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giovedì 28 ottobre 2010

English lesson n.2: SHORTBREAD


Shortbread



SHORTBREAD (noun, uncountable)a hard, sweet biscuit made with a lot of butter.

Non vi suona già perfetto questo post? ;)
Auguro a tutte voi un burroso tè delle cinque...



SHORTBREAD

Ingredienti per uno stampo da 20 cm di diametro
  • 180 g di farina "00"
  • 55 g di farina di riso (in assenza di questa, potete sostituire con maizena o fecola)
  • 100 g di zucchero a velo
  • 150 g di burro salato di ottima qualità
  • un pizzico di lievito
Mescola le due farine, lo zucchero e il lievito. Aggiungi il burro freddo a dadini e lavora l'impasto fino ad ottenere un composto omogeneo e compatto. Non spaventarti, perché ci vorranno circa 10 minuti. All'inizio il composto sarà un insieme di briciole più o meno grandi (come un crumble, per intendersi), ma alla lunga tenderà a compattarsi. Stendi la frolla in uno stampo a cerniera e livellala. Con un coltello affilato taglia la pasta in 8 spicchi stando attenta ad inciderla bene fino in fondo. Buca la pasta con un forchetta per formare dei puntini sulla superficie della frolla. Metti in congelatore per 30 minuti. Cuoci a 170° gradi per 20 minuti in modalità ventilata. 

lunedì 25 ottobre 2010

Quelli che... "La pappa NO!"


Stelline olive verdi e prosciutto cotto (1)

Era una notte buia e tempestosa...
Bismama: "In preda ad una crisi isterica ieri sera ho scritto un post ricapitolando i cambiamenti alimentari della nana, dallo svezzamento ad oggi. In questo momento lei rifiuta qualsiasi cosa abbia a che fare con pastine e robe del genere. Quando le vede nel piatto urla e me le spalma sul seggiolone o le lancia in giro per la cucina. Vuole mangiare come mangiamo io e suo padre. Ma devo dire che, però, noi non seguiamo quello che si può definire uno stile alimentare sanissimo né adatto ad un pargolo.
Ho passato la domenica in cucina a prepararle mini porzioni di legumi, brodini e polpettine che però sono finite tutte nella pattumiera assieme ad un fiume di mie lacrime. 
E qui mi è venuta un'idea. E se proponessi a Carolina di creare una sezione nanofriendly nel suo sito?".
Carolina: "Ehm, euhm, gulp, sigh, lol,... SÌ!". 

Ed eccoci qua, la bismama ed io, a presentarvi questa buffa novità. Un appuntamento quindicinale di ricette pensate appositamente per i più piccini. Ricette sane, golose, semplici e divertenti per piccoli pancini esigenti... :) Ma soprattutto ricette alla portata di tutte quelle mamme che non fanno della cucina una passione viscerale né tantomeno hanno tempo a sufficienza da dedicarle...
Si spazierà dagli "antipasti", ai primi, ad un po' di ciccia (che ci vuole!), qualche pesciolino, un po' di "roba verde" ed infine (sì dai, a questo punto se lo saranno meritati...) qualche dolcetto. Magari il tutto messo sotto forma di gioco. Uno stampo buffo, un colore insolito, una storiella, un cartone animato ed il gioco è fatto! 
E poi, ci sarà lei: Second. Quindici mesi soltanto, ma lancia la pappa che neanche un'olimpionica. Lei è la mia sfidante. Sarà lei a testare in prima persona le ricette che verranno presentate all'interno di questa rubrica. Le apprezzerà? Non le apprezzerà? Sintonizzatevi su bismama per scoprirlo... ;)

Stelline olive verdi e prosciutto cotto (2)

Oggi si parte con un fingerfoodino. Ma come saranno fighetti 'sti bimbi moderni?! Io manco sapevo cos'era quando avevo la loro età... Vallo a spiegare a mia nonna Armida che a pranzo avrei mangiato un fingerfood. "Oh i chell'è nini?" sarebbe stata la degna risposta.
Piccoli muffin morbidi che contengono formaggio, prosciutto cotto e olive verdi. Come tutti i muffin si prestano a infinite variazioni: 1) potete sostituire le olive verdi con i piselli 2) il gruyère con del pecorino non troppo stagionato o con parmigiano. Sbizzarritevi a seconda dei gusti dei vostri bimbi o della disponibilità della dispensa. Per la ricetta ho preso spunto da qui.

