre più convinta che non avrei potuto scegliere un nome migliore... Beata incoscienza infantile!
Buon compleanno piccina mia!


Mini cake con gocce di cioccolato 2


MINI CAKE ALLE GOCCE DI CIOCCOLATO

Ingredienti per circa 10 mini cake
  • 200 g di zucchero
  • 150 g di burro
  • 250 g di farina "00"
  • 4 uova
  • 300 g di gocce di cioccolato di cioccolato
  • 1 bustina di lievito in polvere
  • 1 pizzico di sale
Preriscalda il forno a 170° gradi.
Lavora il burro, lo zucchero e il pizzico di sale fino ad ottenere una crema. Aggiungi le uova una alla volta, mescolando bene dopo ogni aggiunta. Setaccia la farina e il lievito e aggiungili al composto amalgamando bene. Infine, aggiungi le gocce di cioccolato e mescola bene.
Inforna per 20 minuti a 170° gradi. Fai la prova stecchino! 

giovedì 16 settembre 2010

The dandy Chelsea


❤


Chelsea è probabilmente il quartiere più elegante di Londra. Qui, nel corso dei secoli, hanno abitato personaggi del calibro di Oscar Wilde e Enrico VIII. Qui, oggi, dimorano Madonna, Kate Moss, Kylie Minogue e altri ricchi e famosi personaggi che non spiccano decisamente per simpatia.
Io ci sono stata lunedì. Ho trascorso lì la mia famosa mezza giornata libera. L'impressione che ho avuto è sì quella di un quartiere sicuramente lussuoso, ma non eccessivo. Lo definirei "dandy-chic" (merito del passaggio di Wilde?). È diverso dall'opulenza di Knightsbridge o di Belgravia, fatta di giganteschi grandi magazzini e colossi dell'alta moda. Chelsea è "a misura d'uomo" (o di donna?!). Un intricato insieme di stradine e piccoli giardini che si intrecciano l'un l'altro creando un insieme disordinato-ordinato. Villette colorate e vivaci, fiori e piante ovunque, mamme che spingono i passeggini, signore a spasso con i propri cagnolini, classi scolastiche in giro,... 
La strada principale è King's Road. Adorabile. Qui, in fila indiana, si incanalano negozi più o meno conosciuti o che meritano decisamente di esserlo...
Chelsea è promossa a pieni voti. Decisamente da esplorare. 


Quella porta gialla...



... e ancora colori



Colori...



Il cielo nella finestra



❤


Da non perdere a Chelsea:

131 - 141, King's Road
tube: Sloane Square
22 - 24, Cale Street
tube: Sloane Square

lunedì 13 settembre 2010

Quando il cibo finisce sui vestiti...


David & Goliath 3

Era da tempo che volevo inaugurare questa nuova categoria all'interno di "Semplicemente Pepe Rosa". Così, un nuovo anno blogastico e una nuova grande avventura mi sono sembrati un connubio perfetto per iniziare a proporvi una divertente novità.
Frequentando i vostri blog ho avuto modo di appurare quanto piaccia a noi ragazze tutto ciò che fa da "cornice al cibo" come piatti, pentole, posate, stampi, e quanto altro. Ma anche tutta una serie di altre cose che in qualche modo rimandano alla nostra passione. Quindi perché non inaugurare uno spazio dedicato appositamente a tutto questo? Una rubrica all'interno della quale proporre ricercati o divertenti oggetti che possano colpirvi e farvi dire "questo devo averlo!", che vi ispirino o che, semplicemente, vi facciano sognare un po'... Mi è parsa un'idea proprio carina! ;)
Così, una volta al mese vi proporrò un post di questo genere giocando un po' alla trendsetter e creando un apposito spazio sul blog nel quale potrete sbizzarrirvi quando siete in cerca di novità.

