C'era una volta un bambino con un caschetto biondo che mangiava solamente pasta al burro. Un bambino che andava molto al di là del concetto di "Quelli che... La pappa NO!". E c'era una nonna - anche lei con un caschetto biondo - che le provava tutte per far mangiare qualcosa a quel bambino. In questo caso per "tutte" intendiamo: galeone dei pirati, isola del tesoro, castello medievale della Lego.
Questa nonna, che ho avuto la fortuna di conoscere, era abbastanza incredibile. Non voleva esser chiamata nonna, perché la faceva sentire vecchia e aveva preferito Lilla. Era una grandissima tifosa del Milan. Cioè, era una vera e propria nonna da curva. Possedeva l'abbonamento allo stadio da ben 48 anni e tutti la vedevano un po' come la mascotte della squadra. Passati gli 80 anni da un pezzo, lei partiva dal Ticino e quando i rossoneri giocavano in casa andava allo stadio a vedere i suoi "ragazzi". Pioggia, ghiaccio, neve, afa, nebbia, lei non sentiva niente.
A 86 anni un poliziotto le aveva tolto la patente per una piccola infrazione. La Lilla non ha fatto storie (o meglio, lì per lì ne ha fatte parecchie...): ha preso la sua cagnolina Briciola l'ha caricata sui sedili posteriori dell'auto della scuola guida, ha preso lezioni e ha rifatto di nuovo la patente. 86 anni.
Casa sua era una sorta di bisca clandestina, dove una volta a settimana un gruppetto si ritrovava per giocare a carte. Una volta avevano giocato e, soprattutto, fumato così a lungo da aver fatto scattare persino l'allarme antincendio. Quando i vigili del fuoco e suo figlio si sono presentati alla porta, lei indispettita ha esordito: "Ma voi cosa ci fate qui, scemi!". Ecco.
Queste sono le sue polpette e, capite bene, che un po' magiche devono esserlo per forza. E sono a prova di quel bambino col caschetto biondo che ora è il mio Matteo.
LE POLPETTE DELLA LILLA
Ingredienti per una bella scorta
- 600 g di fesa di vitello macinata
- 100 g di parmigiano
- 3 uova
- 1 cucchiaino di sale
- pangrattato qb
In una ciotola capiente amalgama la carne, il parmigiano, le uova e il sale fino ad ottenere un composto omogeneo. Con le mani forma delle palline della classica grandezza da polpettina, passale nel pangrattato per un paio di volte e schiacciale leggermente. A questo punto puoi cuocerle nel burro come fa la mia metà rischiando di farmi venire un malore tutte le volte che lo vedo, oppure puoi friggerle nell'olio come ogni toscano esistente sulla faccia della terra farebbe. A te la scelta! Sono buone in entrambi i modi, è solo questione di gusti. Con le polpette che avanzano, io formo dei pacchettini con la carta stagnola di quattro polpette l'uno e congelo.
27 commenti:
Le polpette sono buonissime ma la Lilla supera tutto. Mitica.
belle polpettine..per caschetti biondi e non..
Bellissima questa storia, mi ha fatto una tenerezza.. Anche se, di tenero, mi sembra di capire che ce ne sia poco in questa Lilla-wonderwoman :)
E più che altro una forza della natura che una nonnina vetusta che ti aspetta davanti al camino con i ferri della maglia...
Una curiosità: Matteo mangia oggi? :)
Buona giornata!
La nonna di Matteo ma veramente!? :))
Che nonnina speciale deve essere, chissà quante avventure avrebbe da raccontare. AHAHAHAH! E il bambino che mangiava solo pasta al burro era Matteo, accidenti! Dura la vita per te ma buonissime le polpette. Un bacine grande a entrambi
ma che bella storia...e queste polpette le provo di sicuro:)
Che nonnina super!!