Infine, l'ultimissima cosa. Si tratta di una richiesta personale a tutte le mie lettrici che hanno dei figli piccoli. Se avete delle ricette nanofriendly infallibili e super collaudate e avete voglia di vederle riempire queste pagine, io sarò ben felice di raccoglierle (ovviamente con citazione al merito). Potete lasciarle come commento a questo post o ai prossimi che verranno, oppure mandarmi una mail che così facciamo anche due chiacchiere! ;) Sarebbe bello se questa rubrica potesse diventare interattiva e contenere un pizzico di ognuna di voi... Che ne dite?
Per intanto, se volete mettere il logo di "Quelli che... La pappa NO!" all'interno dei vostri blog qua sotto trovate tutto il necessario:


la_pappa_no




STELLINE MORBIDE CON PROSCIUTTO COTTO E OLIVE VERDI

Ingredienti per 12 muffin
  • 200 g di farina "00"
  • 3 uova
  • 100 g di latte (io uso sempre e solo latte fresco. Potete scegliere se intero o p. scremato)
  • 70 g di burro
  • 100 g di gruyère grattugiato (potete sostituirlo con parmigiano o pecorino)
  • 80 g di prosciutto cotto affettato sottilissimo (odio quello a cubetti che ti rimbalza sotto i denti. E la maggior parte dei bambini anche...)
  • 50 g di olive verdi denocciolate (o pisellini)
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere per torte salate
  • sale
  • pepe
Riscaldate il forno a 180° gradi. 
In un pentolino fai sciogliere i burro a fiamma bassissima. Taglia il prosciutto cotto e le olive a pezzettini. Setaccia la farina assieme al lievito.
In una ciotola mescola le uova, il burro fuso freddo, mezzo cucchiaino di sale, il latte, e una spolverata di pepe. Mescola bene. Aggiungi il gruyère (o altro formaggio) e mescola di nuovo. Aggiungi la farina e il lievito e mescola bene, ma non troppo a lungo. Il composto deve avere un aspetto granuloso. Aggiungi il prosciutto e le olive. 
Versa l'impasto negli appositi stampini e inforna a 180° gradi per 30 minuti. Fai la prova stecchino! 

giovedì 21 ottobre 2010

Alchechengi al cioccolato fondente


Alchechengi


Gli alchechengi ricoperti di cioccolato fanno parte di quella bizzarra raccolta di ricette inusuali che vorrei preparare da una vita. La collezione è oramai corposa e conta numerosi elementi come ad esempio, le caramel apples, lo yogurt homemade, il matcha latte, l'émotion ispahan di PH,... Non male, eh?! ;) Con calma proverò tutto, ma per adesso è stato il turno di queste bacche dai nomi più poetici (winter cherry, Chinese lantern plant, strawberry ground cherry,...).
Ho deciso di provarle ricoperte di cioccolato fondente, ma credo che anche con un cappottino di cioccolato bianco possano essere deliziose. La ricetta è semplicissima, ma è di grande importanza l'ottima qualità degli ingredienti! Se volete dare un'occhiata ad altre ricette simili, vi consiglio di fare un giretto da leilei e lei.

Gli alchechengi (che qua chiamano semplicemente physalis) sono dei frutti autunnali che maturano tra settembre ed ottobre. Queste piccole ciliegie contengono grandi quantità di vitamina C e, solitamente, vengono utilizzate in erboristeria per le loro proprietà terapeutiche (contro i calcoli renali e come diuretici). In Italia non sono molto conosciute, mentre all'estero se ne fa sicuramente un uso maggiore. Io, ad esempio, le ho scoperte per la prima volta circa 6 anni fa in nota pasticceria ticinese che le utilizza molto nelle sue incredibili creazioni. 
L'alchechengi è una pianta perenne e le sue bacche appartengono alla famiglia delle Solanaceae proprio come il pomodoro, la patata, il peperone e le melanzane. Buffo, no?!
Le bacche sono ovviamente l'unica parte commestibile delle piante. Si possono mangiare al naturale o in aggiunta alle insalate. Sono molto utilizzate in pasticceria e, sembrerebbe, che si possa ricavare persino un'ottima marmellata. Non posso negarvi che la cosa mi intrighi moltissimo... 