Ne parlavamo nello scorso post, giusto?! Ecco qua le famose t-shirt di David & Goliath. Ma il negozio non offre solo magliette. Ci sono anche pigiami, borse, felpe, e tutta una serie di gadget stupidi, ma che sul momento vi sembreranno sicuramente utili indispensabili... ;)
Insomma, lo store è una specie d'istituzione da queste parti, soprattutto, se siete in vena di giocare e prendervi un po' in giro. Manco a dirlo, la sottoscritta ne ha già approfittato per fare acquisti... :)


David & Goliath 2


David & Goliath 1

ps: il mio essere una rampante 27enne ha detto basta a lavatrici, caldaie, cappe e cessi che non funzionano. Qui tira una brutta aria. Sclero in vista. Abbiamo trascorso la domenica in casa con i tecnici, per non parlare del resto della settimana...
Matteo stamani inizia il suo scintillante master. Io oggi in casa non ci rimango. Credo di essermi meritata una giornata di shopping londinese. Io oggi spendo. È venuto il momento di godersi 'sta città.
Visto che nello scorso post siete state proprio bravine, non è che mi date qualche bel suggerimento? Perché Primark, ad esempio, mi è piaciuto... ;) Ragazze, date libero sfogo ai vostri sogni più remoti di shopping! Thanks!

giovedì 9 settembre 2010

Huston, we've had a problem here...


Panna cotta ai fichi

Venerdì sera siamo invitati ad un "celebratation drink". Come siamo cool e trendy, eh?!
Scommetto che morite di voglia di sapere cos'è? Anch'io.
"Sai, siamo invitati ad un celebratation drink".
"Uh, immaginati quanto alcool ci sarà se è la celebrazione del drink!".
"No, non credo che si tratti proprio di questo...".
"Ah".
"E cos'è, allora?".
"Non lo so nemmeno io".
"E come ci si veste?"
"Normali".
Mi guardo. La mia mise da "tanto io lavoro da casa chissenefrega" prevede dal basso verso l'alto: pantofola Birkenstock felpatina con disegni tartan, calzino grosso e peloso rosa confetto per piedi freddolosi, pantaloni di ciniglia della tuta da ginnastica color... Indefinito. Grigio topo? Verde/marrone muschio? Non saprei. Magliettina viola di David & Goliath con disegnati una frusta elettrica e un uovo con la scritta "forbidden love". No amore, normale anche no.
Ecco. Domani sera siamo invitati a qualcosa che entrambi ignoriamo.
Ma soprattutto la domanda è: cosa ci si mette ad un celebratation drink? Un abitino da cocktail? Un abito da sera? Okay, Huston, we've had a problem here. Il massimo dell'eleganza della mia valigia (per il primo round) prevedeva solo cose del tipo "serata svogliata in pizzeria".
Aiuto. Sono ben accetti suggerimenti...

Una panna cotta semplice, ma che mi ha fatta dannare un pochino... Poi, un brainstorming con la reginetta degli addensanti, ha sistemato tutto (grazie ancora!). Per fare questa panna cotta (o simili) vi consiglio di utilizzare la gelatina in fogli della marca Paneangeli, perché ha un potere gelificante maggiore. Se vi interessa approfondire l'argomento vi suggerisco di cliccare qui.
La ricetta è tratta dal numero di agosto de "La Cucina del Corriere". Sì, anche questa... ;)