Anche io sono curiosa di sapere se Matteo adesso mangia tutto :D
Baci
ottime per tutti quanti)
Patente a parte (che non ha mai potuto prendere perché era talmente distratta che avrebbe confuso il segnale di precedenza con una manifestazione dello spirito santo, in cui peraltro non credeva), la nonna di Matteo doveva essere parente della mia, il cui trucco per far mangiare tutto alle due nipotine, entrambe dotate di zazzera color fango, era "e allora lasciala lì, ti prendo la Nutella". Ma anche lei era una grande tifosa, della Fiorentina, ovviamente e a 70 anni suonati è andata in Piazza Donatello a fare casino sotto casa di Pontello, dopo la vendita di Baggio alla Juve...
Che nonna super!!
Io adoro le polpette,fatte in tutti i modi,queste sono squisite e poi quella decorazione....
Mi sa che adesso il tuo fidanzato non mangerà solo pasta al burro(anch'io da piccola mangiavo solo quella)con una food blogger a 360° vicino c'è solo che da scegliere!!
Beh, magiche lo sono. Io da piccolo non ho mai avuto problemi a mangiare, anzi... però avrei conosciuto volentieri una nonna così!
Marco di Una cucina per Chiama
le proverò di sicuro!!!!! ma.....per il mio maritino!!!!! è peggio di un bambino :P
quale bambino potrebbe resistere, se poi le decori così con il formaggio!
senti, dice Simone, ma sono quelle che Matteo scaldava con un panetto di burro?!
me lo immaginavo che era Matteo! da come mi avevi raccontato di lui, me lo immaginavo!
queste polettine mi hanno fatto venire un appetito e una voglia dio polpette che non hai idea!
Che bel post!!! la nonna Lilla doveva essere veramente una gran donna :)
ma che bella nonna!!! e io che cercavo di capire chi fosse il bimbo coi capelli biondi.. :)))
in effetti i "nordisti" cuociono le polpette nel burro, ma vuoi mettere l'olio d'oliva??
un bacione caro
bello questo post (:
che forza nonna Lilla!!
Dolcissimo post e fortissima nonna!!
PS: anche la mia fa queste magiche polpettine ;-)
Eccomi qua!
Perdonatemi se ieri non sono riuscita a rispondervi, ma ero in giro per questioni burocratiche e poi in viaggio con il treno.
Dunque...
@ Elvira Coot e Emporio74: no, Matteo non mangia tutto. Ha fatto progressi e sta continuando a farli, ma dal "tutto" siamo piuttosto lontani... Sob! :(
Anch'io però ero una bambina del genere, ma adesso mangio normalmente. Ci sono alcune cose che non mi piacciono tutt'ora, ma me la cavo senza problemi. L'importante è perseverare e non mollare mai! ;)
@ Flavia: dì a Simo di sì. Sono QUELLE LÌ. E lui può capire bene i mie brividi... O.o
Ciao Carolina, bellissimo racconto e che verve la Lilla! Riprendere la patente a 86 anni pur di andare a vedere la squadra del cuore. Toccante ma al tempo stesso denota quanta energia custodisse ancora dentro di se` :)
Mio figlio ha visto queste polpette e le vuole assolutamente...non tanto per le polpette ma per il formaggino. Ora giuro se le mangia ti adorerò a vita..
Che temperamento la Lilla eh?! Una vera forza della natura, un po' come queste polpette, che non so perché mi ricordano alla lontana quelle che mi preparava la mia di nonna :)
Un abbraccio!
un gran personaggio la Lilla!
annoto le polpette che spero facciono bene anche a me :)
che dire caro...questa storia mi è piaciuta da morire! come le polpette d'altra parte...insomma, grazie per aver condiviso con noi la vita di una donna tutto fare! baci!!
Aww.. dopo questa storia vera non posso non volerle assaggiare anche io!
ma che buone!!! e che bel blog!! mi sono aggiunta e da oggi ti seguo con mooolto piacere!
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