Prima di lasciarvi alla ricetta vi chiederei un piccolo e velocissimo favore. Finalmente mi sono decisa a fare un sondaggio per capire quanti di voi vedono questo blog correttamente (ossia tutto "stondato") e quanti purtroppo no. Se avete un paio di minuti (scarsi!) per partecipare, vi rimando a questa pagina per capire di cosa sto parlando.
Buon fine settimana mie care!


Alchechengi al cioccolato fondente



ALCHECHENGI AL CIOCCOLATO FONDENTE

Ingredienti
  • 100 g di alchechengi
  • 100 g di cioccolato fondente di ottima qualità
  • 1 noce di burro
Fai sciogliere a bagnomaria la noce di burro con il cioccolato precedentemente spezzettato. Fai fondere dolcemente stando attenta che l'acqua del bagnomaria non bolla, ma sobbollisca semplicemente.
Nel frattempo apri i calici tirando verso l'alto le foglie. Lava la bacca sotto l'acqua corrente e asciugala delicatamente con della carta assorbente.
Quando il cioccolato si sarà sciolto, toglilo dal fuoco e mescola bene. Immergi una bacca per volta nel cioccolato fino ad arrivare alle foglie. Mettile ad asciugare su della carta da forno. 

lunedì 18 ottobre 2010

I believe in pink!


collage_rosa



Perché ad ottobre dobbiamo tingerci tutti di rosa... Le blogger l'hanno fatto. E tu?
I believe in pink!

venerdì 15 ottobre 2010

G2Kitchen: it's autumn!


CopertinaAutunnoG2K

Ma cosa ci fate qua?! 
Via via svelte correte subito su G2Kitchen, perché da oggi è online il bellissimo numero d'autunno.
Io l'ho già scaricato. E voi cosa aspettate?! ;)
Enjoy G2Kitchen!

giovedì 14 ottobre 2010

Pasta: we love you!


Farfalle alle zucchine e zafferano


179, Goswell Road.
Nella palazzina che corrisponde a questo indirizzo ci sono 7 appartamenti.
All'ultimo piano (lamansardinasuitettidilondra ndr) abitiamo noi. Per entrare in casa li attraversiamo tutti, scalino dopo scalino. A qualsiasi ora.
Una delle ragazze (pettegola!) che lavorano all'agenzia che ci ha affittato la casa mi aveva raccontato che sotto di noi abita un French banker, in un altro flat una young career woman, e al pian terreno two guys. Più uno spauruto gruppetto di gente non pervenuta. 
Le bollette accumulate in fondo alle scale sono quelle di almeno una cinquantina di condomini diversi, manco fossimo a Manhattan. Ma in tutto questo regna il silenzio più assoluto. Il 179 di Goswell Road è un condominio fantasma o una casa georgiana per false identità. Siamo qua da un mese e non abbiamo mai incontrato nessuno né sentito o anche solo vagamente percepito un'animuccia. Passi per il French banker o la young career woman, ma io i two guys ero davvero convinta che si sarebbero sentiti! Nulla. L'unica cosa che mi fa pensare che almeno qualcuno ci sia, sono gli odori che sprigionano le varie cucine. Il pianterreno è stato soprannominato "il regno della salsiccia", il 1° piano è quello "dell'uovo fritto ad ogni ora", il 2° è quello del "ci vado pesante con il curry because I love it so much", poi ce n'è uno insipido ed, infine c'è il nostro, quello del "butta la pasta che sto salendo le scale e c'ho una gran fame!".
Che dite sarà per questo che gli altri ci evitano accuratamente? ;)

La ricetta di questo piatto leggero, easy e saporito è tratta dal numero di agosto de "La Cucina del Corriere". Vi consiglio di provarla, perché è sorprendentemente buona e semplice.