 PANNA COTTA AI FICHI FRESCHI

Ingredienti per 4 persone
  • 400 ml di panna fresca liquida
  • 12 fichi
  • 400 g di zucchero
  • 4 fogli di gelatina Paneangeli
Metti i fogli di gelatina in una bacinella d'acqua fredda e lasciali in ammollo per 15 minuti. Sbuccia 8 fichi, mettili nel bicchiere del frullatore e riducili in purea. 
Versa la purea di fichi e la panna in una pentola e scalda il composto. Prima che prenda il bollore, spegni la fiamma e aggiungi 100 g di zucchero. Mescola bene per far sciogliere lo zucchero. Unisci i fogli di gelatina strizzati e mescola ancora. Versa il composto o in stampi individuali o in uno più grande. Quando si sarà raffreddato, mettilo in frigo per 4 ore.
Versa in una piccola casseruola 100 ml d'acqua e 200 g di zucchero, porta a ebollizione, unisci i 4 fichi rimasti e cuoci per 15 minuti.
Intanto, in un'altra casseruola, porta e ebollizione 50 ml d'acqua. Fai fondere il restante zucchero in una padellina e unisci l'acqua bollente in modo da ottenere un caramello (attenzione a questo passaggio. Stai lontana dalla padella quando versate l'acqua nello zucchero bollente!).
Al momento di servire immergi gli stampini (o lo stampo) in acqua calda per un attimo fino quasi all'orlo e sformali nei piattini singoli (o in uno grande). Decora con i fichi e con il caramello e servi subito. 

lunedì 6 settembre 2010

Gradisce un po' di burocrazia inglese?


Smoothie di fichi

Diciamolo chiaramente: cercare casa all'estero non è facile.
La scorsa settimana abbiamo visto cose che francamente non credevo di poter vedere. Come ad esempio, un garage adibito a monolocale alla modica cifra di 265 sterline a settimana. Fate un po' voi il calcolo... E, comunque, abitando a Firenze ne ho sentite tante di storie sugli affitti costosi, ma da queste parti si rasenta la pura follia...
Poi quando si riesce a trovare una cosa vagamente decente a prezzi impensabili per qualsiasi comune mortale, ma che qui sono considerati da morti di fame, inizia la lunga e lenta procedura con l'agenzia.
1) Vi piace la casa? Volete affittarla? Dovete depositare un'offerta ufficiale. Un'offerta? Ma se costa tot e vi abbiamo detto che va bene, cosa dobbiamo offrirvi? No, l'offerta è obbligatoria. Va fatta. È la procedura. Va bene, allora facciamo quest'offerta.
2) È necessario conoscere una persona inglese che garantisca per voi. Ma noi non conosciamo nessuno che possa garantire... Come possiamo fare?
3) Nessun problema. Non conoscete nessuno? Allora, dovete pagare in anticipo 6 mesi d'affitto. "Li mortacci tua!". Espressione uscita proprio così, senza traduzioni e senza pensieri.
4) Abbiamo bisogno di una prova del tuo indirizzo (italiano) vecchia di almeno 6 mesi. ???? Questa me la sono dovuta far ripetere 3 o 4 volte, perché ero convinta di non riuscire a capire bene cosa mi stessero chiedendo. Invece, avevo capito fin da subito. Direi no comment...
5) Abbiamo bisogno di 4 references (2 a testa) che ci confermino che siete due persone affidabili, oneste. No, scusa. Io sarei italiana... Hai presente tutti quei famosi stereotipi: spaghetti, mandolino, mafia, furbetti, ruffiani,...? Ecco, sono veri. E gli ultimi 2 della lista in questo caso potrebbero avere un ruolo rilevante... Ma te lo dico solo così, eh! Diciamo a titolo informativo...
Tanto per la cronaca, una telefonata delle quattro è toccata alla Juls. Alla quale d'ora in poi spetterà una menzione d'onore su Semplicemente Pepe Rosa per aver contribuito all'affitto della "mansardina sui tetti di Londra".
6) Non potete trasferirvi in casa finché non arrivano i soldi sul conto. Concordo. Sì, ma se io ti mostro la ricevuta del bonifico effettuato e ti chiedo cortesemente di farmi entrare con un giorno di anticipo, perché non vorrei dover pagare l'albergo per altre due notti (avendo già pagato l'affitto della casa) tu un pochino di pietà no, eh?! No, loro sono inglesi. E oltre al "niente sesso" anche niente clemenza...

