“Le tue orchidee sono dopate”. Questo è il classico commento di mia mamma tutte le volte che vede le mie bambine in fiore. Ma nel repertorio annoveriamo anche: “Eh ma non vale, la tua sala è una serra!”. Ok, lo ammetto. La mia sala è la cosa che si avvicina di più ad una serra che si possa immaginare. È esposta a sud e gode del sole da quando sorge fino al tramonto. A questo punto, chi s’intende un po’ di orchidee avrà già capito perché io abbia tanta fortuna con queste piante. Non è una questione di pollice particolarmente verde né di lunghe conversazioni tra me e le suddette. È la luce a fare la differenza quando si tratta di orchidee rigogliose. Ma anche avere un collega appassionato non guasta, anzi. Quindi non pensate di trovare in questo post chissà quali trucchi né tantomeno il parere di una super esperta mondiale di orchidaceae. In queste righe c’è solo l’umilissimo “metodo semplicemente pepe rosa”, che però dà i suoi fiori. E le sue belle soddisfazioni. ;)
Mi sono trasferita in Ticino, nella casa con la sala-serra, due anni e mezzo fa. In questo periodo ho collezionato, tra acquisti e regali, 8 orchidee. Due, una bianca e una rosa, le ho acquistate all’Ikea. Altre due, di quelle nane, le ho comprate in offerta all’Aldi. Le altre quattro mi sono state regalate. Tra queste 8 e in questi due anni e mezzo, non c’è orchidea che non si sia fatta almeno due lunghe fioriture sotto il mio tetto. Dopo questa lunga e dovuta introduzione, ecco il famosissimo e, da oggi, indispensabile “metodo semplicemente pepe rosa”.
Ingredienti:
- orchidee
- coprivasi
- nebulizzatore
- forbici per piante
- lavello della cucina
- Innaffiatura. Le orchidee si annaffiano una volta a settimana. Togli le orchidee dai coprivasi e mettile nel lavello della cucina. Tappa lo scarico e riempi il lavello con l’acqua fredda fino ad arrivare ad 1 cm dal bordo del vaso in plastica dell’orchidea. Riempi il nebulizzatore con acqua fredda e spruzza abbondantemente su foglie, radici e terriccio. Dimenticati di averle messe lì per le prossime due ore circa. Trascorso questo tempo, apri lo scarico e lascia sgocciolare bene le piante per circa 5 – 10 minuti.
- Potatura. Le orchidee vanno potate solamente quando sono sfiorite del tutto. Affinché l’orchidea rifiorisca o dia vita a nuovi rami è necessario tagliare gli steli appena sopra il terzo nodo (o gemma). Nel caso in cui il ramo sia secco, taglia direttamente alla base.
- Luce. La Phalaenopsis ha bisogno di luce abbondante, ma non di sole diretto. Metti la pianta in una zona della casa esposta a sud o a est dietro una tenda non troppo pesante che filtri i raggi diretti del sole. E ricorda che la causa principale della non fioritura di questa pianta è la mancanza di luce e non chissà quale strana congiunzione astrale.
- Temperatura. Le orchidee amano il caldo. La temperatura ideale è tra i 23-24°C come massima e 16-17°C come minima. Sono piante casalinghe, quindi non fatevi vincere dalla tentazione di portarle all'aperto quando inizia la bella stagione. Lasciatele dove si trovano!