 FARFALLE CON ZUCCHINE E ZAFFERANO

Ingredienti per 4 persone
  • 300 g di farfalle
  • 160 g di zucchine
  • 20 g di Parmigiano Reggiano grattugiato fresco
  • 1 cucchiaino di stimmi di zafferano
  • 1 spicchio d'aglio
  • timo
  • olio extravergine d'oliva
  • sale
Metti metà dello zafferano in ammollo in una ciotolina d'acqua calda. Monda e affetta le zucchine. Sbuccia l'aglio, fallo appassire in una padella con 2 cucchiai di olio per 5 minuti, poi eliminalo e versa nella padella le zucchine, sala e dopo 3-4 minuti unisci lo zafferano in ammollo e la sua acqua. Cuoci per 10 minuti a fiamma medio-bassa.
Nel frattempo cuoci la pasta in acqua bollente salata, poi mescola alle zucchine con 2 cucchiai di acqua di cottura della pasta. Servi subito cospargendo con qualche rametto di timo, parmigiano e il restante zafferano sbriciolato. 

lunedì 11 ottobre 2010

Mini dolcetti cioccolato e lavanda


Dolcetti cioccolato e lavanda


Siete tra quelle a cui piace andare a fare la spesa al supermercato? Vi piace farlo con calma in modo tale da leggere ogni singola etichetta di qualsiasi prodotto posizionato sugli enormi scaffali? Scoprire, comprare e provare le novità? Passeggiare, guardare e curiosare? Io sì. E sarei capace di starci ore senza neanche accorgermene. In più metteteci anche che su di me la pubblicità ha un effetto devastante. Ebbene sì, miss semplicemente pepe rosa è la perfetta 27enne media alla quale la pubblicità mira. Colpita ed affondata. Vi faccio qualche esempio... Avete presente lo spot delle lasagne emiliane Barilla? Sì dai, quella sulla famiglia e la gioia di stare insieme... Ecco io, seduta sul divano, esordisco con "oh, ma che bello...". Oppure quella di Calzedonia "speriamo che sia femmina"? Con quella mi commuovo direttamente. Sarà Billy Joel, saranno tutte quelle grandi piccole donne, fatto sta che è una delle mie preferite.
Insomma, pubblicità e supermercati sono un binomio tremendo per la sottoscritta. Proprio per questo motivo mi capita di interessarmi a fondo delle dinamiche che regnano all'interno di queste cattedrali del consumo (Ritzer docet!), perché trovo che siano allo stesso tempo diaboliche, divertenti e interessanti... La metà lo sa e si diverte a completare il mio quadro aggiungendo elementi sempre nuovi che studia nei suoi corsi. Oggi vorrei raccontarvene alcuni, perché credo che possano risultare "utili" agli occhi di una foodblogger, ma non solo...

  • Perché alcuni prodotti sono posizionati sugli scaffali ad altezza d'occhio e altri giù in basso al livello del suolo? Sugli scaffali ad altezza d'occhio troverete tutti quei prodotti sui quali il supermercato ha un margine di guadagno più elevato. Mezzo metro di differenza può far sì che un biscotto venga venduto fino a 4 volte in più rispetto al suo cugino situato nei piani bassi. Per avere i propri prodotti posizionati in posti "vantaggiosi", i produttori pagano premi altissimi, perché il volume delle vendite può aumentare persino di 10 volte!
  • Perché la farina, lo zucchero e il sale sono sempre lontani dall'entrata? Semplice! Sono prodotti che non hanno bisogno di nessuna visibilità. Si tratta di generi di prima necessità che vengono comprati sempre e comunque. Avete fatto caso al fatto che la maggior parte delle volte sono posizionati lontani fra loro? C'è un motivo validissimo. Il percorso che li collega vale più di altri. Ossia, per andare dalla farina allo zucchero passiamo attraverso corridoi di prodotti "meno essenziali" che, in questo modo, siamo costretti a vedere, conoscere, curiosare e magari comprare... 
  • "Se hai acquistato la pappa per il bebè potrebbero interessarti anche: detersivi, disinfettanti, pannolini,..." I supermercati funzionano come Amazon. ;) Le divisioni per settori sono studiate e organizzate in modo da favorire gli acquisti dei prodotti. Quindi, accanto agli omogeneizzati per i più piccoli troverete anche i pannolini per cambiarli e i detersivi per lavare le tutine. Perché, si sa, i bambini sporcano parecchio... ;)
  • Cosa troviamo appena entrati in supermercato? Frutta e verdura. Perché? Perché questi prodotti trasmettono un'idea di freschezza che al cliente piace da morire...

La deliziosa ricetta proviene da "Il Pranzo di Babette". Ed è una di quelle che si affacciano timidamente sulla porta di cucina, bussano, entrano in punta di piedi e, per fortuna, non ti abbandonano più... Anch'io, come lei, ho utilizzato questo stampo. In realtà potete farli in qualsiasi stampo sia di vostro gradimento. Considerate soltanto di prolungare la cottura a 15/18 minuti se fate questi dolcetti in stampi un po' più grandi, come ad esempio in quello da muffin classico.