Mentre gli amici trapiantati a Londra ci accoglievano con un "benvenuti nella burocrazia inglese che è peggio di quella italiana", il mio babbo su skype imprecava contro l'ignaro popolo britannico, la regina e i suoi cappellini in tutti i modi...
Noi, francamente, vorremmo solo entrare in casa e riprendere le nostre sane e tranquille abitudini...


 SMOOTHIE DI FICHI

Ingredienti per una persona
  • 2 fichi piccoli (o uno grande)
  • 50 ml d'acqua
  • 5 cubetti di ghiaccio
  • 3 cucchiai abbondanti di yogurt naturale
  • 1 cucchiaino di zucchero di canna
Sbuccia i fichi e mettili nel blender. Aggiungi l'acqua, il ghiaccio, lo yogurt e lo zucchero e frulla fino ad ottenere un composto omogeneo.
Versa nel bicchiere e servi subito! 

giovedì 2 settembre 2010

Una crema alla lavanda per festeggiare...

Crema di lavanda e fichi freschi


Sì, oggi possiamo festeggiare assieme la nostra minuscola mansardina sui tetti di Londra... Ieri abbiamo finalmente trovato casa. Dopo appartamenti troppo costosi, troppo lontani o troppo indecenti è arrivata lei. Piccola e luminosa, all'ultimo piano di una palazzina georgiana stava proprio aspettando noi. E, tra me e lei, è stato amore a prima vista. Mentre la scrutavo con fare esperto già pensavo a come sarebbe stata dopo un veloce e indolore Carolina-passaggio: qualche tocco di colore qua e là, piantine sui davanzali delle finestre, fiori freschi nei vasi e un costante profumo di biscotti...
Oggi è il giorno del contratto e incrociamo le dita, perché tutto vada a buon fine. Se non troviamo ostacoli sulla nostra strada a metà della prossima settimana possiamo prenderne possesso e trasferirci, con le nostre enormi valigie, sui tetti di Londra.

Ma adesso veniamo a questa deliziosa crema che ha fatto breccia nel mio cuore.
Si tratta di un dessert alquanto chic, di quelli che stupiscono cucchiaino dopo cucchiaino... È caratterizzato da una serie di elementi che per me si sono rivelati essere fatali: fichi caramellati, sentore di lavanda e dolce al cucchiaio cremoso. L'ho preparato per un occasione speciale: salutare i miei genitori e mia sorella prima della partenza londinese. Per la nostra felicità si è trattato di un piacevolissimo "a presto"...
La ricetta è tratta dal numero di agosto de "La Cucina del Corriere", ma rispetto all'originale ho apportato alcune modifiche che vi consiglierei nel modo più assoluto.

CREMA CON SALSA DI FICHI E LAVANDA

Ingredienti per 4 persone
  • 400 ml di panna
  • 100 g di sciroppo di lavanda 
  • 4 fichi
  • 3 fogli di gelatina PaneAngeli
  • 90 g di zucchero
Metti i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda per 15 minuti. 
Scalda la panna e spegni quando inizia a prendere il bollore. Aggiungi lo sciroppo di lavanda e mescola bene.
A questo punto (trascorsi i 15 minuti) aggiungi i fogli di gelatina strizzati bene e mescola di nuovo. Distribuisci la preparazione in 4 coppette. Appena il composto si sarà raffreddato mettilo in frigo per circa 4 ore.
Lava i fichi e tagliali in 4 spicchi. Fai fondere lo zucchero a fiamma medio-bassa. A parte, porta a ebollizione un po' d'acqua. Quando l'acqua bolle aggiungi allo zucchero 4 cucchiai d'acqua (stando attenti, perché questo passaggio non piacerà molto allo zucchero fuso. Quindi tenevi leggermente a distanza!). Mescola bene, aggiungi i fichi e dopo un minuto spegni la fiamma. 
Togli le coppette dal frigo, versa al centro la salsa preparata e disponi sopra i fichi. Guarnisci con un rametto di lavanda e servi subito. 

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