 MINI DOLCETTI CIOCCOLATO E LAVANDA

Ingredienti per un bel po' di dolcetti...
  • 180 g di cioccolato fondente
  • 80 g di burro
  • 80 g di farina
  • 150 g di sciroppo di lavanda
  • 2 uova
Fai fondere a bagnomaria burro e cioccolato spezzettato. Togli dal fuoco e unisci lo sciroppo di lavanda. Mescola bene. Aggiungi un uovo alla volta mescolando dopo ogni aggiunta. Unisci un cucchiaio alla volta la farina setacciata. Versa il composto in degli appositi stampi. Cuoci a 170° gradi per circa 12/15 minuti. Il cuore del dolcetto deve rimanere morbido. 

giovedì 7 ottobre 2010

Autumn gifts


Gift from nature...



Camilla's gift



Chiara's gift


Sometimes, there are cosy afternoons in which I can think about what makes me very happy. So, three new things that make me smile right now.

one. gift from nature. It's autumn!
two. my little sister's gift
three. one of my friend's gift

Happyness is around the corner... ❤ Any happy list to share? 


lunedì 4 ottobre 2010

Hembakat är Bäst


I want it!


Vaniljhorn (vanilla horn) 1

Vaniljhorn (vanilla horn) 2


Carolina arrivi "dopo i fochi" avrebbero esordito dalle mie parti. Se andava bene, altrimenti mi beccavo pure un "bischera"! ;)
Sì, forse sì, dato che oramai ne hanno parlato in molti. Ma io questa cosa l'ho scoperta la settimana scorsa su "My afternoon project" e continua a frullarmi in testa da allora...
Ma se non mi sbaglio abbiamo una nuova rubrica da queste parti, giusto? E questo libro mi fa impazzire... A me l'Ikea in genere fa impazzire. Io ci vivrei lì dentro. Una vita a metà tra "Qui dove batte il cuore" e "The Terminal". Solo che io vorrei essere la protagonista dentro l'Ikea. Ma vi immaginate: la notte dormirei nel letto Mandal, la mattina farei colazione in quella cucina che fa tanto casa in campagna con le piastrelle rosa confetto e il tavolo di legno consumato, poi mi metterei a leggere un libro sulla sedia a dondolo Poäng, giocherei con i barattoli Burken (anzi, mamma ti prego comprameli!) e così via...
E poi volete raccontarmi che lo sapete già proprio tutti? No, non ci credo...
Così, per gli eterni ritardatari come me, ecco qua l'ultimo capolavoro nato in casa Ikea. Il libro si intitola "Hembakat är Bäst" che tradotto dalle nostri parti significa che le cose fatte in casa sono le migliori. Insomma: homemade is best. Meglio così?!
Il fotografo è il bravissimo Carl Kleiner che non conoscevo, ma del quale mi sono già innamorata. Lo spirito del cookbook made in Ikea è quello di illustrare ogni ricetta come se fosse un manuale di istruzioni per assemblare casalinghi. Così gli ingredienti sono disposti in modo allineato e geometrico. Per ogni ricetta ci sono due immagini: una illustra il prodotto finito e una quello destrutturato.
Il libro è appena stato pubblicato e sembrerebbe che in Svezia venga distribuito gratuitamente nelle varie Ikee (ecco un buon motivo per partire immediatamente alla volta del grande Nord).
Quando arriverà da noi? Volete saperlo, eh? Mamma posa immediatamente le chiavi della macchina, perché tanto all'Osmannoro non lo troverai... ;) Si, perché sembrerebbe proprio che in Italia non ci sia traccia di questo libro... Arriverà, non arriverà? Non saprei dirvelo. Anzi, se c'è qualcuno che ne sa più di me sarei ben lieta di ascoltarlo o leggerlo...
Ecco, adesso, so anche che sulla sedia a dondolo Poäng vorrei leggere "Hembakat är Bäst". Impronunciabile come tutto il made in Ikea, ma così geniale... E poi questo non va nemmeno montato! ;)


Mandelmusslor (almond shells) 1

Mandelmusslor (almond shells) 2



Fina Kanelbullar (cinnamon buns) 1

Fina Kanelbullar (cinnamon buns) 2

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